Quando pensiamo agli squali, il grande squalo bianco è probabilmente il primo che ci viene in mente. Tuttavia, esiste una specie meno conosciuta, ma altrettanto affascinante, in grado di sfidare creature ben più grandi di lei: stiamo parlando dello squalo tagliatore (Isistius brasiliensis).
Lo squalo tagliatore deve il suo nome comune alla forma dei morsi che lascia sulle sue prede. Con la sua dentatura inferiore, ben più sviluppata di quella superiore, questo piccolo squalo è in grado di asportare cilindri di carne da pesci di grandi dimensioni, mammiferi marini e persino… sottomarini! Sì, hai letto bene: lo squalo tagliatore è noto per aver attaccato anche i rivestimenti in gomma dei sonar dei sottomarini, lasciando i suoi caratteristici segni circolari.
Dove vive lo squalo tagliatore?
Questo piccolo predatore è diffuso nelle acque tropicali e temperate degli oceani, ma la sua presenza è spesso difficile da rilevare a causa delle sue abitudini. Lo squalo tagliatore compie infatti delle migrazioni verticali durante la giornata, passando il tempo in profondità (anche oltre i 1000 metri) durante le ore diurne, per poi risalire vicino alla superficie durante la notte. Questa strategia gli consente di cacciare piccole prede come pesci lanterna e calamari, ma anche di attaccare creature più grandi, come i cetacei.
La tecnica del morso e la bioluminescenza
Una delle caratteristiche più sorprendenti dello squalo tagliatore è la sua capacità di sfruttare la bioluminescenza. Questo squalo è dotato di fotofori, piccoli organi in grado di emettere luce, che gli permettono di confondersi con la luce ambientale, spezzando la sua silhouette e nascondendosi dai predatori o avvicinandosi di sorpresa alle sue prede. Non solo si nasconde, però: la banda scura attorno alle branchie, che non produce luce, funge da esca per le sue vittime. Questo trucco inganna i grandi pesci e mammiferi marini, facendoli avvicinare inconsapevolmente al predatore.
Quando la preda è sufficientemente vicina, lo squalo tagliatore usa la sua particolare dentatura per agganciarsi alla pelle della vittima e, ruotando su se stesso, stacca una porzione di carne a forma circolare, per poi allontanarsi rapidamente.
Un predatore unico e diffuso
Nonostante le sue dimensioni ridotte (gli esemplari maschi raggiungono al massimo i 56 cm di lunghezza), lo squalo tagliatore è in grado di attaccare una vasta gamma di specie. Pesci ossei, come il tonno pinna gialla, il pesce spada e il marlin, sono spesso vittime dei suoi morsi, così come cetacei (tra cui capodogli, delfini e balene), pinnipedi e persino altri squali, come lo squalo bianco. La capacità di infliggere danni a creature così imponenti ha reso questo piccolo squalo una figura intrigante nella comunità scientifica.
Un fatto curioso riguarda il comportamento dello squalo tagliatore nei confronti di oggetti inanimati. È stato documentato che questa specie ha tentato di mordere anche cavi sottomarini e i sonar dei sottomarini, scambiandoli probabilmente per prede naturali. Questa particolare abitudine è stata osservata in diverse occasioni, con danni visibili sulle superfici di rivestimento in gomma dei sonar, dimostrando l’audacia di questo piccolo predatore.
Nonostante il suo comportamento aggressivo verso molte specie marine, lo squalo tagliatore non rappresenta una minaccia significativa per l’uomo. Sono stati riportati rari casi di attacchi a nuotatori nell’oceano aperto, tra cui un caso confermato nel 2017 in Australia, ma generalmente questo squalo non è considerato un pericolo per i bagnanti.
A causa della difficoltà nello studiarlo, non si conosce con precisione la distribuzione dello squalo tagliatore, anche se si presume che sia ampiamente diffuso in diverse aree degli oceani tropicali e temperati. Fortunatamente, la sua popolazione non sembra essere a rischio di estinzione, e l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) lo classifica come specie a rischio minimo. Tuttavia, come molti altri squali, può finire accidentalmente nelle reti da pesca durante le operazioni di pesca commerciale.
Lo squalo tagliatore è senza dubbio una delle creature più affascinanti e bizzarre del regno marino. Con la sua combinazione di bioluminescenza, abilità di attacco e adattamenti unici, rappresenta un predatore formidabile nonostante le sue ridotte dimensioni.
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