Dalla A di anno luce alla Z di zona abitabile dell’universo. In mezzo, tutto quello che rende l’astronomia un campo affascinante: quasar, pulsar, materia oscura, supernovae. L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha deciso di raccogliere i concetti chiave del cosmo in un formato nuovo: 26 episodi video, due minuti l’uno, facili da seguire e da condividere. La serie si chiama “L’universo alla lettera” ed è online ogni domenica mattina fino a ottobre sul canale YouTube ufficiale dell’INAF.

L’idea dietro il progetto
Spesso le notizie di astronomia circolano rapidamente sul web: titoli accattivanti, post brevi, un’immagine spettacolare. Ma per chi non ha già basi solide, i concetti rischiano di sembrare incomprensibili. Proprio da questa esigenza nasce il glossario cosmico in video.
Claudia Mignone, astrofisica e divulgatrice dell’INAF, lo definisce “una cassetta degli attrezzi” per orientarsi meglio tra termini e fenomeni che incontriamo quasi ogni giorno nelle news scientifiche. L’obiettivo è chiaro: dare al pubblico non solo un’informazione corretta, ma anche gli strumenti per interpretarla.
Ogni episodio dura appena due minuti, ma il ritmo veloce non sacrifica la precisione. Si parte da una definizione semplice e poi si aggiungono dettagli tratti dalle ricerche più recenti.
Il linguaggio è accessibile, la grafica chiara, le spiegazioni essenziali. Il risultato è un prodotto che può interessare tanto lo studente curioso quanto l’adulto che vuole aggiornarsi senza leggere testi accademici.
Chi ci mette la faccia
La regia è di Davide Coero Borga, mentre a presentare i video sono due giovani astrofisici e divulgatori dell’INAF: Federica Duras e Simone Iovenitti. La loro presenza rende il progetto più vicino e umano: niente voci fuori campo anonime, ma ricercatori che parlano direttamente alla camera, trasmettendo la loro passione per le stelle.

Una lettera, un concetto
La struttura è tanto semplice quanto efficace: ogni lettera dell’alfabeto corrisponde a un termine astronomico. Alcuni sono noti anche a chi non mastica scienza (come anno luce o supernova), altri appartengono al linguaggio specialistico (quasar, materia oscura). In entrambi i casi, il video serve a trasformare il termine in un concetto chiaro, agganciato a esempi concreti.
La scelta della piattaforma non è casuale. Oggi i video brevi sono tra i formati più seguiti, soprattutto da chi cerca contenuti veloci e visivi. Portare l’astronomia su YouTube significa inserirla nei flussi quotidiani del pubblico, senza richiedere sforzi aggiuntivi. Bastano due minuti per aggiungere un tassello di conoscenza.
Un ponte tra divulgazione e ricerca

L’INAF, attraverso questa serie, mostra che la divulgazione scientifica non deve per forza essere lunga o accademica. L’importante è costruire un racconto capace di incuriosire e informare allo stesso tempo. Ogni episodio diventa un piccolo ponte che collega la ricerca più avanzata al linguaggio comune.
Un invito a guardare il cielo con occhi nuovi
“L’universo alla lettera” non è una lezione scolastica e non vuole sostituire libri o corsi di astronomia. È un punto d’ingresso: un modo per avvicinarsi ai misteri del cosmo senza sentirsi esclusi. Dal concetto più elementare fino a quelli che popolano i titoli delle riviste scientifiche, lo spettatore trova un percorso chiaro, dalla A alla Z.

In un mondo saturo di contenuti, l’INAF ha scelto la via del glossario video: breve, accessibile, ma con la solidità di chi lavora ogni giorno in ricerca. Se vuoi imparare come funziona l’universo senza perderti in tecnicismi, il posto giusto è già pronto: basta aprire YouTube la domenica mattina e guardare il prossimo episodio.