Viviamo in un mondo rumoroso: non proprio l’ideale per individui introversi.
Un mondo che esalta l’energia, la parlantina, la presenza scenica e dove chi è riservato viene spesso scambiato per freddo, timido o persino “asociale”; eppure, secondo diversi studi, gli introversi rappresentano fino al 50% della popolazione. In altre parole: non sono pochi semplicemente parlano meno.
Introversi e comportamenti fastidiosi
Chi è introverso lo sa: certi comportamenti apparentemente “normali” sono in realtà sottilmente invasivi o energivori.

Ecco quindi grazie a discussioni online raccolte qua e là 15 comportamenti tipici degli estroversi che fanno storcere il naso agli introversi e se ti riconosci in questi punti, sappi che non sei strano sei solo diverso in un mondo che dà per scontato il contrario.
1. Comparire alla scrivania senza preavviso con una raffica di domande
Sei immerso nel lavoro, magari in un flusso mentale perfetto quando arriva qualcuno che ti interrompe bruscamente con un fiume di parole; per un introverso, uscire da quello stato è come nuotare nella melassa. La concentrazione va in frantumi, e servono minuti per tornare al punto in cui si era.
Nel mio caso specifico: non disturbarmi quando gioco a Doom, tengo addirittura il telefono spento appositamente.
2. Parlare sempre ad alta voce
Sì, gridare il karaoke può essere divertente (e io stesso ci vado relativamente spesso il fine settimana), ma se tutto nella tua giornata è a volume 11, per un introverso è uno stress continuo. L’ambiente rumoroso stimola troppo il cervello introverso, che si ritrova rapidamente esausto.
E la domanda che mi chiedo io è: il silenzio fa così schifo?

3. Telefonate inaspettate
Il telefono che squilla è come un allarme antincendio per un introverso e non c’è tempo per prepararsi mentalmente, né per “entrare in modalità sociale”. Per fortuna esistono i messaggi: peccato che alcuni non l’abbiano ancora capito.
Personalmente: non sono mai riuscito ad abituarmi al telefono che squilla e se non rispondo… non è solo per Doom, lo tengo in muto apposta, non amo essere disturibato.
4. Invasione dello spazio personale
Sedersi accanto a te sull’autobus quando ci sono decine di posti liberi. O usare il tapis roulant accanto al tuo, ignorando gli altri vuoti. Gli introversi non solo notano questi dettagli: li sentono sulla pelle. E li irritano parecchio.
5. Contatto visivo troppo intenso
Gli introversi osservano tutto: sfumature, micro-espressioni, vibrazioni emotive: uno sguardo troppo fisso, specialmente in situazioni tese (colloqui, appuntamenti, cene familiari), può diventare opprimente e a volte serve guardare altrove per riuscire a concentrarsi su ciò che l’altro sta dicendo.

6. Luoghi comuni sugli introversi
“No dai, esci un po’, non puoi stare sempre da solo!” (tipico).
Essere introversi non significa essere tristi, solitari o incapaci di socializzare. Gli introversi amano la compagnia, solo che preferiscono dosarla e gestirla e quando hanno finito la loro “batteria sociale”, devono ricaricarla da soli.
Su questo sono abbastanza fortunato: non ho gente che me lo rinfaccia da anni!
7. Riempire ogni silenzio con chiacchiere vuote
Il silenzio non è un problema per un introverso. Anzi, spesso è uno spazio di riflessione o intimità. Le conversazioni fatte solo di “che tempo fa”, “hai visto quel tizio?” e “oggi è lunedì eh”… sono semplicemente rumore.
E come ho già detto poc’anzi: “il silenzio fa così schifo?“
8. Gossip a valanga
Spettegolare può sembrare un modo leggero per socializzare, ma per molti introversi è un incubo e non solo perché sono più riservati, ma perché il pettegolezzo costante comunica superficialità e mancanza di sostanza.

Sì… noi introversi ci facciamo gli affari nostri e non è un modo di dire.
9. Monopolizzare la conversazione
Gli introversi sono ottimi ascoltatori, ma questo non significa che non abbiano niente da dire. Anzi: spesso hanno opinioni forti, pensieri profondi… solo che preferiscono esprimersi quando c’è spazio per farlo, senza doversi imporre.
10. Vita piena di drammi
Conflitti, litigi, scenate, teatrini: tutto questo è drenante per un introverso ed è uno dei motivi per cui scelgono accuratamente le proprie amicizie e preferiscono relazioni serene e genuine.
11. L’atteggiamento da “guardatemi!”
Selfie compulsivi, storie su tutto, frasi da palco; per molti introversi, attirare l’attenzione di proposito è semplicemente incomprensibile.
Non è timidezza: è proprio una diversa scala di valori.
12. Incapacità di fare qualcosa da soli
Fare shopping, viaggiare, andare al cinema per molti introversi è normale farlo da soli; non hanno bisogno di qualcuno per sentirsi “completi”. Se qualcuno non riesce a fare nulla senza compagnia, spesso crea dipendenza sociale anche negli altri.

Io sì, sono andato più volte a vedere film d’animazione al cinema completamente in solitario (e non scherzo!).
13. Non rispettare i momenti privati
Hai confidato qualcosa a qualcuno e quella persona lo ripete in pubblico? Panico. L’introverso odia essere messo sotto i riflettori contro la propria volontà.
Giuro: quando casa mia si svuota sospiro perché finalmente posso stare per i fatti miei.
14. “Tanto non hai impegni, puoi uscire”
No. L’introverso ha un impegno con sé stesso: fare niente. Ricaricarsi. Leggere. Ascoltare musica. Pensare. Videogiocare (nel mio caso). Anche se il calendario è vuoto, la testa è piena. E quel tempo è prezioso.
15. Inviti dell’ultimo minuto
“Ci vediamo stasera?“
No. L’introverso ha bisogno di preparazione mentale. Uscite improvvise possono mandare all’aria l’equilibrio della settimana e soprattutto se aveva programmato un pomeriggio per sé. Niente è peggio che trovarsi scarichi e con un libro lasciato a metà.

Per mia fortuna non sento più molte persone che sentivo in adolescenza e anche oggi se osano fare questa cosa dico “ma dirmele un po’ prima le cose, no?“.
Odio profondo.
16. “Va tutto bene?” solo perché non sorridi sempre
“Va tutto bene?”, “Sei arrabbiato?”, “Hai litigato con qualcuno?” no, è solo la mia faccia normale.
Molti introversi non mostrano costantemente un’espressione solare o entusiasta, e questo non significa che ci sia qualcosa che non va.
Chiedere insistentemente se sono tristi o infastiditi solo perché non stanno sorridendo è… snervante. Siamo sereni anche senza esprimere ogni emozione a voce alta.
17. Chiacchiere continue e senza contenuto
“Parla, anche se non hai nulla da dire.”
Ecco il sottotesto di certe interazioni sociali. Ma per un introverso, le parole devono avere un significato. Le conversazioni fatte solo per “riempire il vuoto” possono risultare fastidiose, persino logoranti; preferiamo pochi scambi (sinceri, sentiti, profondi) piuttosto che una valanga di frasi senza direzione.

18. Ascoltare solo per rispondere
C’è chi, durante una conversazione, non ascolta per capire ma per controbattere.
Per un introverso, questo atteggiamento è tra i più irritanti: trasforma il dialogo in una gara a chi parla per primo, togliendo autenticità allo scambio. Gli introversi cercano connessioni vere, non duelli verbali.
19. L’idea che tutti debbano essere estroversi
“Sei troppo chiuso“, “Dovresti uscire di più“, “Parla un po’!“
Viviamo in una società che spesso tratta l’introversione come un problema da risolvere, ma ciò che per un estroverso è una festa perfetta, per un introverso può essere un incubo sensoriale.
Non è disfunzione: è solo un’altra forma di vivere. E non c’è niente di sbagliato in questo.