Una “Luna Blu” è un fenomeno abbastanza raro che comporta la comparsa di una luna piena aggiuntiva entro un determinato periodo, ma qual è questo periodo? Guardando un po’ indietro nella storia si scopre che ci sono due definizioni del termine, e una è nata da un malinteso dell’altra.
Il significato più antico definisce una Luna Blu come la terza luna piena in una stagione che ha quattro lune piene, ed era definita Seasonal Blue Moon in quanto questo si verifica circa ogni 2,5 anni, secondo la NASA.
Più recentemente, il termine Luna Blu è stato applicato alla seconda luna piena entro un singolo mese di calendario, questo tenendo in considerazione che ci sono circa 29,5 giorni tra le lune piene, il che rende insolito che due lune piene si inseriscano in un mese di 30 o 31 giorni, inoltre ciò significa che febbraio non avrà mai una Luna Blu.
A questo punto quindi, qual è il termine corretto? Bene, dal momento che la lingua e il significato delle parole si evolvono costantemente, fai la tua scelta, ma sappi che entrambi sono comunemente usati oggi e entrambe le definizioni sono considerate valide.
Come ha scritto l’astronomo texano Donald W. Olson in una rubrica del 2006 per la rivista Sky & Telescope:
“Con due decenni di uso popolare alle spalle, la seconda (errata) interpretazione della luna piena in un mese è come un genio che può non essere costretto a tornare nella sua bottiglia. Ma non è necessariamente una cosa negativa.”
La prossima Luna Blu “mensile” (una seconda luna piena che appare in un solo mese) sarà il 22 agosto 2021, secondo la NASA, con l’ultima che è avvenuta il 31 ottobre 2020, mentre andando ancora più indietro nel tempo, troviamo una Seasonal Blue Moon sabato 18 maggio 2019, e la prossima sarà il 19 agosto 2024, che porterà la terza luna piena di quattro durante quell’estate.
Da cosa ha origine il nome Luna Blu
La frase storica “once in a Blue Moon” esiste da più di 400 anni, secondo Philip Hiscock, un folklorista della Memorial University of Newfoundland.
In un articolo del 2012, sulla rivista Sky & Telescope, spiegò che il primo uso del termine era molto simile a dire che la luna è fatta di formaggio verde: indicava qualcosa di assurdo, inoltre lui sosteneva che dire che la luna fosse blu era simile a dire: “Sosteneva che il nero è bianco”.
Il significato si è evoluto in qualcosa di simile a “mai”, secondo Hiscock con frasi quali “Ti sposerò quando la luna diventerà blu” divennero l’equivalente di “Ti sposerò quando i maiali voleranno“.
“La maggior parte delle lune blu sembra grigio pallido e bianco, indistinguibile da qualsiasi altra luna che tu abbia mai visto. Spremere una seconda luna piena in un mese di calendario non cambia le proprietà fisiche della luna stessa, quindi il colore rimane lo stesso”
afferma la NASA.
Ma mai dire mai. Si scoprì infatti che la luna può apparire bluastra, come accadde nel 1883 dopo l’eruzione del vulcano Krakatoa. La polvere nell’aria ha agito da filtro, facendo diventare verdi e blu i tramonti e la luna in tutto il mondo, un evento che secondo la NASA si pensa abbia generato la frase “luna blu”, un evento che effettivamente fece diventare la luna, blu.
A questo punto, sempre secondo Hiscock, il significato di “una volta in una luna blu” cambiò ed assunse un significato diverso, da “mai” diventò “raramente”.
Ora arriviamo alle definizioni di programmazione contraddittorie di Blue Moon.
La definizione del termine Seasonal Blue Moon è stata fatta risalire al numero di agosto 1937 del Maine Farmer’s Almanac, che spiegava che:
“La luna di solito arriva piena 12 volte in un anno, tre volte per ogni stagione. Occasionalmente, tuttavia, ci sarà venire un anno in cui ci sono 13 lune piene durante un anno, non le solite 12.
E quella luna piena extra significava anche che una delle quattro stagioni conterrebbe quattro lune piene invece delle solite tre”.
L’almanacco seguiva alcune regole su come chiamare ogni luna, ad esempio l’ultima luna piena dell’inverno doveva cadere durante la Quaresima e si chiamava Luna quaresimale, la prima luna piena di primavera era chiamata Egg Moon – o Easter Moon, o Pasquale – e doveva cadere entro la settimana prima di Pasqua, etc…
C’era anche la Luna prima di Yule e la Luna dopo Yule quindi, quando una particolare stagione aveva quattro lune, la terza era soprannominata Luna Blu, in modo che le altre lune piene potessero verificarsi nei momenti giusti relativi ai solstizi e agli equinozi.
Ma che dire della definizione che molte persone hanno sentito: che una Luna Blu è il secondo mese intero in un solo mese? Ciò deriva da un’errata interpretazione del 1946 della definizione originale, che è stata utilizzata come fonte per un programma radiofonico sindacato a livello nazionale nel 1980.
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