Blue Origin, l’azienda aerospaziale di Jeff Bezos, ha manifestato l’intenzione di acquisire la United Launch Alliance (ULA) nell’ambito della competizione spaziale tra magnati americani.
Cosa ha di interessante ULA e perché Jeff Bezos vuole acquisirla e inglobarla in Blue Origin
La ULA, controllata pariteticamente da Boeing e Lockheed Martin per quasi due decenni, ha dominato i lanci per conto del Pentagono prima dell’entrata in scena di SpaceX di Elon Musk. Attualmente, Blue Origin e Cerberus, la società di private equity guidata da Stephen Feinberg, hanno presentato offerte di acquisizione per la ULA, secondo fonti del Wall Street Journal. Anche Textron, produttore di business jet, ha mostrato interesse.
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, sta cercando di rafforzare la sua posizione nella corsa spaziale miliardaria acquisendo uno dei principali produttori di razzi. Nel frattempo, dopo il fallimento della missione suborbitale NS-23 causato da un’anomalia del motore 15 mesi fa, il razzo New Shepard di Blue Origin è tornato con successo in volo.
Il CEO della ULA, Tory Bruno, aveva già dichiarato a Bloomberg News nell’ottobre precedente di considerare la vendita di ULA. Le offerte di Blue Origin e Cerberus sono ora sul tavolo, insieme all’interesse di Textron.
Le società di private equity sono interessate a imprese spaziali con contratti governativi, un settore in cui SpaceX di Elon Musk detiene una posizione dominante, osserva Reuters. Fondata nel 2006, la ULA è uno dei principali fornitori di lanci orbitali al mondo, con un completamento di oltre 150 missioni per il Pentagono e la NASA nel corso degli ultimi anni.
La US Space Force ha assegnato 21 lanci a SpaceX e ULA per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari, mentre la joint venture Boeing-Lockheed Martin ha ricevuto 11 missioni per 1,3 miliardi di dollari. Tuttavia, la jv ha affrontato ritardi nello sviluppo del suo nuovo razzo Vulcan Centaur.
Il valore potenziale della joint venture Boeing-Lockheed, secondo le stime di Jefferies, potrebbe aggirarsi tra i 2 e i 3 miliardi di dollari in caso di vendita. Blue Origin, nel 2018, ha vinto un accordo per costruire il motore BE-4 per il razzo Vulcan e la ULA è coinvolta nella messa in orbita della rete Internet satellitare di Amazon.com, Project Kuiper.
Infine, la notizia dell’offerta di Blue Origin giunge in un momento cruciale per l’azienda di Bezos, con il razzo New Shepard che ha ripreso i voli dopo 15 mesi. Il recente lancio della missione NS-24 senza equipaggio è avvenuto con successo, e Blue Origin ha annunciato che il prossimo volo suborbitale con equipaggio si terrà “presto”.
La storia del fallimento del lancio del razzo di New Shepard, ma è solo un brutto ricordo
Il razzo New Shepard è stato lanciato dalla struttura privata di Blue Origin nel Texas occidentale, trasportando persone e carichi utili a un’altitudine superiore a 100 chilometri, per un totale di due minuti in assenza di gravità. La capsula ha volato in modo autonomo, senza pilota umano, ed è scesa grazie all’assistenza di una serie di paracadute per atterrare nel deserto del Texas. Il razzo New Shepard è un veicolo interamente riutilizzabile e il booster è stato progettato per atterrare in posizione verticale dopo un lancio effettuato con successo nello spazio.
A settembre 2022 il 23esimo volo del razzo New Shepard, il quale conteneva al suo interno una capsula spaziale priva di equipaggio, si è concluso con un fallimento. La missione, che è stata tra l’altro finanziata dalla Nasa, aveva il compito di trasportare la capsula e altro materiale fino ai confini esterni della gravità terrestre, in tal modo avrebbe dovuto studiare per un periodo di tempo limitato gli effetti della microgravità.
Ora però Blue Origin, guidata da Jeff Bezos, ha obiettivi che guardano avanti alla corsa spaziale, e di certo il fallimento di settembre non fermerà l’ambiziosa avanzata nello spazio del magnate americano.