L’inquinamento atmosferico è stata una delle concause di decesso di oltre 6,6 milioni di persone in tutto il mondo nel 2019 e ha interessato il 20% di morte neonatale a livello globale, principalmente a causa della nascita pretermine e del basso peso alla nascita. Per queste ragioni è importante capire come l’aria inquinata influisca negativamente sullo sviluppo fetale.
Per sensibilizzare sull’argomento, un gruppo di ricercatori della Texas A&M University e di altre istituzioni hanno dato vita in un modello sperimentale, ad una ricerca sull’inquinamento atmosferico, i suoi effetti e sullo sviluppo fetale.Jonathan Behlen, dottorando della Texas A&M School of Public Health , insieme alla professoressa associata Natalie Johnson e colleghi, ha studiato approfonditamente gli effetti dell’esposizione a diverse concentrazioni di particelle ultrafini (UFP) sullo sviluppo fetale e come l’esposizione alteri l’espressione di alcuni geni nella placenta.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Toxicological Sciences.
Inquinamento atmosferico e sviluppo fetale: ecco quali sono i rischi
Il particolato è un importante tipo di inquinamento atmosferico costituito da particelle sospese nell’aria. La più piccola di queste particelle, le UFP, ha una dimensione di di 100 nanometri, risultando quindi piccolissima. Un numero crescente di prove indica che le UFP hanno effetti dannosi durante la gravidanza; tuttavia, c’è meno certezza su quali meccanismi siano coinvolti in questi esiti infausti.
I ricercatori hanno analizzato gli effetti degli UFP in un modello animale sperimentale. I modelli in gravidanza sono stati suddivisi in tre gruppi: uno con aria filtrata, uno con UFP a basso dosaggio e uno con UFP ad alto dosaggio. I modelli sono stati esposti a una miscela di UFP che si trovano tipicamente nelle città, la dose bassa al di sotto degli standard normativi per PM2,5.
I ricercatori hanno quindi misurato placente e feti di modelli femminili in gravidanza e analizzato i cambiamenti nell’espressione genica dai tessuti placentari. In particolare, i ricercatori hanno riscontrato un’espressione alterata dei geni responsabili delle attività di trasporto di antiossidanti, infiammatorie e lipidiche.
Behlen, Johnson e colleghi hanno scoperto che il gruppo a basso dosaggio ha avuto notevoli riduzioni della lunghezza fetale e placentare e tendenze decrescenti del peso fetale sia per i feti maschi che per le femmine. Gli scienziati hanno anche trovato cambiamenti nell’espressione di più geni. I cambiamenti nell’espressione genica erano maggiori nel gruppo a basso dosaggio rispetto al gruppo ad alto dosaggio ed erano maggiori nei feti femmine rispetto a quelli maschi.
La loro analisi ha anche riscontrato una maggiore espressione di geni antiossidanti e infiammatori nei feti di entrambi i sessi in entrambi i gruppi di dosaggio, nonché interruzioni nei geni responsabili del metabolismo dei lipidi. Le modifiche al modo in cui questi geni vengono espressi potrebbero influenzare i processi corporei in un modo che aumenta i rischi di esiti avversi della gravidanza come la preeclampsia.
Questi risultati indicano alcune delle basi biologiche di come l’esposizione all’UFP influenzi la gravidanza. Tuttavia, i ricercatori osservano che il loro studio si è basato sull’analisi di molti diversi tipi di cellule. Studi singoli futuri incentrati sui tipi di cellule potrebbero chiarire ulteriormente gli effetti delle UFP sullo sviluppo placentare e fetale. Inoltre, i ricercatori hanno identificato la necessità di analisi più approfondite dei possibili meccanismi alla base delle differenze riscontrate tra feti maschi e femmine.
Per i genitori a basso reddito o appartenenti a minoranze, altri fattori di rischio, come l’esposizione al razzismo e la mancanza di accesso a cibo di qualità, buone cure prenatali o case sicure, possono intensificare gli effetti dell’inquinamento atmosferico.
L’inquinamento atmosferico si presenta in molte forme e può essere all’interno o all’esterno. Alcuni tipi di inquinamento atmosferico includono:
- inquinamento dell’aria esterna da smog;
- inquinamento interno ed esterno da fuoco e fumo, compreso il fumo di tabacco;
- rischi professionali, come lavorare all’aperto, lavorare con sostanze chimiche tossiche, lavorare con animali e lavorare in aree industriali;
- prodotti chimici domestici, come l’amianto;
- sostanze chimiche pericolose, come alcuni prodotti per la pulizia e vernici
- allergeni, come la muffa;
I risultati di questo studio sono in linea con altri studi che mostrano le UFP che influiscono negativamente sulle gravidanze. Con ulteriori informazioni sui cambiamenti dell’espressione genica e altri effetti, gli scienziati avranno un punto di partenza migliore per ulteriori studi sull’esatto modo in cui l’inquinamento atmosferico influisce sullo sviluppo fetale. Tale comprensione potrebbe aiutare a informare gli sforzi per mitigare gli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico in tutto il mondo.