Mentre Neuralink cerca volontari con quadriplegia per testare il suo dispositivo brain-computer, anche la Cina si sta muovendo nella stessa direzione. Secondo Bloomberg, il paese sta formando un comitato per stabilire standard e linee guida sull’uso delle interfacce cervello-computer. Recentemente, il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione cinese ha annunciato un piano per creare una versione “made in China” di questa tecnologia.
Il ruolo degli esperti cinesi
Il comitato cinese ha invitato esperti industriali e tecnici da aziende, istituti di ricerca e università a fornire feedback per guidare lo sviluppo degli standard. Sebbene la ricerca sulle interfacce cervello-computer sia ancora in fase iniziale, la Cina ha già fatto progressi significativi. Le interfacce cervello-computer utilizzano segnali cerebrali per controllare dispositivi esterni, come arti robotici.
Nel frattempo, Neuralink ha iniziato le sue sperimentazioni cliniche, e nel 2022, Synchron, una società di New York, stava testando una tecnologia simile che permetteva ai pazienti di controllare dispositivi come l’iPad con il pensiero.
La spinta all’innovazione
Il presidente cinese Xi Jinping ha recentemente sottolineato l’importanza dell’innovazione domestica. La Cina sta affrontando restrizioni severe nell’accesso a molte tecnologie occidentali, rendendo essenziale sviluppare tecnologie strategiche in casa. Per questo motivo, il paese ha investito miliardi nel settore dei semiconduttori, nonostante le restrizioni degli Stati Uniti.
Nonostante la maggior parte delle ricerche cinesi siano state condotte in ambito accademico, ci sono già stati successi concreti. Ad esempio, a marzo, un paziente paralizzato ha recuperato parte della mobilità grazie a un dispositivo impiantato dall’Università di Tsinghua.
Il comitato cinese spera di raccogliere le opinioni di tutte le parti interessate per creare una strategia condivisa e sviluppare questo settore promettente.
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