Sarà capitato anche a te di passeggiare per le strade della tua città, isolato dai rumori di fondo grazie alle tue cuffie di ultima generazione che ti permettono di ascoltare musica e andare a lavoro, all’Università, dal dentista e dal fruttivendolo senza doverti sorbire clacson, motori roboanti e sportelli sbattuti. Una scelta di estraniarsi dal mondo azzardata, ma affascinante e che in molti mettono in atto, aumentando in maniera esponenziale gli incidenti stradali.
Tu ascolti la musica o un podcast del tuo programma radiofonico preferito, e chi non ti vuole investire lascia trecento euro di gomme sull’asfalto dicendotene di ogni, ma tanto tu hai le cuffie e vai dritto a farti devitalizzare il dente del giudizio. Se invece l’automobilista è in bolletta e da poco gli è stata diagnosticata una sociopatia a decorso cronico, rischi di aumentare le percentuali dei pedoni morti per strada.
Negli USA hanno dato un nome a questo fenomeno: il “twalking“. Purtroppo, a causa di questo comportamento, negli ultimi sette anni si è assistito ad un incremento degli incidenti che coinvolgono i pedoni, tre volte più grande. Il 2018 per gli Stati Uniti è stato l’annus horribilis, segnando il numero più alto di pedoni morti per incidente stradale, dal 1990.
I ricercatori della Columbia University hanno creato un team per tentare di arginare questi dati allarmanti cercando di proteggere il pedone dalla sua stessa distrazione, creando delle cuffie smart che lo avvisino nel caso in cui fosse percepito un pericolo. Le funzioni delle cuffie smart sono molto pratiche: al loro interno sono stati posizionati dei microfoni miniaturizzati e sono state dotate di un software che percepisce, classifica e riconosce eventuali segnali di un automobile troppo vicina per essere scansata. Una volta identificato il pericolo, le cuffie smart lanceranno un feedback che avviserà il pedone del rischio imminente. Gli studiosi stanno testando le cuffie per le strade di New York, scelte proprio per il traffico a volte ingestibile, con l’obiettivo, un domani, di poter salvare vite umane.
Fred Jiang, membro del Data Science Institute e assistente professore di ingegneria elettrica presso la Columbia Engineering, ha commentato: “Stiamo cercando di sviluppare una tecnologia economica e a bassa potenza che crea un meccanismo di allarme acustico per i pedoni”.