I microbracciali controllati a distanza stanno rivoluzionando il mondo delle interfacce neurali. Immagina di poter alleviare il dolore o controllare una protesi grazie a sottili pellicole di materiale organico. Questo è ciò che hanno sviluppato i ricercatori dell’Università di Cambridge e dell’Università di Bologna, e i loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Materials.
Beatrice Fraboni, dell’Università di Bologna, spiega: “Le interfacce neurali periferiche sono sempre più utilizzate nel campo della medicina bioelettronica, ad esempio per trattare il dolore neuropatico, i disturbi del movimento, le malattie metaboliche, o anche per controllare arti prostetici”. I nuovi microbracciali sono in grado di avvolgersi attorno ai nervi grazie a minimi impulsi elettrici, rendendoli estremamente efficienti.
Questi microbracciali contengono decine di microelettrodi ad alta risoluzione che permettono di controllare con precisione gli impulsi nervosi
Rispetto alle tecnologie precedenti, questi dispositivi richiedono procedure meno invasive e risolvono molti problemi meccanici e di collegamento. L’uso di materiali organici conduttori di elettroni e ioni (Omiec) ha permesso di sviluppare attuatori elettrochimici che possono espandersi o contrarsi con impulsi a basso voltaggio.
Filippo Bonafè, uno degli autori dello studio, aggiunge: “Utilizzando questo tipo di materiale, siamo riusciti a integrare degli attuatori elettrochimici su sottilissimi film bioelettronici, creando così un nuovo tipo di elettrodi a bracciale che permettono di realizzare interfacce neurali con interventi mini-invasivi“. Questi microfilm sono stati testati con successo su modelli animali, dimostrando la capacità di creare e mantenere una solida interfaccia bioelettronica con il nervo sciatico senza bisogno di suture chirurgiche.
Questa innovazione promette di migliorare notevolmente la qualità della vita di molte persone, rendendo le protesi più facili da controllare e riducendo il dolore neuropatico in modo efficace e meno invasivo.
Cosa ne pensi di questa nuova tecnologia? Pensi che potrebbe cambiare la vita di molte persone? Lascia un commento qui sotto!