Sabato 17 Luglio 2021 sarà la Giornata Internazionale delle Emoji, ovvero le cosiddette faccine che ormai tutti noi utilizziamo quotidianamente nelle chat, sui social, ma non solo, infatti vengono spesso utilizzare anche sul lavoro, almeno questo è quanto è emerso dalla ricerca condotta da Adobe.
In seguito all’intervista di 7.000 persone che sono solite utilizzare questo strumento e che sono dislocate tra Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Australia, Corea del Sud, Francia e Germania, è emerso ciò che viene diffuso con il nome di Global Emoji Trend Report 2021. La ricerca ha portato alla luce diverse curiosità, alcune molto interessanti, riguardanti questo mondo.
I risultati della ricerca condotta da Adobe sulle emoji
Qui di seguito ti riporto i risultati della ricerca effettuata da Adobe, consultabili anche sul blog ufficiale dell’azienda.
Le emoji portano gioia, favoriscono la comprensione reciproca e hanno un impatto positivo sulla salute mentale
- A livello globale, le emoji preferite dalle persone sono: 😂 (#1), 👍 (#2), ❤️ (#3), 😘 (#4), 😢 (#5)
- Amore (#1), felicità (#2), tristezza (#3), rabbia (#4) e sorpresa (#5) sono le prime cinque emozioni espresse con le emoji
- I tre abbinamenti di emoji preferiti sono: 🤣😂(#1), 😘❤️(#2), 😂❤️(#3)
- Il 91% delle persone usa emoji le emoji per alleggerire l’atmosfera di una conversazione, l’83% per manifestare supporto.
- Il 55% degli intervistati concorda sul fatto che l’uso di emoji nelle comunicazioni ha avuto un impatto positivo sulla loro salute mentale.
- L’88% degli utenti ha maggiori probabilità di provare empatia nei confronti di qualcuno se usa un’emoji.
- Il 67% pensa che le persone che usano le emoji siano più amichevoli, divertenti e cool di quelle che non lo fanno.
- All’86% piace che bastino poche emoji per condividere pensieri e idee.
- Gli intervistati dicono di utilizzare emoji nei propri messaggi di testo quasi la metà delle volte (46%), mentre 1 volta su 4 scrivono
- messaggi di sole emoji (25%).
- Percentuali che variano leggermente per la GenZ: la Generazione Z include emoji nei messaggi di testo o online la metà delle volte (53%) e usa esclusivamente emoji nei messaggi di testo o online 1 volta su 3 (32%).
Le emoji ci aiutano a esprimere le nostre emozioni e ci fanno sentire più connessi con gli altri
- Il 90% di chi utilizza le emoji concorda sul fatto che le emoji rendono più facile esprimersi e l’89% comunicare superando le barriere linguistiche.
- Il 74% si sente più connesso con le persone che usano le emoji.
- Il 66% si sente più a suo agio nell’esprimere emozioni attraverso le emoji rispetto alle conversazioni di solo testo.
- Più della metà del campione si sente più a suo agio nell’esprimere emozioni attraverso le emoji rispetto alle conversazioni telefoniche (55%) e alle conversazioni di persona (51%).
- Sentimenti (#1), relazioni (#2), cibo/bevande (#3), animali/natura (#4), oggetti (#5), sono le prime cinque categorie di emoji che gli utenti globali vorrebbero vedere arricchite di nuove icone.
- Le persone interpretano le emoji in modo diverso, ma tutti sono d’accordo sulla necessità di una netiquette delle emoji
- Il 75% di chi utilizza le emoji si sente sicuro di essere aggiornato sul significato delle ultime emoji introdotte.
- Le 3 emoji più fraintese sono: 🍆(#1), 🍑(#2), 🤡(#3),
- Il 63% della GenZ dichiara di utilizzare le emoji in modo diverso dal loro significato primario.
- Più della metà ha ricevuto l’emoji sbagliata da qualcuno (52%), mentre un terzo ha inviato un’emoji di cui si è poi pentito (33%).
- Il 76% afferma che nelle conversazioni si dovrebbero usare solo emoji di cui si comprende appieno il significato.
- Il 75% degli intervistati afferma che va bene inviare un’emoji come risposta rapida, invece delle parole, ma l’uso eccessivo di emoji è fastidioso nella conversazione (67%).
- In ambito corteggiamento e dating ci sono due tipologie di emoji:
- Sono le tre che rendono le persone più piacevoli: 😘(#1), 🥰(#2), 😍(#3).
- Queste invece le prime tre che rendono l’altra persona meno desiderabile: 🍆(#1), 🍑(#2), 🤪(#3).
L’uso delle emoji al lavoro offre grandi vantaggi per la valorizzazione dei talenti, la collaborazione e la comunicazione
- Il 69% del campione afferma di utilizzare le emoji al lavoro.
- Il 66% delle persone apprezza l’uso delle emoji al lavoro, il 71% ritiene che possano avere un impatto positivo sulla simpatia e il 62% sulla credibilità.
- 👍(#1), 💪(#2), 👌 (#3) sono le tre emoji più efficaci per motivare le persone al lavoro.
- L’uso di emoji al lavoro aumenta la creatività secondo il 50% degli intervistati, fa sentire le persone più connesse (62%) e più ricettive a nuovi compiti quando le emoji vengono utilizzate nelle richieste (51%).
- Secondo il 73% del campione, usare le emoji aiuta a condividere rapidamente le idee, per il 63% rende più efficiente il processo decisionale del team mentre per il 51% riduce la necessità di riunioni e call.
- Il 51% della GenZ sarebbe più soddisfatta del proprio lavoro se il proprio team, capo o supervisore utilizzasse più emoji nelle comunicazioni sul posto di lavoro
- Il 66% afferma che l’uso di emoji al lavoro rende le notizie positive o i feedback più sinceri.
- Gli utenti di emoji vogliono che i marchi comunichino con loro usando le emoji.
- Il 60% delle persone afferma di essere più propensa ad aprire mail o notifiche push se queste contengono emoji, percentuale che sale al 63% se l’emoji è quella preferita.
- In particolare il 70% dei ragazzi della GenZ e il 63% dei Millennials affermano che è probabile che aprano un’e-mail o una notifica push con un’emoji nella riga dell’oggetto.
- Quasi la metà degli utenti – il 47% – ha maggiori probabilità di rispondere a un messaggio se contiene un’emoji (47%).
- La metà delle persone si riconosce di più in quei brand che usano le emoji nelle loro campagne di marketing online (51%) ed è più propensa a mettere like, commentare o condividere i post dei brand sui social media se includono emoji (50%).
- Quasi la metà degli utenti (46%) ha maggiori probabilità di seguire i brand sui social media se usano le emoji.
- Il 42% delle persone ha maggiori probabilità di acquistare prodotti pubblicizzati utilizzando emoji.
- I primi tre prodotti che le persone sono disposti ad acquistare con un’emoji includono cibo da asporto (#1), abbigliamento (#2) e servizi di streaming (#3).
- Quasi la metà (49%) della Gen Z nel mondo afferma di preferire che i team di assistenza clienti utilizzino emoji in chat o e-mail.
- Il futuro delle emoji è promettente e ha il potere di innescare un cambiamento positivo.
- Il 76% del campione concorda sul fatto che le emoji siano un importante strumento di comunicazione per creare unità, rispetto e comprensione reciproca.
- Il 70% concorda sul fatto che le emoji inclusive possono aiutare a stimolare conversazioni positive su importanti questioni culturali e sociali.
- La maggior parte degli intervistati (59%) concorda sul fatto che le emoji saranno sviluppate meglio e più progressive nei prossimi cinque anni (59%).
La Gen Z è esperta di emoji e le usa in modi unici per esprimersi
- Le 5 emoji preferite dalla GenZ sono: 😂 (#1), ❤️ (#2), 🥺 (#3), 😭 (#4), 🥰 (#5)
- La generazione Z include emoji nei messaggi di testo o online la metà delle volte (53%) e usa esclusivamente emoji nei messaggi di testo o online un terzo delle volte (32%).
- Il 63% della Gen Z dichiara di utilizzare le emoji in modo diverso dal loro significato primario.
- Il 93% della Generazione Z si reputa aggiornato sul significato delle ultime emoji.
- Sono più numerosi gli utenti della GenZ che si pentono dell’invio di un’emoji: succede al 50% di loro, contro il 42% dei Millennials, il 30% della GenX e il 19% dei Boomer.
- Il 77% concorda sul fatto che le emoji inclusive possano aiutare a stimolare conversazioni positive su importanti questioni culturali e sociali.
- Gli utenti della Generazione Z hanno una probabilità maggiore di usare emoji con gli amici (86%) rispetto ai Millennial (80%), Gen X (76%) e Boomer (75%).
- La GenZ (75%) e i Millennial (77%) hanno maggiori probabilità di usare emoji al lavoro rispetto ai Gen X (69%) e ai Boomer (52%).
- Sono più numerose le persone della GenZ (75%) che ritengono che l’uso delle emoji al lavoro renda più efficiente il processo decisionale del team, vs. il 66% dei millennials, il 58% della GenX e il 59% dei Boomer.
- Il 51% della GenZ e il 42% dei Millennials sono più propensi rispetto alla Gen X (34%) e ai Boomer (33%) a concordare sul fatto che sarebbero più soddisfatti del loro lavoro se il loro team, capo o il supervisore usasse più emoji nelle comunicazioni sul posto di lavoro.
- Il 70% degli utenti della Generazione Z e il 63% dei Millennial afferma che è probabile che aprano un’e-mail o una notifica push con un’emoji nella riga dell’oggetto.
- La Gen Z ha una probabilità maggiore (62%) dei Millennial (56%), della Gen X (44%) e dei Boomer (31%) di seguire i brand sui social media che usano emoji.
Donne e uomini usano le emoji in modi sorprendentemente diversi per esprimersi
- Uomini e donne usano emoji diverse per esprimere le loro emozioni
Sorpresa: 😮 (M) 😳 (F)
Frustrazione: 😠 (M) 😡 (F)
Orgoglio: 😎 (M) 😌(F) - Uomini e donne differiscono anche rispetto alle loro emoji preferite
#1 😂(M) e (F)
#2 👍(M) ❤️(F)
#3 😢(M) 👍(F) - A livello globale, sono più numerose le donne che usano le emoji rispetto agli uomini, 52% vs. 40%
- Il 92% delle donne le utilizza per alleggerire l’atmosfera delle conversazioni, l’86% per mostrare supporto rispetto agli utenti di emoji di sesso maschile (rispettivamente 89% e 81%).
- Il 65% delle donne invece (vs. 56% degli uomini) dice di usare le emoji per rendere le conversazioni più divertenti.
Sono più numerosi invece gli uomini che hanno inviato un’emoji fuori contesto: il 44% vs. il 33% delle donne. - Il 27% degli uomini ha inviato un’emoji che li ha messi nei guai con amici, familiari o un’altra persona importante per loro rispetto al 17% delle donne.
- Sono più numerosi gli uomini che si pentono delle emoji inviate: il 38% di loro vs. il 27% delle donne.
- Alle donne piace particolarmente che le emoji le aiutino nell’esprimere se stesse (91% contro 88% dei maschi) e che bastino solo poche emoji per condividere i loro pensieri e idee (88% contro 84%).
- Gli uomini che preferiscono esprimere le proprie emozione tramite le emoji anziché attraverso una conversazione di persona sono più numerosi rispetto alle donne: 53% rispetto al 49% delle donne.
- A livello globale, i maschi hanno una probabilità maggiore rispetto alle femmine (70% vs. 67%) di utilizzare emoji in sostituzione di una parola e oltre la metà degli utenti maschi (51%) è più propenso rispetto alle donne (44%) di rispondere a un messaggio se contiene un’emoji.
- L’89% delle donne si sente più comprensiva ed empatica verso qualcuno se utilizza un’emoji rispetto all’ 87% degli uomini.