L’astronauta Luca Parmitano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si prepara a volare negli Stati Uniti per partecipare a un intenso programma di addestramento. Il suo compito sarà simulare il recupero in mare degli astronauti di Artemis II, la prossima missione della NASA diretta verso la Luna.
Parmitano sarà parte dell’Underway Recovery Test 12 (URT 12), un’esercitazione che coinvolgerà sia la NASA che la Marina Militare americana. Dopo una prima fase di test presso il Johnson Space Center in Texas, si sposterà al largo della California per due settimane, a bordo di una nave della Marina. Qui entrerà direttamente nella capsula Orion, seguendo le procedure di recupero degli astronauti dopo il rientro sulla Terra.
Una missione speciale per AstroLuca
Per Parmitano, Artemis II non è solo una missione di grande importanza scientifica, ma anche una questione personale.

“Sono molto legato a questa missione, perché a bordo ci saranno astronauti che conosco bene”, ha dichiarato. “Due sono stati miei compagni nella classe 2009, un altro ha condiviso con me l’addestramento come pilota sperimentatore, e Christina Koch ha volato con me sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per questo motivo, oltre all’interesse professionale, provo anche un grande coinvolgimento personale affinché la missione abbia successo”.
Il futuro dell’Europa nello spazio tra sfide e opportunità
Oltre alla sua partecipazione alla simulazione di recupero per Artemis II, Parmitano ha parlato del futuro dell’Europa nello spazio, evidenziando possibili cambiamenti con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e il coinvolgimento di Elon Musk nelle politiche spaziali americane.
Nonostante l’incertezza, Parmitano mantiene un atteggiamento positivo: “Non è il momento di allarmarsi. Alla Conferenza Spaziale Europea di Bruxelles ho visto consapevolezza, non panico. L’ESA collabora non solo con la NASA, ma anche con il Giappone e il Canada, partner chiave sulla Stazione Spaziale Internazionale”.
L’astronauta italiano ritiene che queste collaborazioni garantiranno stabilità anche in caso di cambiamenti nelle politiche spaziali degli Stati Uniti.
Lo spazio e la sicurezza europea
Tra le sfide future, Parmitano ha sottolineato la crescente attenzione verso una strategia spaziale europea per la difesa e la sicurezza. Il tema è stato discusso anche a Bruxelles, dove si è evidenziata la necessità di un rafforzamento dell’indipendenza europea nello spazio.
“La connessione tra spazio e sicurezza è sempre esistita, ma oggi sentiamo ancora di più l’urgenza di un sistema autonomo”, ha affermato. “L’Europa è già in ritardo su questo fronte e deve accelerare per garantire una presenza solida nello spazio”.
Artemis II e oltre: il ruolo dell’Europa nelle future missioni lunari
Il coinvolgimento di Parmitano nell’addestramento di Artemis II è un segnale chiaro del ruolo che l’ESA vuole giocare nel futuro dell’esplorazione lunare. L’Europa punta a consolidare la sua presenza nelle missioni internazionali e a sviluppare progetti indipendenti, contribuendo attivamente al ritorno dell’uomo sulla Luna.
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