Klm, compagnia aerea olandese, ha molto a cuore il tema dell’ecosostenibilità. Gli aerei della suddetta compagnia, infatti, utilizzano e promuovono il SAF (Sustainable Aviation Fuel). Di cosa si tratta? E’ un carburante che al posto di essere ricavato dal petrolio, esso viene preso da oli di scarto di origine biologica, CO2, risorse agricole e vengono miscelate con il carburante fossile. Stando alle fonti di Klm, l’utilizzo del SAF riduce dell’80% le emissioni di CO2.
Non è però l’unico piano di Klm per una maggiore sostenibilità ambientale. Infatti, nel 2026 la società ha in mente dei test molto importanti per i loro aerei. Il tutto, senza trascurare ovviamente la sicurezza dei passeggeri.
Nel 2026 test per aerei a idrogeno
Klm, nell’anno 2026, testerà gli aerei a idrogeno, al posto di quelli a combustibile fossile. Sarà la prima compagnia aerea a farlo. I tratti che saranno percorsi saranno rotte commerciali. Klm non sarà da sola, ma sarà supportata dalla start-up angloamericana ZeroAvia, che si occupa proprio di propulsori elettrici a idrogeno. ZeroAvia ha già sperimentato un volo in Inghilterra, precisamente dall’aeroporto di Cotswold per un volo di 10 minuti con un aereo a diciannove posti. I motori sono stati alimentati da un lato da idrogeno e batterie e dall’altro da combustibile fossile a cherosene.
Le premesse in attesa del test
La compagnia Klm adotterà durante il test degli aerei con un motore ZA2000 di ZeroAvia. Stando a fonti provenienti dal sito di ZeroAvia, questo motore è in grado di trasportare velivoli dai quaranta agli ottanta posti. Guardando la tabella che compara il motore ZA2000 ad uno normale a combustione possiamo vedere che c’è una riduzione delle scie di condensa del 60-80%, nessuna emissione di CO2 all’ora e solo 60-70 kg di consumo di carburante a differenza dei 320-350 del motore turboelica.