Instagram, creata da Kevin Systrom e Mike Kruger e poi ceduta a Facebook nel 2012 per un miliardo di dollari, ha a cuore la dignità dei suoi utenti e il sedici dicembre ha attivato le notifiche che segnaleranno eventuali post offensivi. Si tratta delle didascalie redatte sotto gli scatti pubblicati dagli utenti, arricchite dai famosi hashtag.
L’iniziativa ha già raccolto diversi consensi. I post “potenzialmente offensivi” verranno individuati da un’intelligenza artificiale, la quale rileverà le parole che potrebbero andare a ledere o urtare i sentimenti degli utenti. Dopo che la frase incriminata verrà analizzata dovutamente, l’autore sarà invitato ad apportare le opportune modifiche per renderla gradevole e spazzare via ogni traccia di insolvenza. Nel caso in cui il soggetto ignorasse l’avvertimento, lo farà a suo rischio.
L’intento di Instagram è quello di aiutare le persone a riflettere prima di pubblicare contenuti che potrebbero ferire gratuitamente il soggetto preso di mira. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo, sino ad eliminarlo, il cyberbullismo che ha causato tante vittime.
Verranno censurate anche le fake news, che ormai spopolano nella rete a macchia d’olio. Questo per evitare il diffondersi di notizie create appositamente per destabilizzare, confondere e fomentare la rabbia sociale, il razzismo e l’odio. L’ideatore della notizia farlocca troverà il post oscurato grazie al programma di fact checking, e sul suo post sarà apposta la scritta “informazioni false“. Dopo aver cliccato sull’apposito comando, il promotore di castronerie verrà messo a conoscenza dei motivi che hanno causato la censura del post e potrà cancellarlo.
Instagram vuole avere un occhio di riguardo anche per le notizie false che si aggirano sul mondo della sanità, dei vaccini e delle case farmaceutiche. Tolto che ognuno è libero di decidere per sé stesso, divulgare false notizie su fantomatici effetti negativi dei vaccini ha creato allarmismi inutili e purtroppo parecchie vittime. Instagram vuole offrire un luogo di svago ma in cui vengano rispettate le regole di convivenza, seppure virtuale. La caccia ai bufala addict è ufficialmente aperta.