L’attesa potrebbe essere finita. Forti indicazioni di una qualche forma di vita extraterrestre potrebbero arrivare entro il 2025. A dirlo è una fonte autorevole: la NASA. Gli scienziati dell’agenzia spaziale statunitense sono ottimisti. Ellen Stofan, ha dichiarato: “Siamo probabilmente a una generazione di distanza dagli alieni nel Sistema Solare, siano esse su una luna ghiacciata o su Marte, e a una generazione di distanza da forme di vita aliene su un pianeta in orbita attorno a una stella vicina”.
la NASA prevede “forti indicazioni” di un incontro con gli alieni entro il 2025
L’astrofisico ed ex astronauta della NASA John Grunsfeld ha aggiunto: «Per le prove definitive potremmo dover aspettare una manciata di anni in più: 20 o 30 anni». Ma dove si nascondono i nostri vicini extraterrestri? Secondo l’astrobiologo della NASA Chris McKay, non sulla superficie di pianeti e lune, bensì nel sottosuolo.
Tra i vari corpi celesti del Sistema Solare, Encelado, una piccola luna di Saturno, offre le prospettive più entusiasmanti. Sotto la sua superficie ghiacciata si cela un oceano, sul cui fondale si troverebbero vulcani attivi con possibili camini idrotermali, sorgenti di acqua calda associate alla presenza di forme di vita primitive.
La sonda Cassini ha individuato geyser di polveri di ghiaccio e vapori fuoriuscire dal polo sud di Encelado. Se esiste vita al di fuori della Terra, il primo luogo dove potremmo trovarla è proprio all’interno di questi getti.
L’ideale sarebbe poter analizzare i geyser di Encelado per cercare la presenza di aminoacidi e capire se questi siano il risultato di un processo biologico compatibile con la vita. Purtroppo, la sonda Cassini non è predisposta per compiere quest’operazione. Per McKay, la vera domanda da porsi non è se esistano forme di vita aliene, ma: “esiste una seconda generazione di vita su questi mondi?”. In altre parole, quanto la vita extraterrestre si discosta da quella che conosciamo?
La risposta potrebbe gettare nuova luce anche sull’origine della vita sulla Terra. Se, ad esempio, si trovassero su Marte forme di vita con un DNA analogo a quello terrestre, si potrebbe ipotizzare che siamo “cugini” e che la vita viaggiò da Marte (un tempo ricoperto di oceani) alla Terra, magari “a cavallo” di un meteorite. McKay ha concluso che più ci allontaniamo nelle nostre ricerche, oltrepassando i confini del Sistema Solare, maggiori saranno le probabilità di trovare forme di vita molto diverse da quella terrestre.
Baba Vanga e Nostradamus: profezie “a quattro mani” per un incontro con gli alieni nel 2025? Un’analisi
Il web è impazzito: Baba Vanga e Nostradamus, i due “profeti” più chiacchierati del mondo, avrebbero predetto le stesse catastrofi per il 2025. Guerre, dominio russo e alieni sarebbero dietro l’angolo, secondo il Mirror e altre testate, soprattutto asiatiche, che hanno rilanciato la notizia. Come abbiamo spiegato più volte, le “profezie” di Baba Vanga e Nostradamus sono spesso frutto di interpretazioni fantasiose e di vere e proprie invenzioni. La “profezia” sul 2025 non fa eccezione.
Baba Vanga, la “Nostradamus dei Balcani”, è diventata famosa per le sue presunte capacità di prevedere il futuro. Peccato che non abbia mai lasciato alcuno scritto o registrazione. Le “profezie” che le vengono attribuite sono frutto di un passaparola incontrollato e spesso contraddittorio. Nostradamus, il famoso astrologo francese del XVI secolo, ha scritto centinaia di quartine enigmatiche, spesso interpretate come profezie. Tuttavia, i suoi versi sono talmente vaghi e simbolici da poter essere adattati a qualsiasi evento.
La “profezia” che accomunerebbe Baba Vanga e Nostradamus per il 2025 è una bufala inventata di sana pianta. Non esiste alcun documento o testimonianza che attesti che i due veggenti abbiano mai predetto l’incontro con gli alieni. Le “profezie” di Baba Vanga e Nostradamus, così come altre bufale simili, si diffondono perché fanno leva sulla paura, sulla curiosità e sul bisogno di credere in qualcosa di straordinario. In un mondo complesso e incerto, le persone sono spesso alla ricerca di risposte semplici e rassicuranti, anche se false.
Per difendersi dalle bufale, è importante sviluppare il pensiero critico e la capacità di informarsi correttamente. Diffidare delle notizie sensazionalistiche e verificare sempre le fonti prima di condividere informazioni non verificate. La “profezia” dell’incontro con gli alieni nel 2025 è solo l’ennesima bufala costruita attorno alle figure di Baba Vanga e Nostradamus. Nonostante la sua popolarità, non ha alcun fondamento nella realtà.
Allora chi ha ragione? La NASA o gli esperti di bufale?
La questione se la NASA o gli esperti di bufale abbiano ragione riguardo all’incontro con gli alieni entro il 2025 è complessa e dipende da come interpretiamo le dichiarazioni della NASA e cosa intendiamo per “incontro con gli alieni”.
Gli scienziati della NASA, tra cui Ellen Stofan e John Grunsfeld, hanno espresso un cauto ottimismo riguardo alla possibilità di scoprire forme di vita extraterrestre nei prossimi decenni. È importante sottolineare che il loro interesse primario è rivolto alla ricerca di microrganismi o altre forme di vita semplici, piuttosto che a ipotetiche civiltà aliene avanzate.
La NASA sta concentrando i suoi sforzi nella ricerca di indizi indiretti di vita attraverso diverse strategie. Queste includono l’analisi di campioni di suolo marziano, l’esplorazione di lune ghiacciate come Europa ed Encelado, considerate potenziali habitat per la vita, e la ricerca di biofirme, ovvero tracce chimiche potenzialmente indicative di attività biologica, nell’atmosfera di esopianeti.
Gli esperti di bufale sottolineano con forza la mancanza di prove concrete che attestino l’esistenza di vita extraterrestre. Questa affermazione si basa sull’evidenza attuale, che non ha ancora fornito alcuna prova definitiva in tal senso. Le notizie riguardanti avvistamenti di UFO o presunti contatti alieni vengono spesso ricondotte a interpretazioni errate di fenomeni naturali, come particolari condizioni atmosferiche o la presenza di detriti spaziali, oppure a vere e proprie invenzioni.
Gli esperti di bufale invitano alla cautela nei confronti di annunci sensazionalistici e di affermazioni non verificate, sottolineando l’importanza di basarsi su dati concreti e verificabili. In sintesi, il loro approccio si fonda sul pensiero critico e sull’analisi rigorosa delle informazioni, elementi essenziali per distinguere le notizie fondate dalla disinformazione.
L’idea di un incontro ravvicinato con una civiltà aliena intelligente, sullo stile di quanto si vede nei film di fantascienza, è altamente improbabile nel prossimo futuro, e certamente non entro il 2025. Al momento, non ci sono prove concrete che supportino l’esistenza di forme di vita extraterrestri, nonostante l’interesse e la curiosità che da sempre circondano questo tema.
La possibilità di scoprire forme di vita microbica su altri pianeti o lune del nostro sistema solare è considerata plausibile da molti scienziati. La ricerca in questo campo è attiva e coinvolge diverse missioni spaziali e progetti di ricerca. In questo contesto, è fondamentale approcciare le notizie con pensiero critico e verificare sempre le fonti prima di trarre conclusioni affrettate. Troppo spesso, infatti, le informazioni che circolano su questo argomento sono frutto di speculazioni, interpretazioni errate o, peggio ancora, vere e proprie bufale.
In definitiva, la ricerca della vita extraterrestre è un processo lungo e complesso che richiede anni di lavoro e ingenti investimenti. Anche se non dovessimo trovare “alieni” entro il 2025, la ricerca continua e potrebbe portare a scoperte rivoluzionarie nel prossimo futuro.