Le vicende accadute negli anni scorsi che hanno coinvolto Apple in casi di obsolescenza programmata sono conosciuti da tutti ormai, essendo state protagoniste anche di diversi servizi televisivi sulle reti nazionali. In pratica alcuni iPhone, in seguito ad un aggiornamento del sistema operativo, subivano un netto rallentamento delle prestazioni, che ha poi portato alle varie polemiche da parte degli utenti.
Questi rallentamenti furono introdotti da Apple volontariamente, per fronteggiare problemi dovuti alle batterie con tanti cicli alle spalle, presenti su iPhone in circolazione da un bel po’ di tempo. Il ragionamento da parte dell’azienda può anche starci, ma l’errore è stato il non comunicare agli utenti cosa stava succedendo.
Sarebbe infatti stato più onesto comunicare agli utenti cosa avrebbe comportato l’aggiornamento del proprio dispositivo all’ultima versione di iOS, tutelandosi così dalle varie, giustissime, proteste degli utenti. La conseguenza di questa scarsa comunicazione è stata l’assunzione, da parte di tutti, o quasi, che quella fosse una mossa intenzionale per portare gli utenti ad abbandonare i propri iPhone e a comprarne un nuovo modello.
Questa mossa ha comunque portato ad uno scandalo che non ha di certo fatto bene all’azienda e, dopo tempo, è stata inflitta una nuova multa ad Apple per il comportamento adottato. In particolare la multa di cui parlo arriva dalla Francia, dove la Direction générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des fraudes (DGCCRF) ha costretto Apple a pagare una multa di 25 milioni di euro.
Il provvedimento francese è dovuto principalmente alla mancanza di comunicazione esplicita a cui ho accennato sopra, ma Apple lo ha accettato senza protestare e pagherà quindi la multa. Sicuramente 25 milioni di euro non sono una grossa somma per il colosso di Cupertino, ma è comunque un buon risultato per gli utenti che si sono sentiti maltrattati dal comportamento di Apple e che hanno ora ottenuto una piccola vittoria.