Te lo sei mai chiesto? Perché siamo andati sulla Luna nel 1969 e poi… stop?
Per anni l’uomo si è limitato a guardarla da lontano, a studiarla con telescopi e sonde. Ma oggi, qualcosa sta cambiando. E non parliamo di una semplice missione: la NASA sta preparando basi permanenti sulla Luna. Sì, entro il 2030.
Ti sembra un azzardo? In realtà è già tutto in cantiere, e lo scenario è molto più concreto di quanto immagini.
Artemis: il ritorno sulla Luna comincia da qui
Il programma si chiama Artemis, ed è il nuovo grande progetto spaziale americano. Il primo passo? Artemis I, missione senza equipaggio già completata con successo. Il secondo? Artemis II, che porterà astronauti in orbita lunare. E poi arriverà Artemis III, con l’atterraggio sulla superficie.
Ma la vera novità è che stavolta non torneremo per piantare una bandiera. L’obiettivo è restare.
Cosa ci faremo con delle basi lunari?

La domanda è legittima. Perché costruire una base sulla Luna?
- Per studiare l’ambiente in modo continuativo
- Per sperimentare tecnologie utili alla futura colonizzazione di Marte
- Per creare un punto di appoggio per missioni più lontane
- E anche per estrarre risorse, come l’acqua ghiacciata presente nei crateri
E non pensare a strutture fantascientifiche: si parla di moduli abitativi, impianti di energia solare, laboratori, e persino stazioni di ricarica per rover robotici.
E non è solo la NASA: anche l’Europa e la Cina ci stanno lavorando
Quello che sta accadendo è una vera corsa alla Luna 2.0.
L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) sta collaborando attivamente con la NASA, mentre la Cina ha già posizionato lander e rover sul suolo lunare e punta alla costruzione di una propria base autonoma.
Se ti interessa l’evoluzione di queste collaborazioni, ti consiglio anche il nostro approfondimento su la piccola luna di Marte: il ritratto più dettagliato di Deimos (cosa ci svela davvero?)— perché sì, anche questo conta, eccome.
La Luna sarà davvero il nuovo “hub spaziale”?

Tutto lascia pensare di sì.
La superficie lunare sarà la prima palestra per testare la vita fuori dalla Terra. Ma sarà anche uno snodo fondamentale per missioni interplanetarie, un punto di sosta, una stazione tecnica.
E forse, fra qualche anno, i bambini non sogneranno più solo di fare gli astronauti… ma di vivere sulla Luna.
A te piacerebbe?
Ti affascina l’idea di un insediamento umano permanente sul nostro satellite? Raccontacelo nei commenti.
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Proprio come la NASA.