Negli ultimi 15 anni Google è diventato pressoché onnipresente nelle nostre vite. Alcune applicazioni diventano addirittura inutilizzabili senza i servizi di Google, a volte pure senza lo stesso Play Store.
Esistono, tuttavia, alcuni modelli di smartphone e di tablet che non possiedono non solo lo store di Google, ma addirittura nessun servizio del colosso californiano.
Questo accade spesso nei modelli Android definiti “per anziani” (come la nostrana Brondi) nei quali i servizi Google arrivano addirittura a costringere ad un reset di fabbrica.
Altri modelli meno conosciuti, invece, magari hanno sì il famigerato negozio virtuale di Google, ma con così tante limitazioni nell’installazione delle applicazioni che è pressoché impossibile installare le applicazioni desiderate.
Non sarà una lista lunghissima, ma mi limiterò a dire quali sono i migliori e se e quali saranno da evitare! In questo articolo, tuttavia, non starò a sindacare su questioni di privacy che ho già trattato in altre occasioni.
Alternative sicure a Play Store di Google
Prima di cominciare con le alternative un po’ meno stabili, vediamo intanto quelle che sono abbastanza sicure.
Amazon App Store
Ebbene, non tutti lo sanno, ma il colosso di Jeff Bezos ha un suo store, con diverse applicazioni e giochini vari. Normalmente questo negozio online è installato sui dispositivi “autoctoni” di Amazon.
Da segnalare che alcune cosucce come Telegram e WhatsApp mancano proprio nello store del colosso di Bezos, mentre è presente ad esempio Twitch (ovviamente, visto che fa parte di Amazon ormai), e ciò lo rende, seppur popolare, non propriamente un buon sostituto di Google Play Store.
Peccato, è un bello store, ma per certi versi incompleto. In ogni caso merita una visita.
F-Droid
Come Eva è nata da una costola di Adamo, analogamente F-Droid è nato da una rivisitazione di Aptoide.
Al contrario del Play Store di Google questo è molto interessante, dato che è studiato per l’anonimato (non serve registrarsi), retro-compatibilità e varie funzioni sperimentali.
Che tu sia uno “smanettone” o che tu sia un utente non proprio esperto di PC e smartphone, vale comunque la pena dargli un’occhiata, poiché anche se mancano come su Amazon App Store alcune delle applicazioni principali, F-Droid permette comunque di poterle utilizzare “per vie traverse”; addirittura esiste un’applicazione che permette di aggiornare WhatsApp, per capirci.
Galaxy Store
Normalmente preinstallato sui Samsung, al contrario degli altri due, questo possiede di norma molte tra le applicazioni principali usate dall’utente medio, giochi e quant’altro.
WhatsApp? Anche qui esiste il famoso “updater” che lo aggiorna per vie traverse, l’ideale per telefoni che lo hanno preinstallato ma per i quali viene aggiornato più raramente. Anche il Galaxy Store può meritare una visita.
AppGallery
Anche Huawei ha il suo store personale: AppGallery. Forse tra quelli elencati è quello più completo, perché? Perché in mancanza dell’applicazione (tipo WhatsApp) che serve mediamente all’utenza, fa il redirect direttamente sul sito per scaricare l’APK ed installarlo!
Stores in una zona grigia: ApkPure, Aptoide e ApkMirror
Questi tre store, come si può intuire permettono di scaricare gli APK (file di installazione per i programmi su Android) e di installarli successivamente.
Purtroppo non essendoci dei controlli veri e propri come su Play Store e gli altri menzionati nel paragrafo precedente, non è possibile sapere non tanto l’autenticità delle applicazioni, quanto la loro sicurezza!
Del resto, l’usare applicazioni finte che sembrano vere per il furto di dati non è assolutamente una cosa nuova, ed ultimamente è una cosa che si è stravista.
Le ho messe in una ipotetica zona grigia perché effettivamente sono oro colato per applicazioni (legittime) che non esistono più e non sono più disponibili per vie canoniche, ma non entrerò in questioni legali su pirateria e simili perché non è la sede idonea.
Comunque sia, con un po’ di attenzione, ApkPure, Aptoide e ApkMirror possono risultare molto interessanti.
Slide.me: l’alternativa a Google Play Store da evitare
Questo store ho voluto trattarlo in un paragrafo a parte, e c’è una ragione ben precisa.
Facciamo una premessa: qualsiasi applicazione si connetta online in qualche modo è gestita da un server, questo server spesso fa da capo per un sito, quindi l’applicazione permette solo di “vedere il sito in modo diverso”.
Questo vale per Facebook, Twitter, e non ultimo il Play Store di Google.
Questa premessa è doverosa perché se tu vai a vedere il sito a cui fa capolino l’app di Slide.me scoprirai una cosa molto interessante: contrariamente a tutte le alternative elencate finora, anche quelle in zona grigia, questa è finora l’unica ad avere ancora il sito in protocollo HTTP invece che HTTPS!
Questo vuol dire che il furto potenziale di dati è sostanzialmente dietro l’angolo.
Sia chiaro, nessuno ti “vieta” di darci un’occhiata, ma non è consigliabile assolutamente iscriversi se non prendendo precauzioni: anche senza VPN, ti basta fare una mail criptata con servizi come Protonmail utilizzando dati non reali se vuoi fare qualche test.
Questo piccolo dettaglio, che potrebbe sembrare insignificante, sta invece a significare che le applicazioni all’interno non sono affatto controllate e che il sito è ormai caduto in disuso, e qualcuno paga ancora il dominio per qualche ragione a noi sconosciuta.
In conclusione
Come vedi, le alternative davvero sicure si contano sulle dita delle mani e devi avere non poche conoscenze base sul “come comportarsi correttamente su internet” per non incappare in qualche danno alla tua privacy. Per il resto esistono sicuramente molti altri store da elencare, ma mi sono limitato a dire quali sono i più sicuri.