L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il panorama educativo, offrendo nuovi strumenti per migliorare l’apprendimento attraverso un feedback tempestivo e personalizzato. Tuttavia, con l’aumento della diversità e della dimensione delle popolazioni studentesche, risulta sempre più complesso fornire assistenza personalizzata agli studenti. In questo contesto, il recente studio condotto dal Machine Learning for Education Laboratory (ML4ED) fonde ricerca e innovazione, analizzando come l’identità del fornitore di feedback – umano o di intelligenza artificiale – influenzi la percezione degli studenti. Questo tema, sebbene d’attualità, evidenzia anche la battaglia tra progresso tecnologico e la necessaria fiducia nel sistema educativo.
I risultati dello studio, studenti valutano negativamente IA
I risultati dello studio, intitolato “AI or Human? Evaluating Student Feedback Perceptions in Higher Education”, sono illuminanti: inizialmente, oltre 450 studenti non percepivano differenze marcate nella qualità o nella cortesia del feedback, indipendentemente dalla sua origine. Tuttavia, una volta rivelata la fonte, il feedback generato dall’intelligenza artificiale ha subito una valutazione peggiore rispetto a quello fornito da un essere umano. Professoressa Tanja Käser, capo del laboratorio ML4ED, sottolinea come questa reazione rifletta una diffusa mancanza di fiducia nei confronti della tecnologia. La fiducia, come si sa, è fondamentale per l’efficacia del processo di apprendimento.
Uno degli aspetti più interessanti del ricerca riguarda la capacità degli studenti di identificare correttamente l’origine del feedback. Sebbene molti studenti abbiano dimostrato di saper distinguere tra feedback umano e feedback IA, le variabili come l’età e il genere non hanno mostrato un impatto significativo su queste abilità. Tuttavia, il tipo di compito ha influenzato la loro competenza a riconoscere l’IA, con gli studenti più propensi a identificare correttamente il feedback relativo a progetti di codifica. Questo mette in luce come specifici contesti di apprendimento possano influenzare la percezione e l’efficacia del feedback, evidenziando un bisogno di personalizzazione ulteriormente sfruttabile dalle tecnologie di intelligenza artificiale.
Filtra preoccupazione per l’intelligenza artificiale
Infine, un tema cruciale che scaturisce dalla ricerca è la questione del contesto. Molti studenti si sono espressi preoccupati per la capacità dell’IA di comprendere realmente la loro individualità e le sfide specifiche che affrontano. Come evidenziato da uno degli intervistati, l’intelligenza artificiale trattiene solo dati, ignorando fattori chiave e personali che influiscono sull’apprendimento. Questo distacco percepito costituisce un ostacolo significativo all’adozione effettiva dell’IA nelle scuole. Infatti, mentre l’IA ha un potenziale incommensurabile per migliorare l’educazione, la presenza e l’interazione umana rimangono insostituibili per un apprendimento che sia non solo efficace, ma anche umano e contestualizzato.