IT-Alert, un recente servizio ancora in fase di test è stato (purtroppo) oggetto di varie teorie e disinformazione a livello tecnico, sul come funziona.
Sfortuntamente sembrano fin troppe le persone ad essere convinte di queste teorie che, a livello tecnico, non stanno né in cielo né in terra; si tratta di un servizio di emergenza creato dalla protezione civile per avvisare le persone di eventuali emergenze in una determinata zona.
Come funziona IT-Alert
IT-Alert è un servizio di Cell Broadcast e funziona in un modo non dissimile dalla televisione e dalla radio, cioè è unidirezionale, ciò significa che è fatto solo affinché gli smartphone, i tablet, ma anche i telefoni cellulari base (sorpresa, questa funzione esiste pure lì) e lo scopo è semplicemente quello di avvisare qualora ci siano incendi, terremoti, frane o altre calamità naturali o meno nella zona interessata.
Non è una tecnologia nuova come molti pensano, ma una tecnologia che esiste da più di trent’anni, ma lascio a te l’onore di approfondire.
Per farla breve, immagina ci siano state delle frane a Livigno e IT-Alert si attiva in zona Sondrio per avvisarti delle frane e di cambiare aria; è molto banalizzato raccontato così, ma è la realtà dei fatti, è realmente tutto qui.
Le falsità che girano attorno a questo servizio
Le falsità che si leggono sui social sono veramente tante, ma andiamo con ordine.
1. “Si tratta di un’applicazione installata sui nostri telefoni senza il nostro consenso”
Assolutamente no.
Premesso che il consenso dei telefoni iOS e Android sull’installare applicazioni molti lo danno senza leggere, è una cosa che di fatto è già presente e non strettamente legata ad IT-Alert, poiché questo tipo di servizio esiste in molte parti del mondo.
La cosa divertente è che non si tratta nemmeno di un’applicazione in senso stretto, ma di una funzione già integrata che puoi verificare nelle impostazioni del tuo telefono, sebbene in alcuni casi possa apparire come applicazione, solitamente si tratta di telefoni studiati per altri paesi (vedi allerta AMBER negli Stati Uniti).
2. “Questa applicazione è fatta per rubare dati personali”
Falso pure questo.
Anzitutto IT-Alert non è un’applicazione, ma il cell broadcast è una funzione già integrata sui telefoni; anche se lo scopo fosse quello non sarebbe possibile in via diretta, poichè è un sistema comunicativo unidirezionale, questo significa che l’avviso arriva ma non è possibile “rispondere”.
3. “Basta stare senza internet e non arriva nulla”
Quest’affermazione probabilmente è fatta da quelli che non sanno distinguere una chiamata normale da una WhatsApp; probabilmente avrai l’amico che puntualmente usa WhatsApp per chiamarti al posto della chiamata vocale standard perché non è in grado di riconoscere le due cose, ecco, quest’affermazione è figlia della poca (per non dire quasi nulla) conoscenza di quel che si usa quotidianamente.
No, la tecnologia Cell Broadcast, e IT-Alert di conseguenza, sopresa, non è nata con internet, né per esso, è nata con (e per) le celle telefoniche della rete cellulare, esso funziona tramite rete cellulare, internet non c’entra nulla.
4. “Questa cosa serve per tracciarci ulteriormente ed esiste solo in Italia”
Questa sicuramente tra le falsità le batte tutte.
Tanto per cominciare equivalenti di IT-Alert non esistono esclusivamente nel nostro paese, ma esistono da diversi decenni (in alcuni casi ben prima dell’internet di massa) in molti paesi, in secondo luogo, come già detto un sistema unidirezionale non è fatto per un tracciamento come lo intendono molte persone.
5. “Basta acquistare un telefono cellulare standard e non usare lo smartphone”
Sorpresa, questa tecnologia funziona anche con i telefoni standard.
Esistono dei rischi con questa tecnologia?
Sostanzialmente esistono due rischi:
- Rischio di fare un colpo, nel senso di prendere uno spavento, per via del rumore forte: sì, il segnale sonoro di avviso è parecchio forte proprio per avvisare, questo potrebbe sorprendere l’utente e magari distrarlo, specie se magari l’utente in quel momento sta guidando l’auto e ha il telefono acceso e non mutato;
- Rischio di phishing: se per caso qualcuno (qualche burlone o qualche malintenzionato) dovesse accedere (anche fisicamente) al terminale che manda i messaggi di IT-Alert, è possibile di fatto mandare sul messaggio un link ingannevole, va da sé che questa precauzione non vale solo per questo servizio, ma per qualsiasi servizio di internet e non, pure per gli SMS, non è assolutamente esclusiva di IT-Alert.
I (pochi) rischi, sono davvero questi.
Servizi simili in altre parti del mondo
Di servizi simili a IT-Alert, nel mondo, ce ne sono davvero parecchi, ecco i principali:
- J-Alert (Giappone): Fornisce avvisi tempestivi su terremoti, tsunami e altre emergenze naturali o provocate dall’uomo in Giappone.
- Alert Ready (Canada): Offre avvisi di emergenza per situazioni come allerte meteorologiche gravi, inondazioni, evacuazioni obbligatorie e altri pericoli in Canada.
- Wireless Emergency Alerts (Stati Uniti): Trasmette avvisi di emergenza su telefoni cellulari per informare il pubblico su pericoli imminenti come tempeste, alluvioni, allarmi AMBER e minacce terroristiche negli Stati Uniti.
- Emergency Mobile Alert (Nuova Zelanda): Fornisce avvisi immediati di emergenza su telefoni cellulari in Nuova Zelanda per eventi come terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni e altri pericoli.
- UAE-Alert (Emirati Arabi Uniti): Introdotta nel 2016, questa piattaforma fornisce avvisi di emergenza su vari dispositivi, inclusi telefoni cellulari, per situazioni di emergenza negli Emirati Arabi Uniti.
- OMAN-Alert (Oman): Avvisa il pubblico in Oman su emergenze come terremoti, alluvioni e altre minacce dal 2019.
- EU-Alert (Unione Europea): Un sistema di avviso di emergenza dell’Unione europea che informa i cittadini su situazioni di emergenza come disastri naturali, incidenti nucleari e minacce terroristiche.
- NL-Alert (Paesi Bassi): Fornisce avvisi di emergenza diretti ai telefoni cellulari dei residenti nei Paesi Bassi per situazioni come inondazioni, incendi o incidenti chimici.
- LT-Alert (Lituania): Offre avvisi di emergenza in Lituania per eventi come incendi, alluvioni e minacce alla sicurezza pubblica.
- RO-Alert (Romania): Sistema di avviso di emergenza in Romania per informare il pubblico su situazioni di emergenza come alluvioni, incendi e incidenti industriali.
- GR-Alert (Grecia): Questo servizio è stato introdotto alla fine del 2019 ed è utilizzato per inviare avvisi di emergenza in Grecia per varie minacce, inclusi disastri naturali e situazioni di sicurezza.
- Korean Public Alert Service (Corea del Sud): Offre avvisi di emergenza in Corea del Sud per situazioni come tifoni, incendi e minacce alla sicurezza pubblica.
- Public Warning System (Taiwan): Questo sistema di avviso pubblico fornisce informazioni sulle emergenze, inclusi terremoti e tempeste, a Taiwan.
- Disaster and Emergency Warning Network o DREWN (Sri Lanka): Fornisce avvisi di emergenza in Sri Lanka per eventi come alluvioni, frane e altri disastri naturali.
- Emergency Cell Broadcast System o ECBS (Filippine): Questo sistema fornisce avvisi di emergenza in tempo reale alle persone nelle Filippine per calamità naturali e altre situazioni pericolose.
- Sistema de Alerta de Emergencias o SAE (Cile): Questo sistema cileno invia avvisi di emergenza per situazioni come terremoti e tsunami.
- SISMATE (Perù): Fornisce avvisi di emergenza in Perù a partire dal 2020 per calamità naturali e altre minacce.
Come puoi vedere tecnologie simili ad IT-Alert esistono in tutto il mondo da tempo.
In conclusione
IT-Alert, non ha nulla a che vedere con strani complotti, è un’iniziativa della protezione civile per poter avvisare i cittadini di eventuali pericoli, non c’è davvero alcun complotto dietro.
La cosa che lascia sbalorditi è che, le stesse persone che non ci tengono ad imparare la tecnologia perché “tanto non mi serve”, si improvvisano esperti di quella tecnologia che usano quotidianamente nonosante a loro serva di fatto, ignorando completamente le basi dell’elettronica, dell’informatica e delle telecomunicazioni.