Il mondo degli insetti è uno dei più complessi presenti in natura: secondo alcune stime esistono 5,5 milioni di specie di questi esseri viventi, il che può essere tradotto in 10 quintilioni di insetti – ossia un 1 con 18 zeri. Si tratta quindi di un numero impressionante che di sicuro ti avrà lasciato senza parole, poiché è davvero difficile riuscire a immaginare una cifra tanto elevata.
Il ruolo di formiche e api in questo grande ecosistema: la loro organizzazione interna
L’aspetto interessante relativo al numero di api e di formiche è che queste rappresentino circa il 12% di tutti gli insetti presenti sul nostro pianeta, e in questa percentuale dovremo aggiungere anche le vespe. Nel corso dei secoli e dell’evoluzione questi insetti sono stati in grado di sviluppare delle strutture sociali estremamente organizzate ed evolute, che hanno dato loro la possibilità di insediarsi in diversi ambienti su tutto il nostro pianeta.
Grazie a queste loro abilità sono quindi riuscite ad adattarsi a climi differenti, a situazioni spesso anche ostili. Cominciando a parlare prima delle formiche, esistono 12 000 specie conosciute che si sono evolute in tutti gli ecosistemi del pianeta e ciò è stato possibile soprattutto grazie a una severa divisione di tutti i compiti e da un ottimo livello di cooperazione.
Le formiche si sono quindi organizzate nel seguente modo:
- a capo di tutta la colonia si trova la regina;
- attorno a lei si sviluppa un complesso sistema di caste, in cui le femmine sterili si specializzano in diversi ruoli per permettere un’efficienza impeccabile a tutta la colonia.
Di fatto, queste ultime formiche possono specializzarsi nella raccolta del cibo, nella difesa della colonia oppure nella cura della prole. Per riuscire a mantenere una simile organizzazione, le formiche comunicano tra di loro attraverso dei segnali chimici, che dipendono dai feromoni: si tratta infatti di segnali olfattivi che permettono a questi insetti di coordinarsi al meglio, di marcare i sentieri in cui sono già passati, di segnalare eventuali pericoli e anche di risolvere eventuali problematiche.
Per quanto riguarda invece le api, anch’esse hanno sviluppato una struttura organizzativa molto complessa, anche se presenta diverse differenze rispetto agli altri insetti. Infatti, per loro il centro della loro società è rappresentata dall’alveare nel quale si può trovare la regina, la responsabile della riproduzione. Se le formiche avevano una divisione molto rigida dei loro compiti, per le api invece è differente, visto che i loro ruoli tendono a essere molto più flessibili e dinamici.
Infatti, quello che fa la differenza in questo caso è l’età, dato che i ruoli vengono assegnati in base all’anzianità di un’ape e al suo sviluppo individuale – come per esempio quello di nutrice, sentinella o bottinatrice – e in questo modo riescono ad adattarsi molto più facilmente a qualsiasi cambiamento ambientale o altra necessità.
Per comunicare tra di loro le api utilizzano invece delle danze e dei segnali olfattivi, e questi ultimi vengono utilizzati specialmente per comunicare pericoli o per riconoscere i componenti della propria colonia. Un altro aspetto inoltre molto interessante è che le api tendono a prendere delle decisioni assieme, valutando le diverse opzioni fino a quando non viene raggiunto il consenso della maggioranza.
È importante sapere che le api essendo estremamente sociali e dipendenti tra loro non possono sopravvivere a lungo da sole: infatti, nel caso in cui una di esse si separasse dalle altre, dopo due o al massimo tre giorni deperirebbe.
Una caratteristica accomuna questi meravigliosi insetti: si tratta delle regine
Sia le formiche sia le api condividono in particolare un aspetto, ossia il fatto che solo la regina risulti essere la sola femmina fertile tra tutti.
Infatti, per quanto riguarda le formiche si tratta dell’unica in grado di deporre le uova, che possono raggiungere un numero di un centinaio al giorno e che nei periodi seguenti vengono accudite dalle formiche operaie. Per quanto riguarda le api, anche in questo caso la regina è l’unico esemplare femmina in grado di deporre le uova e in questo caso i numeri aumentano a dismisura, visto che ne può deporre fino a 2000 al giorno per un massimo di 5 anni di vita.
Di conseguenza la regina assume un ruolo di fondamentale importanza per quanto riguarda la discendenza della specie. Inoltre, le regine sono in grado di produrre dei feromoni che mantengono le colonie unite e organizzate punto nel caso in cui doveste morire, la colonia collasserebbe, a meno che non si riesca a selezionare e allevare in tempo una nuova regina.
Un’altra curiosità molto interessante legata alle formiche è il fatto che la formica regina perda le sue ali dopo l’accoppiamento, durante quello che è chiamato il “volo nuziale” e che si accoppi una sola volta nella vita. Per quanto riguarda invece le api, la regina si accoppia più volte nel corso dello stesso volo e può effettuare più voli di accoppiamento ogni circa 20 giorni.