Abbiamo avuto modo ultimamente di testare diversi prodotti di Majority, come la soundbar Majority Snowdon II, la radio in stile vintage Majority Barton 2 e la più piccolina e portatile Majority Eddington.
Quella che ti andrò a presentare oggi è un’altra soundbar di casa, ovvero la Atlas, estremamente appetibile poiché è acquistabile su Amazon a meno di 40 euro. Un prezzo conveniente, certo, ma che vale la spesa? Vediamolo insieme.
Majority Atlas, unpackaging
Innanzitutto è bene specificare che quella che andiamo ad analizzare in questa recensione è una soundbar da computer, adatta quindi ad essere collegata al PC, che sia per amplificare il suono di un videogame o di un film in streaming che ormai sempre più spesso si vedono anche sullo schermo del computer.
Il prodotto è ben confezionato, e all’interno della scatola troviamo la soundbar, il libretto di istruzioni e tutti i cavi necessari al suo funzionamento, vale a dire il jack da 3.5, il cavo micro USB per la ricarica e una presa USB che permette di collegare, ad esempio, una periferica di memoria esterna.
I controlli sulla parte superiore della soundbar sono semplici e si limitano ad un tasto mode, i pulsanti per la traccia precedente o successiva e il tasto pausa/play. Il primo utilizzo è stata la connessione al cellulare per ascoltare un po’ di musica, visto che comunque c’era un po’ di carica residua. La connessione è immediata, il telefono riconosce subito la periferica bluetooth, ma ci sono voluti più di 30 secondi affinché i dispositivi si accoppiassero. Non un tempo lunghissimo, certo, ma comunque neanche breve.
Nella parte frontale è presente una manopola per l’accensione e la regolazione del volume, di cui personalmente ho adorato il “clic” meccanico che fa molto vintage.
Sul retro sono presenti i connettori per l’uscita AUX, che ho utilizzato per collegare la soundbar al mio portatile, una presa USB, una micro USB e un lettore di SD card. La presa micro USB è quella utilizzata per ricaricare la soundbar.
La nostra prova di Majority Atlas
Le dimensioni compatte della soundbar la rendono posizionabile un po’ ovunque, visto che misura 45 cm di lunghezza per 6 cm di profondità, con un peso di soli 800 grammi. Sono dimensioni che la rendono perfetta, ad esempio, per essere posizionata sotto un monitor, ma anche con il mio portatile non ho avuto nessun problema, la lunghezza del cavo aux permette di giocare sulla distanza senza problemi.
Con un solo tocco del tasto MODE posizionato sulla parte superiore si può passare dalla modalità bluetooth alla modalità AUX, alla USB e al lettore di scheda, a seconda di cosa vi sia collegato. È possibile ascoltare audio in formato MP3/WMA/FLAC/WAV/APE caricati su memoria USB o su Micro SD fino a 64 GB. Non utilizzo da molto ormai le schede Micro SD, ma il collegamento dalla mia pennetta USB su cui erano caricati alcuni MP3 è stato perfetto.
Ogni volta che si passa da una modalità all’altra una voce in inglese ti avvisa di cosa sia attivo in quel momento. La stessa voce, in maniera molto insistente, avvisa anche quando la carica sta per esaurirsi, interrompendo di continuo la riproduzione. Questa cosa l’ho trovata un po’ fastidiosa, ma necessaria visto la mancanza di qualsiasi altro indicatore della durata della batteria.
La casa madre dichiara 8 ore di utilizzo continuo, ma la mia prova ha mostrato che dopo circa 6 ore di utilizzo (suddiviso in diverse giornate) comincia la voce insistente che avvisa della necessità di ricarica. L’ho utilizzata quasi sempre in modalità bluetooth, che sicuramente è più energivora rispetto all’utilizzo del cavo AUX o della USB.
Devo ammettere che ho trovato molto comodo poter connettere diversi dispositivi contemporaneamente, switchando dall’uno all’altro con il tasto mode. Durante il lavoro è collegata al computer con il cavo AUX mentre per il relax ho collegato il tablet con i film in streaming: il passaggio dall’uno all’altro è immediato, senza staccare nessun cavo!
Per quanto riguarda il test audio, non mi aspettavo un suono così potente da una soundbar dalle dimensioni così ridotte. Si tratta di 20W che al massimo volume infastidiscono sicuramente i vicini, lasciando però un tono pulito, senza sbavature nel suono. Non c’è possibilità di equalizzare il suono, va detto, ma svolge comunque egregiamente il suo compito.
Non è tutto oro quello che luccica
Premesso che la mia opinione sulla soundbar Majority Atlas è estremamente positiva, lo sarebbe ancora di più con qualche accorgimento ulteriore. Ho trovato un po’ fastidiosa infatti la latenza nel cambio di modalità, soprattutto nel passaggio da Line In a Bluetooth: tra la connessione e l’attivazione trascorrono quasi 30 secondi. Una volta connesso al bluetooth non vi sono perdite di segnale, neanche a distanza, quindi è un difetto di poco conto, ma va segnalato. Le specifiche parlano di un bluetooth fino a 10 metri, io l’ho testato in tutti gli angoli di casa, meno di 10 metri sicuramente, ma difficilmente viene usato a distanze maggiori di quelle di un appartamento.
La seconda pecca è la mancanza di un indicatore per lo stato della ricarica. L’unico avviso è una voce che continuamente avvisa della necessità di ricaricare interrompendo l’audio riprodotto, devo dire estremamente fastidiosa! Tanto che la soundbar è inutilizzabile con queste continue interruzioni e ho preferito metterla in ricarica immediatamente, senza sapere quanta autonomia effettivamente avesse ancora.
Di sicuro Majority crede in questo prodotto, visto che è possibile estendere la garanzia a tre anni semplicemente registrandola sul sito. Una cosa che non si vede così spesso in prodotti di questa fascia di prezzo. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale.