Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Infarto: idrogel ripara le lesioni cardiache
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Scienza

Infarto: idrogel ripara le lesioni cardiache

Denise Meloni 4 anni fa Commenta! 3
SHARE

Un gruppo di ricerca europeo dell’Università di Valladolid e dall’Università nazionale d’Irlanda a Galway, che ha visto la partecipazione dell’Università di Milano-Bicocca sta studiando ad un idrogel iniettabile, che si basa su una famiglia di biomateriali creati proprio per la medicina rigenerativa, che potrebbe essere utile per prevenire e riparare i danni al cuore dopo un infarto.

Infarto

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.

Leggi Altro

Miliardario morto per una puntura d’ape: la storia più assurda del 2025
Mattel porta l’intelligenza artificiale nei giocattoli: una mossa geniale o un rischio per i bambini?
Polveri tossiche dai roghi in Canada stanno avvelenando l’aria in Italia: cosa stiamo davvero respirando?
Psoriasi: guida alle terapie più efficaci, alle ricerche più promettenti e alle cliniche italiane più all’avanguardia

Infarto: come funziona l’idrogel iniettabile

 Abhay Pandit, ricercatore a capo del progetto, ha dichiarato: ” L’idrogel è stato sviluppato per imitare l’ambiente intorno al cuore a seguito di un infarto e quindi personalizzato per avere la capacità di proteggere e promuovere la rigenerazione del tessuto cardiaco“. La terapia, una volta somministrata, ha permesso a una minore fibrosi (la cicatrizzazione del tessuto cardiaco) e a un aumento della generazione di nuovi vasi sanguigni nell’area.

Infarto

Gli studiosi sono riusciti anche ad osservare l’aumento della conservazione e della sopravvivenza nella zona interessata all’impiego dell’idrogel, dei cardiomiociti, un tipo di cellula che consente al cuore di svolgere il suo lavoro.

La cardiopatia ischemica è una delle principali cause di mortalità a causa di danni irreversibili al muscolo cardiaco. Gli idrogel acellulari hanno mostrato risultati promettenti nel migliorare la funzione cardiaca dopo infarto miocardico in modelli animali preclinici. Trattare le cavie con un idrogel polipeptidico simile all’elastina degradabile, che imita la matrice extracellulare, riduce la fibrosi e l’angiogenesi nella regione ischemica, migliora la funzione cardiaca e mantiene l’integrità dei cardiomiociti nella zona di confine degli infarti. I risultati suggeriscono che questo idrogel può aiutare a modulare il rimodellamento cardiaco post-ischemico.

Secondo uno studio condotto dalla Società Italiana di Cardiologia, è triplicata la mortalità per infarto in Italia: a mortalità, tre volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2019, è passata al 13.7% dal 4.1 %. Carmen Spaccarotella, coautrice dello studio, sotiene che l’aumento è “Dovuto nella maggior parte dei casi a un infarto non trattato o trattato tardivamente. Infatti, il tempo tra l’inizio dei sintomi e la riapertura della coronaria durante il periodo Covid è aumentato del 39%”.

“Questo ritardo è spesso fatale perché nel trattamento dell’infarto il tempo è un fattore cruciale”, specifica Spaccarotella. L’età media dei soggetti cardioppatici è stata di 65 anni. All’aumento della mortalità è associata una riduzione dei ricoveri per infarto superiore al 60%.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?