Hai mai pensato a come i cambiamenti climatici possano influenzare profondamente gli oceani in modi che non immaginiamo? Un recente studio pubblicato su Nature Climate Change ha gettato luce su un fenomeno preoccupante e poco conosciuto: gli upwelling. Questi sono flussi di acqua fredda che risalgono dagli abissi verso la superficie, e sembrano essere diventati più frequenti e intensi a causa del riscaldamento globale.
Questi upwelling non sono solo un banale cambio di temperatura, ma possono avere conseguenze letali per la fauna marina tropicale. Pensaci: specie come gli squali toro, le mante e i raggi, abituati alle acque calde tropicali, si trovano improvvisamente intrappolati in acque molto più fredde, con un abbassamento anche di oltre 10°C rispetto alla loro norma.
L’evento studiato nel 2021 al largo delle coste del Sudafrica è stato particolarmente drammatico. Più di 260 organismi marini di 81 specie diverse sono morti a causa di questo fenomeno. Carcasse di creature marine, incluso il cucciolo di una grande manta, sono state trovate spiaggiate, dopo essersi trovate in queste trappole fredde da cui non sono riuscite a scappare.
Gli scienziati hanno usato dati di temperatura della superficie del mare e registrazioni del vento degli ultimi 41 anni, oltre a tracciare gli spostamenti degli squali con etichette satellitari, per capire meglio la frequenza e l’intensità di questi eventi fatali. Hanno scoperto che le zone colpite da questi freddi letali sono aumentate nel tempo, mettendo in pericolo non solo singoli individui ma l’intera diversità genetica di alcune specie.
Upwelling: una trappola mortale
Il cambiamento nel comportamento di questi animali è stato evidente. Ad esempio, gli squali toro hanno iniziato a nuotare più vicino alla superficie e a rifugiarsi in baie e estuari per evitare gli shock termici. Tuttavia, nonostante la loro mobilità e capacità di adattamento, molti non sono riusciti a sfuggire.
Questo studio ci mostra quanto possa essere cruciale pensare a nuove strategie di conservazione marina che tengano conto degli impatti complessi e spesso inaspettati dei cambiamenti climatici. Espandere le aree protette e variare le priorità di conservazione potrebbe essere fondamentale per proteggere queste specie vulnerabili.
Cosa ne pensi? Hai mai considerato come un semplice cambiamento di temperatura possa avere conseguenze così devastanti? Conoscevi l’upwelling? Pensi che stiamo facendo abbastanza per proteggere la nostra vita marina di fronte a questi nuovi rischi?