Un team di ricercatori cinesi ha sviluppato lenti a contatto capaci di “vedere” la luce infrarossa. Ma la cosa più assurda? Funzionano anche con gli occhi chiusi. Sì, hai letto bene: a occhi chiusi.
Non parliamo di gadget per cosplay, ma di una svolta scientifica concreta che potrebbe cambiare il modo in cui interpretiamo il mondo attorno a noi. E no, non serve un chip impiantato nel cervello: basta un paio di lenti — al costo stimato di circa 200 dollari.
Come funzionano queste lenti “magiche”?
Il cuore della tecnologia è un sistema a nanoparticelle che converte la luce infrarossa (IR) — normalmente invisibile all’occhio umano — in luce visibile. In pratica: le onde infrarosse entrano nella lente, vengono trasformate al volo e proiettate su una lunghezza d’onda che possiamo vedere.
Risultato? Chi le indossa può percepire oggetti e fonti di calore che emettono infrarossi. Anche nel buio più totale, dove l’occhio nudo non distingue nulla. Ma la vera chicca è che queste lenti funzionano anche se le palpebre sono abbassate, sfruttando l’interazione tra i materiali fotonici e i tessuti molli.
No, non ti trasformano in un Terminator. Ma l’idea è più o meno quella.
Cosa potremmo fare con la visione infrarossa?
Oltre al fatto che è fighissimo, questo tipo di visione può avere applicazioni molto concrete. Ecco alcuni settori che potrebbero trarne vantaggio:
- Medicina: per osservare infiammazioni, circolazione o differenze termiche a livello superficiale.
- Ricerca scientifica: analisi dei materiali, fenomeni termici, osservazione notturna di animali o ambienti.
- Sicurezza e difesa: sorveglianza in contesti a bassa visibilità, come operazioni notturne o aree a rischio.
- Industria: controllo della temperatura nei processi produttivi, rilevamento di guasti o perdite invisibili.
E chi lo sa? Magari un domani queste lenti finiranno anche nel gaming o nella realtà aumentata. Hai presente vedere il mondo in “modalità termica” durante una partita? Potrebbe diventare reale.
Quanto costano (e quando potremmo usarle davvero)?
Attualmente il costo stimato per un paio di queste lenti a contatto si aggira attorno ai 200 dollari, il che — per una tecnologia del genere — non è neppure esagerato. Certo, parliamo ancora di prototipi da laboratorio, non di prodotti disponibili in farmacia.
Non è chiaro quando (o se) arriveranno sul mercato consumer, ma l’interesse è già alto: università, centri di ricerca e startup tech stanno tenendo gli occhi ben aperti. Letteralmente.
Chi c’è dietro?

La tecnologia è stata sviluppata da un gruppo di ricerca cinese, di cui non sono ancora noti tutti i dettagli istituzionali. Basandomi sulle informazioni disponibili, è probabile che il progetto sia il frutto di una collaborazione tra laboratori di nanotecnologia, fotonica e optoelettronica. Tradotto: cervelloni con budget e accesso a materiali all’avanguardia.
L’articolo che ha presentato i risultati ha fatto rumore nelle comunità scientifiche, sia per la novità assoluta, sia per l’idea “indossabile” di una visione aumentata, che fino a poco tempo fa sembrava appannaggio di droni, caschi militari o videocamere da migliaia di euro.
Ci sono rischi? (Per ora non lo sappiamo)
Va detto: siamo ancora in fase sperimentale. Indossare nanoparticelle vicino al bulbo oculare solleva sempre qualche domanda sulla sicurezza a lungo termine. Non ci sono ancora dati clinici consolidati, e il passaggio da laboratorio a uso umano continuo richiederà tempo, test e validazione da parte delle autorità sanitarie.
Ma il potenziale c’è. E se tutto andrà per il verso giusto, ci ritroveremo con una nuova generazione di lenti smart in grado di amplificare la nostra percezione sensoriale.
Il futuro si vede (letteralmente)
L’idea di vedere l’invisibile ci affascina da sempre. Dai fumetti agli scanner termici, la visione oltre lo spettro visibile è uno dei grandi sogni della tecnologia. E ora, grazie a queste lenti, quel sogno si sta facendo realtà. Non solo per soldati o scienziati, ma anche per utenti comuni — o quasi.
Se davvero la visione infrarossa diventerà un accessorio indossabile quotidiano, preparati a guardare il mondo con occhi nuovi. O meglio, con lenti nuove.
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Parliamo di futuro, ma con i piedi per terra (e lo sguardo… a raggi infrarossi).