L’informatica non è un campo statico, è un campo dinamico che prevede un adattamento mentale alle novità e alle “diversità” non indifferente.
Che tu sia un professionista o semplicemente uno che nella vita quotidiana usa il telefono per due cose in croce (e per “due cose in croce” si intende mail, foto, WhatsApp e poco altro) devi sapere una cosa: essere ostinati in ambito informatico non ha mai portato a nulla di buono.
Un esempio abbastanza recente è stata la dismissione di Flash, sostituito da HTML5, nonostante le enormi problematiche di Adobe Flash (precedentemente “Macromedia Flash”), gli sviluppatori hanno voluto in modo ostinato continuare a proporlo per “comodità”.
Purtroppo o per fortuna l’informatica non è assolutamente una cosa statica, ma è un campo che occupa la nostra vita quotidiana ed è in continua evoluzione.
Ostinazione informatica: il caso flash
Per citare una cosa istituzionale, il caso flash è abbastanza peculiare.
Quando è stato chiuso molte aziende ed istituzioni non erano in alcun modo preparate alla sua dismissione; emblematico il caso sudafricano. dell’agenzia delle entrate: crearono un browser ad hoc pur di “mantenere in vita” il flash player.
Questo però avrebbe successivamente causato alcuni problemini.
Prima di tutto sarebbe stato molto arduo avvisare l’utenza e convincerla a scaricare quel browser per visualizzare il sito, in secondo luogo tutti i problemi relativi alla sicurezza dei dati personali degli utenti, ma visto il problema dell’utenza non possedente il browser apposito, la cosa aveva poco senso fin dal principio.
Non ha infatti mai avuto senso continuare ad ostinarsi con Flash Player, e la cosa era stata ribadita già prima della dismissione dagli stessi fautori.
Il caso “non voglio abbandonare Windows 7”
La dismissione di Windows 7 è avvenuta a Gennaio 2020, i siti erano pieno della fine del supporto di questo sistema operativo, eppure molti “temerari” hanno continuato ad utilizzarlo.
“Funziona“, “mi ci trovo bene, non posso cambiare“, queste sono solitamente le scuse dell’utilizzatore medio, ignaro di problemi di sicurezza con sistemi operativi datati, obsoleti e non più supportati.
Va ribadito che in informatica bisogna sapersi adattare alle novità: non si scappa da questo principio! Una cosa già vista qui.
Gli utilizzatori di Google Chrome, tra l’altro, dovranno stare un po’ attenti: il supporto del browser di Google finirà a Gennaio 2023; questo perché il 2023 è l’ultimo anno di supporto esteso (a pagamento per aziende o partite IVA in generale) di Windows 7.
Come sta già facendo Google, faranno anche molti altri programmi in un futuro molto vicino.
Al di là di ciò, i rischi per la sicurezza tra furto di dati personali e quant’altro non sono affatto pochi: se ad esempio si scoprisse una bug o una backdoor non notati prima, non ci saranno aggiornamenti futuri a sistemare queste problematiche.
Tra l’altro non è nemmeno raro che continuare ad usarlo dopo ben due anni dalla fine del suo supporto, possa dare continue disconnessioni dalla rete.
Il caso Windows XP, gli albori dell’informatica che ancora “resistono”
Anche se ormai sono davvero pochissimi i computer pubblici che usano ancora Windows XP, di contro non è raro trovarlo ancora su bancomat o in qualche negozietto con connessione internet, ad esempio.
Sembra incredibile, eppure milioni di persone (e altrettanti milioni di computer) utilizzano ancora Windows XP.
Come nel caso di Windows 7 ci sono sia le aziende che non vogliono spendere per nuovi sistemi e nuove infrastrutture più sicure (e in alcuni casi, proprio non lo sanno e non prendono in considerazione i cambiamenti), sia l’utente finale medio che non ha intenzione di abituarsi ad un nuovo sistema operativo.
I problemi di sicurezza sono gli stessi di Windows 7 (se non addirittura peggiori).
Perché questa abitudinarietà informatica ed ostinazione sono controproducenti?
Purtroppo molte persone imparano le “tecniche” di utilizzo di PC o telefono in modo “automatico” completamente “a memoria”, convinte che “i sistemi sono tutti uguali” o che imparano delle patter “dal punto A, al punto B” senza però comprendere cosa ti porta fino al punto B.
Imparare ad usare uno smartphone od un PC in questo modo vuol dire impararlo in maniera completamente “meccanica”, perché nel momento in cui anche solo un’icona tramite un aggiornamento cambierà potresti andare in tilt.
Non è l’utilizzo di per sé ad essere sbagliato: è l’utilizzo senza capire come funzionano le cose (copia-incolla, cartelle e file, drag-and-drop, etc.) ad essere totalmente sbagliato.
“Ho capito come usare Windows XP [o Windows 7 o 10] e non avrò problemi in futuro“, questo è (a grandi linee) il pensiero di molti: mi dispiace ma l’informatica non funziona così.