Con il lancio di Threads, dopo Snapchat, TikTok e Telegram, Mark Zuckerberg ha deciso di emulare X.
Anche se il lancio è avvenuto lo scorso 5 luglio, Threads è diventato accessibile in Italia e nell’Unione europea dal 14 dicembre. Si tratta del più recente social network di Meta Platforms, la società tecnologica di Zuckerberg che gestisce anche Facebook, Instagram e WhatsApp. Threads funziona in modo simile a Twitter e cerca di essere un’alternativa per gli utenti delusi dalla nuova gestione di Elon Musk.
L’arrivo di Threads, in ritardo, nell’Unione Europea e quindi anche in Italia
Il ritardo tra la disponibilità negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi rispetto all’Unione europea è dovuto alle rigorose normative europee sulla privacy, che hanno richiesto tempo per l’adeguamento. Secondo il Wall Street Journal, l’espansione dell’app nel mercato comunitario rappresenta la più grande dal suo debutto negli Stati Uniti.
Nonostante il boom iniziale con cento milioni di utenti iscritti in meno di cinque giorni dal lancio negli Stati Uniti, l’entusiasmo per Threads è diminuito. Secondo Cybernews, il tasso di coinvolgimento è sceso del 79%, e alla fine di novembre gli utenti attivi giornalieri erano solo 576.000, rispetto ai 2,3 milioni di inizio luglio.
Un portavoce di Meta ha spiegato che il ritardo è stato dovuto alla necessità di comprendere le normative dell’Europa sulla privacy e di coinvolgere le autorità di regolamentazione dell’UE. Ora Threads è pronto per essere lanciato in Europa, ritenuto conforme alle normative vigenti.
Threads è una piattaforma di microblogging simile a Twitter, dedicata a contenuti testuali e multimediali di breve durata. Con un limite di 500 caratteri per post, si distingue dai 280 caratteri di X.
Threads riuscirà a esplodere tramite il supporto di Instagram? Le previsioni per il nuovo social di microblogging
Non è ancora chiaro se Threads riuscirà a sostituire X, ma fa parte di una grande società di social network collegata a Instagram, che conta circa 2 miliardi di utenti globali, molti dei quali in Europa.
Concepito come un’estensione di Instagram, Threads riprende le credenziali di accesso, il nome dell’utente e l’immagine del profilo. Anche chi non è iscritto a Instagram può navigare su Threads, ma per interagire o pubblicare è necessario un account su Instagram.
Threads potrebbe avere successo nel mercato europeo con i suoi 450 milioni di consumatori, approfittando della presunta vulnerabilità di X. Tuttavia, alcuni grandi inserzionisti hanno sospeso le loro pubblicità su X a causa delle teorie del complotto di Elon Musk, creando un’opportunità per Threads.
Il collegamento immediato a Instagram è un punto forte di Threads, consentendo un trasferimento più veloce dei follower dalla piattaforma. Tuttavia, potrebbe mancare l’incentivo sufficiente per gli utenti-creatori molto attivi su X a spostarsi sulla nuova piattaforma, poiché i pubblici, non solo in Europa, di X e Instagram differiscono.
Il rischio di Threds: essere un fuoco di paglia all’interno del mondo variegato dei social media
Come ogni nuovo social media che viene creato e sponsorizzato, come BeReal o Snapchat ai loro albori, la curva iniziale di utilizzo tende a essere molto elevata. Tuttavia sono pochi i social network che riescono a mantenere la curva alta, senza perdere utenti assidui che popolano la piattaforma.
Anzitutto è necessario individuare un contesto sociale e un target specifico, che nel caso di Threads sono gli utenti e le aziende deluse da X di Elon Musk. Ma ciò potrebbe bastare nella fase iniziale di lancio, starà a Meta rendere la piattaforma di Threads più interessante della sua rivale nel lungo periodo di tempo, magari aggiungendo componenti e sezioni del tutto innovative e originali. Il tutto in un contesto profittevole ma ostico come l’Europa.
Threads rischia pertanto di morire una volta calata l’attenzione, anche mediatica, che si è scatenata con la proposta provocativa di Mark Zuckerberg. Tutto sta nel come verranno pubblicizzate le prossime features e come X risponderà alla nascita di questo suo competitor abbastanza fastidioso.