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Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

La Meccanica Quantistica è la teoria fondamentale che descrive il comportamento di materia e radiazione su scala atomica. Superando la fisica classica, essa introduce la quantizzazione dell'energia, la dualità onda-particella e la natura probabilistica della realtà microscopica. Oggi, i suoi principi non solo spiegano i fenomeni subatomici, ma guidano lo sviluppo di tecnologie quantistiche rivoluzionarie, come l'informatica e la crittografia

Denise Meloni 10 minuti fa Commenta! 18
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La fine del XIX secolo vide la fisica classica, basata sulle leggi di Newton e sull’elettromagnetismo di Maxwell, godere di un successo apparentemente totale. Tuttavia, alcuni fenomeni sperimentali, inspiegabili con gli strumenti teorici dell’epoca, diedero il via a una profonda crisi concettuale che portò alla rivoluzione della meccanica quantistica. I due enigmi più significativi furono il problema del corpo nero e l’effetto fotoelettrico.

Contenuti di questo articolo
La crisi della fisica classica e l’alba della meccanica quantisticaI pilastri concettuali della meccanica quantisticaIl mondo oltre la logica classicaApplicazioni e futuro della meccanica quantistica
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

La crisi della fisica classica e l’alba della meccanica quantistica

Il concetto di corpo nero si riferisce a un oggetto idealizzato che assorbe perfettamente tutte le radiazioni elettromagnetiche incidenti, indipendentemente dalla frequenza o dall’angolo. Quando un corpo nero viene riscaldato, emette radiazioni a tutte le frequenze; la distribuzione dell’energia emessa in funzione della frequenza (o lunghezza d’onda) era l’oggetto di studio.

I tentativi della fisica classica di descrivere questa distribuzione portarono a risultati disastrosi. La teoria di Rayleigh-Jeans, basata sulla termodinamica e sulle onde elettromagnetiche, prediceva che l’intensità della radiazione emessa sarebbe aumentata indefinitamente all’aumentare della frequenza (cioè nel campo dell’ultravioletto e oltre). Questa previsione, nota come la catastrofe dell’ultravioletto, era in palese contrasto con i dati sperimentali, che mostravano l’intensità della radiazione tendere a zero alle alte frequenze.

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Nel 1900, il fisico tedesco Max Planck propose una soluzione radicale, sebbene inizialmente considerata da lui stesso un espediente matematico. Planck postulò che l’energia non potesse essere scambiata in modo continuo, ma solo in pacchetti discreti, o quanti. L’energia $E$ di ciascun quanto è direttamente proporzionale alla frequenza $\nu$ della radiazione: $E = h\nu$, dove $h$ è la costante che oggi porta il suo nome, la costante di Planck.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

Questa ipotesi di Planck rappresentò la nascita della teoria quantistica. Applicando questa quantizzazione, Planck fu in grado di derivare una formula che si adattava perfettamente alle curve sperimentali del corpo nero, risolvendo l’enigma e ponendo le basi per l’idea fondamentale che l’energia, a livello microscopico, è quantizzata.

Un secondo fenomeno che sfidò irrimediabilmente la fisica classica fu l’effetto fotoelettrico, scoperto da Heinrich Hertz e studiato in dettaglio da Philipp Lenard. Questo fenomeno consiste nell’emissione di elettroni (chiamati fotoelettroni) dalla superficie di un metallo quando questo viene illuminato da una radiazione elettromagnetica, come la luce.

Le osservazioni sperimentali dell’effetto fotoelettrico erano in netto contrasto con la teoria ondulatoria della luce di Maxwell in diversi punti fondamentali. Prima di tutto, l’emissione di elettroni si verificava solo se la luce incidente aveva una frequenza superiore a una certa soglia specifica per il metallo, indipendentemente dall’intensità della luce, contrariamente a quanto previsto dalla teoria ondulatoria.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

In secondo luogo, l’energia cinetica massima degli elettroni emessi dipendeva linealmente dalla frequenza della luce incidente e non dalla sua intensità. Infine, l’emissione di elettroni era istantanea non appena la luce raggiungeva il metallo, anche a intensità molto basse, confutando la previsione della teoria ondulatoria secondo cui gli elettroni avrebbero dovuto accumulare energia gradualmente.

Nel 1905, Albert Einstein fornì la spiegazione risolutiva, basandosi sull’ipotesi di Planck. Einstein propose che la luce non solo fosse emessa e assorbita in pacchetti discreti di energia ($E = h\nu$), ma che viaggiasse anche nello spazio sotto forma di queste particelle discrete, che in seguito vennero chiamate fotoni.

Secondo il modello di Einstein, un singolo fotone interagisce con un singolo elettrone: se l’energia del fotone ($h\nu$) è sufficiente a superare la “funzione lavoro” del metallo (l’energia necessaria per liberare l’elettrone), l’elettrone viene espulso immediatamente. L’energia in eccesso diventa l’energia cinetica dell’elettrone. Questa audace reinterpretazione stabilì in modo inequivocabile la natura corpuscolare della luce, introducendo il concetto rivoluzionario della dualità onda-particella, il secondo pilastro della nascente teoria quantistica.

I pilastri concettuali della meccanica quantistica

Dopo la risoluzione della crisi della fisica classica grazie alle ipotesi di Planck e di Einstein, emersero i principi fondamentali che avrebbero definito il nuovo quadro teorico della Meccanica Quantistica. Questi pilastri rivoluzionarono la nostra comprensione della realtà fisica a livello microscopico, introducendo concetti contro-intuitivi come la probabilità intrinseca e la non-località.

Il concetto di dualità onda-particella è forse il più singolare e fondamentale della teoria quantistica. Mentre Einstein aveva dimostrato la natura corpuscolare della luce (fotoni), nel 1924 Louis de Broglie avanzò l’ipotesi audace che anche la materia — come gli elettroni, i protoni e persino le molecole — dovesse possedere proprietà ondulatorie. Egli propose che qualsiasi particella materiale con quantità di moto $p$ fosse associata a una lunghezza d’onda $\lambda$ data dalla relazione $\lambda = h/p$, dove $h$ è la costante di Planck.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

La conferma sperimentale di questa dualità fu ottenuta attraverso l’esperimento della doppia fenditura, che rappresenta l’essenza del mistero quantistico. Quando un fascio di particelle (come elettroni) viene indirizzato verso una barriera con due piccole aperture, o fenditure, e gli elettroni non sono osservati mentre passano, si osserva un modello di interferenza tipico delle onde, sulla parete di rilevamento.

Ciò suggerisce che ciascuna particella si sia comportata come un’onda, attraversando contemporaneamente entrambe le fenditure. Tuttavia, se viene posto un rilevatore per determinare attraverso quale fenditura è passata la particella, il modello di interferenza scompare e si osserva invece un modello a due bande caratteristico delle particelle classiche. Questo fenomeno dimostra che le entità quantistiche esistono in uno stato indefinito di sovrapposizione finché un atto di misurazione o osservazione non le “costringe” a collassare in un unico stato definito di particella.

Per descrivere matematicamente lo stato di una particella quantistica, Erwin Schrödinger sviluppò l’omonima equazione, la cui soluzione è la funzione d’onda $\Psi$. Questa funzione è un’entità astratta che contiene tutte le informazioni possibili sul sistema quantistico. Inizialmente, il significato fisico di $\Psi$ non era chiaro. Fu Max Born a proporre la corretta interpretazione probabilistica nel 1926. L’interpretazione di Born stabilisce che il quadrato del modulo della funzione d’onda (indicato come $|\Psi|^2$) in una particolare regione dello spazio non rappresenta la densità della particella in sé, ma piuttosto la densità di probabilità di trovare la particella in quella regione in un dato istante di tempo.

In altre parole, la fisica quantistica non può dirci dove si trova esattamente una particella, ma solo con quale probabilità la troveremo in una certa posizione se dovessimo eseguire una misurazione. Questa interpretazione ha sancito l’introduzione della probabilità intrinseca e non eliminabile al cuore della descrizione fisica, allontanando definitivamente la meccanica quantistica dal determinismo rigido della fisica classica.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

Un’altra conseguenza diretta dell’approccio ondulatorio e probabilistico è il Principio di Indeterminazione formulato da Werner Heisenberg nel 1927. Questo principio non è una limitazione dovuta alla strumentazione, ma una restrizione fondamentale e intrinseca alla natura. Esso stabilisce che non è possibile conoscere simultaneamente e con precisione assoluta alcune coppie di proprietà fisiche complementari di una particella quantistica.

La relazione più celebre riguarda la posizione ($x$) e la quantità di moto ($p$) di una particella: il prodotto delle incertezze sulla posizione ($\Delta x$) e sulla quantità di moto ($\Delta p$) deve essere sempre maggiore o uguale a un certo limite fissato dalla costante di Planck ridotta ($\hbar$). Matematicamente, questo si esprime come $\Delta x \Delta p \geq \hbar/2$. Ciò significa che quanto più precisamente misuriamo la posizione di una particella, tanto meno precisamente potremo conoscerne la quantità di moto, e viceversa.

Esiste un compromesso fondamentale imposto dalla natura stessa: il processo di misurazione di una proprietà influenza inevitabilmente e in modo non trascurabile il valore dell’altra proprietà complementare. Il principio si applica anche ad altre coppie di variabili coniugate, come l’energia e il tempo.

Il mondo oltre la logica classica

La meccanica quantistica non si limita a descrivere la natura corpuscolare della luce o l’incertezza fondamentale nelle misurazioni, ma introduce fenomeni intrinsecamente strani e non intuitivi. La sovrapposizione, l’entanglement e l’effetto tunnel rappresentano le manifestazioni più eclatanti della differenza tra il mondo microscopico quantistico e quello macroscopico a cui siamo abituati.

Il principio della sovrapposizione di stati stabilisce che un sistema quantistico, prima di essere misurato o osservato, non si trova in uno stato definito e singolo (ad esempio “acceso” o “spento”), ma esiste simultaneamente in una combinazione lineare di tutti i suoi possibili stati . Solo l’atto di misurazione provoca il collasso della funzione d’onda $\Psi$, forzando il sistema ad assumere uno dei risultati possibili, in accordo con le probabilità dettate dalla funzione d’onda stessa.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

Per illustrare quanto questo concetto sia estraneo alla nostra esperienza quotidiana, Erwin Schrödinger propose il suo celebre esperimento mentale del gatto nel 1935. In questo scenario, un gatto viene rinchiuso in una scatola sigillata con un dispositivo quantistico che ha il 50% di probabilità di attivare un meccanismo letale.

Finché la scatola non viene aperta e il sistema (gatto più dispositivo) non viene osservato, le leggi della meccanica quantistica implicano che l’intero sistema si trovi in una sovrapposizione: il gatto è, simultaneamente, vivo e morto. Il paradosso evidenzia il problema concettuale di dove tracciare il confine tra il mondo quantistico e quello macroscopico, sollevando domande profonde sul ruolo dell’osservatore e sul significato stesso della realtà.

L’entanglement (o correlazione quantistica) è forse il fenomeno più misterioso e cruciale della meccanica quantistica, ed è la base del quantum computing. Si verifica quando due o più particelle interagiscono in modo tale che i loro stati quantistici (come lo spin o la polarizzazione) diventano intimamente collegati e interdipendenti, indipendentemente dalla distanza che le separa.

Una volta che queste particelle sono entangled, la misurazione della proprietà di una particella determina istantaneamente la proprietà dell’altra particella correlata, anche se si trovano a milioni di chilometri di distanza. Albert Einstein si riferì a questo fenomeno come una “spettrale azione a distanza” (spooky action at a distance), poiché sembrava violare il principio della località, che stabilisce che nulla può viaggiare più velocemente della luce per trasmettere informazioni.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

Sebbene l’entanglement non possa essere utilizzato per trasmettere informazioni classiche a velocità superluminale (data la natura probabilistica del collasso), esso dimostra che l’Universo a livello quantistico è intrinsecamente non-locale, unendo il destino di particelle separate nello spazio. L’effetto tunnel è un fenomeno puramente quantistico che non ha alcun equivalente nella fisica classica. Secondo le leggi classiche, una particella necessita di energia sufficiente per superare una barriera di potenziale (come una palla che ha bisogno di velocità per superare una collina). Se l’energia non è sufficiente, la particella viene semplicemente riflessa indietro.

A livello quantistico, tuttavia, la natura ondulatoria della materia fa sì che la probabilità di trovare la particella non cada immediatamente a zero all’interno della barriera. Esiste una probabilità non nulla, sebbene generalmente molto piccola, che la particella “attraversi” la barriera e riemerga sul lato opposto, anche se la sua energia è inferiore all’altezza della barriera stessa. È come se la particella “scavasse un tunnel” attraverso una parete impenetrabile.

Questo fenomeno non è solo una curiosità teorica, ma è essenziale per il funzionamento di molte tecnologie moderne, inclusi i diodi a tunnel, i microprocessori (dove è un fattore limitante a causa del leakage), e persino i processi fondamentali come la fusione nucleare all’interno del Sole, che non potrebbe avvenire alla temperatura relativamente bassa del nucleo solare senza l’assistenza dell’effetto tunnel.

Applicazioni e futuro della meccanica quantistica

La meccanica quantistica non è solo una teoria fondamentale che descrive il mondo subatomico, ma è anche la base per una serie di tecnologie rivoluzionarie che stanno ridefinendo l’informatica e la sicurezza. Due dei campi più promettenti sono l’informatica quantistica e la crittografia quantistica.

L’informatica quantistica sfrutta i principi fondamentali del mondo quantistico – in particolare la sovrapposizione e l’entanglement – per eseguire calcoli in modi radicalmente diversi rispetto ai computer classici. La differenza cruciale risiede nell’unità di informazione fondamentale: il qubit (o bit quantistico) al posto del bit classico.

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

Un bit classico è un interruttore che può trovarsi in uno stato definito: 0 o 1. Un qubit, invece, grazie al principio di sovrapposizione, può esistere contemporaneamente come una combinazione lineare di 0 e 1, rappresentando di fatto entrambi gli stati in una volta sola. Ciò significa che un sistema di $N$ qubit può memorizzare $2^N$ valori simultaneamente, mentre un sistema di $N$ bit classici può memorizzarne solo uno alla volta.

Questa capacità di calcolo parallelo esponenziale conferisce ai computer quantistici un potenziale immenso per risolvere problemi che sono intrattabili per i supercomputer attuali, come la fattorizzazione di numeri primi molto grandi, la simulazione di sistemi molecolari complessi per la scoperta di farmaci o materiali, e l’ottimizzazione di algoritmi su vasta scala.

La crittografia quantistica è un campo che sfrutta le leggi della meccanica quantistica per garantire la sicurezza delle comunicazioni, fornendo un livello di protezione che è teoricamente inattaccabile. Il suo componente più noto è la Distribuzione di Chiavi Quantistiche (QKD).

Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali
Meccanica quantistica: concetti fondamentali e rivoluzioni attuali

La QKD consente a due parti, tradizionalmente chiamate Alice e Bob, di scambiarsi una chiave crittografica segreta utilizzando singoli fotoni. La sicurezza di questo scambio è garantita dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg e dal fenomeno del collasso della funzione d’onda. Se un potenziale intercettore (chiamato Eva) tenta di misurare lo stato quantistico dei fotoni in transito per copiare la chiave, l’atto stesso della misurazione disturberà irreversibilmente lo stato dei fotoni a causa del collasso della funzione d’onda.

Questo disturbo introduce errori statisticamente rilevabili nella chiave finale di Alice e Bob, permettendo loro di accorgersi immediatamente della presenza di un intercettore e di abortire la comunicazione o scartare la chiave compromessa. In sostanza, la crittografia quantistica garantisce che qualsiasi tentativo di spionaggio sia fisicamente rilevabile, offrendo una soluzione di sicurezza basata sulle leggi fondamentali della fisica anziché su supposizioni matematiche. Questa tecnologia è considerata cruciale per il futuro della sicurezza informatica nell’era dei computer quantistici.

Per maggiori approfondimenti visita il sito ufficiale del National Quantum Science and Technology Institute.

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