Si ritiene comunemente che l’oro sia uno dei metalli preziosi più rari e costosi, tuttavia esiste un metallo che si aggiudica, a mani basse, il titolo di materiale più prezioso al mondo, sia sotto il punto di vista del prezzo, sia per quanto riguarda la rarità; ciò non toglie comunque che l’oro rimane nella parte alta della classifica.
Il valore monetario dei diversi metalli è incoerente, differendo leggermente a seconda della domanda e dell’accessibilità, A causa della versatilità dell’oro, la sua conduttività, durata e bell’aspetto lo collocano saldamente tra i primi cinque metalli più costosi, con il suo prezzo che supera i 56 dollari al grammo al momento della pubblicazione di questo articolo, il che potrebbe essere impressionante ma, se paragonato al vero detentore del premio di materiale più prezioso al mondo, è nulla.
Attualmente il metallo più prezioso del mondo è anche tra i più rari, tuttavia quello che fa più impressione è il suo prezzo, il quale –al momento della pubblicazione di questo articolo– tocca i 299 dollari al grammo, ma quindi, cosa lo rende così costoso?
Perché il rodio è il materiale più prezioso al mondo
Il rodio non reagisce facilmente all’ossigeno, rendendolo un metallo nobile e quindi un perfetto catalizzatore, resistente sia alla corrosione che all’ossidazione. La sua resistenza complessiva e l’alto punto di fusione di 1.964 gradi Celsius (3.567 gradi Fahrenheit) lo collocano tra i metalli del gruppo del platino, insieme appunto al platino, al palladio, all’osmio, all’iridio e al rutenio.
La sua capacità di resistere a temperature dell’acqua e dell’aria fino a 600 gradi Celsius (1.112 gradi Fahrenheit) e di rimanere insolubile nella maggior parte degli acidi, rende il rodio altamente versatile per l’uso in automobili, aerei, contatti elettrici e termocoppie ad alta temperatura e fili di resistenza.
Tra tutti i metalli del gruppo del platino, essendo il materiale più prezioso al mondo, è anche il più raro, il rodio infatti si trova a circa 0,000037 parti per milione nella crosta terrestre, mentre l’oro si trova in abbondanza di circa 0,0013 parti per milione, secondo la Royal Society of Chemistry.
Prodotto principalmente in Sud Africa e Russia, il rodio può essere un sottoprodotto della raffinazione dei minerali di rame e nichel, che contengono fino allo 0,1% del metallo prezioso, ed ogni anno vengono prodotte circa 16 tonnellate di rodio, con una riserva stimata di 3.000 tonnellate.
La scoperta del rodio avvenne nel 1803 ad opera di William Hyde Wollaston, un chimico inglese, che estrasse l’elemento da un pezzo di minerale di platino proveniente dal Sud America; la scoperta è avvenuta poco dopo che Wollaston ha scoperto un altro metallo del gruppo del platino, il palladio.
Generalmente trovato insieme a depositi di platino, il rodio è stato ottenuto dal campione di Wollaston rimuovendo il platino e il palladio, lasciando dietro di sé una polvere rosso scuro che è stata trattata con idrogeno gassoso per rivelare il prezioso metallo rodio.
Mentre il metallo solido risplende di un brillante colore bianco-argento riflettente, il rodio prende il nome dal greco “rhodon” che significa rosa, con il suo nome che si riferisce al colore rosso dei sali del metallo.
Nonostante la sua rarità e bellezza, le statistiche del 2019 mostrano che quasi il 90 percento della domanda di rodio proveniva dal settore dei catalizzatori automobilistici nella produzione di convertitori catalitici, un uso probabilmente senza cerimonie per quello che è a tutti gli effetti il materiale più prezioso al mondo, ed anche il più raro.
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