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LHC, l’acceleratore di particelle più potente del mondo

Il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra è il più potente acceleratore di particelle mai costruito. Così cerca le origini dell’universo.

Redazione 2 mesi fa Commenta! 4
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Il Large Hadron Collider (LHC), il colosso del Cern di Ginevra, è l’acceleratore di particelle più grande e potente mai realizzato. Con i suoi 27 chilometri di circonferenza, nascosti sotto la frontiera tra Svizzera e Francia, rappresenta una delle imprese scientifiche più ambiziose della nostra epoca.

Contenuti di questo articolo
Alla ricerca delle particelle fondamentaliUna macchina colossaleI quattro esperimenti principaliUn’impresa globalePerché LHC è cruciale

I primi fasci di protoni hanno iniziato a scorrere nel suo anello il 10 settembre 2008. Due anni dopo, il 30 marzo 2010, sono arrivate le prime collisioni a energie record, aprendo la strada a scoperte che avrebbero cambiato per sempre la fisica moderna.

Alla ricerca delle particelle fondamentali

LHC è progettato per funzionare a 14.000 miliardi di elettronvolt (14 TeV), con temperature di -272 gradi Celsius, prossime allo zero assoluto. In queste condizioni estreme, i protoni si scontrano a velocità vicine a quella della luce, producendo fino a un miliardo di collisioni al secondo.

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Questi urti non servono solo a cacciare l’inafferrabile bosone di Higgs – la celebre “particella di Dio” che spiega l’origine della massa, confermata proprio grazie a LHC nel 2012 – ma anche a indagare misteri più grandi: dalla materia oscura, che compone circa il 25% dell’universo, alle leggi che hanno regolato i primissimi istanti dopo il Big Bang.

Una macchina colossale

LHC è un gigante tecnologico senza eguali:

  • 1.600 magneti superconduttori, ognuno lungo 15 metri e pesante 30 tonnellate, guidano e allineano i fasci di particelle.
  • I campi magnetici raggiungono 10 Tesla, circa 200 volte più potenti del campo magnetico terrestre.
  • Il vuoto all’interno dell’anello è paragonabile a quello dello spazio interplanetario.

Molti dei componenti chiave, inclusi i magneti e le strutture degli esperimenti, sono stati realizzati in Italia, a testimonianza del ruolo centrale del nostro Paese nella fisica delle alte energie.

Lhc, l’acceleratore di particelle più potente del mondo

I quattro esperimenti principali

All’interno di LHC operano quattro esperimenti giganteschi, veri e propri “occhi” che osservano la nuova fisica:

  • ATLAS e CMS: entrambi a caccia del bosone di Higgs e di nuove particelle.
  • ALICE: studia la materia nei primissimi istanti dopo il Big Bang.
  • LHCb: analizza il rapporto tra materia e antimateria, uno dei più grandi enigmi cosmici.

La partecipazione italiana è fortissima: il nostro Paese contribuisce con il 15% in ATLAS e CMS e con il 25% in ALICE. Inoltre, i coordinatori dei quattro esperimenti – Fabiola Gianotti (ATLAS), Guido Tonelli (CMS), Paolo Giubellino (ALICE) e Pierluigi Campana (LHCb) – sono tutti italiani.

Un’impresa globale

Il costo complessivo dell’acceleratore è stimato in circa 4 miliardi di euro e coinvolge migliaia di ricercatori, ingegneri e tecnici in tutta Europa. Ogni secondo di attività genera una mole di dati paragonabile al traffico telefonico mondiale, gestita da una rete di supercomputer distribuiti in diversi continenti.

Perché LHC è cruciale

Il Large Hadron Collider non è solo una macchina: è un laboratorio unico, in grado di mettere alla prova le fondamenta della fisica. Potrebbe confermare i modelli teorici che conosciamo o aprire le porte a una nuova rivoluzione scientifica, ribaltando ciò che pensavamo di sapere sull’universo.

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