Sembra uno di quei titoli clickbait da fine del mondo, e invece è tutto vero: la Terra sta girando più veloce del solito. Non di molto, chiariamoci, ma abbastanza da farti arrivare tardi al caffè del mattino. Tre date da segnare: 9 luglio, 22 luglio e 5 agosto 2025. In quei giorni la durata ufficiale di una giornata sarà più corta di oltre un millisecondo. Può sembrare niente, ma nel mondo della fisica e dei sistemi GPS è roba grossa.
Cosa sta succedendo alla rotazione terrestre?
La regola, fino a poco tempo fa, era semplice: la Terra rallenta. Per questo, dal 1972 a oggi, abbiamo dovuto aggiustare gli orologi ben 27 volte con i famosi “secondi intercalari” (leap seconds). Ma dal 2020 qualcosa è cambiato. La rotazione ha iniziato ad accelerare, sfondando vecchi record di brevità del giorno come se fosse in una corsa a ostacoli.
Secondo quanto riportato da Timeanddate.com, questa accelerazione non è solo strana. È inspiegabile.
Leonid Zotov, astronomo della Moscow State University, è piuttosto diretto: “Nessuno se l’aspettava. E la causa non è chiara.” Le solite variabili atmosferiche o oceaniche non bastano a spiegare questo scatto improvviso.
Le giornate più corte del 2025: cosa significa davvero?

Nei tre giorni segnalati, la durata della rotazione terrestre scenderà sotto gli 86.400 secondi (ovvero le canoniche 24 ore). I tecnici del tempo, che monitorano il tutto con orologi atomici, parlano di variazioni superiori a un millisecondo. Roba invisibile per noi comuni mortali, ma che manda nel panico gli ingegneri satellitari e chi lavora con sistemi ultra precisi come GPS, borsa valori, telecomunicazioni e compagnia bella.
Possibili cause: terremoti, Luna, asse terrestre
Ok, se non sono gli oceani o il meteo, allora chi o cosa sta accelerando il nostro pianeta?
Una delle ipotesi più affascinanti riguarda la Luna. Se si allontana un po’ di più dall’equatore terrestre, l’effetto sulla rotazione si fa sentire. Un’altra spiegazione? I terremoti. Quelli tosti. Per dire: il sisma da 9.0 in Giappone del 2011 ha spostato l’asse terrestre di circa 16 centimetri, riducendo la lunghezza del giorno. È possibile che eventi simili stiano ancora influenzando il bilancio rotazionale del pianeta.
E adesso? Si continuerà a correre?

Qui gli scienziati si dividono. C’è chi dice che è solo un “colpo di coda” e che la Terra tornerà a rallentare come sempre. Ma c’è anche chi non esclude che il trend possa durare ancora decenni. Secondo Oleg Titov di Geoscience Australia, la decelerazione vincerà “alla lunga”, ma ci aspettano comunque anni di dati anomali.
E sì, questo potrebbe anche cambiare la nostra relazione con il tempo. Nel senso letterale del termine.
Ma perché ci deve interessare?
Perché la nostra vita quotidiana – dai voli internazionali al funzionamento del tuo smartphone – si basa su un concetto: il tempo è preciso. Se la Terra cambia anche di un millisecondo, tutto va ricalibrato. Gli orologi atomici ci tengono sincronizzati con il movimento del nostro pianeta, e se quel movimento impazzisce, anche l’orario del tuo treno potrebbe non essere più quello che pensi.
E no, non è uno scenario da film catastrofico. Ma è uno di quei dettagli tecnici che, come il battito d’ali di una farfalla, può avere ripercussioni molto concrete. Su scala globale.
Siamo in ritardo… ma per un buon motivo
Insomma, anche se stiamo parlando di frazioni di secondo, questo fenomeno ci ricorda una cosa: il nostro pianeta non è una macchina perfetta. È vivo, si muove, e a volte accelera senza dircelo. Tu preparati: le giornate brevi stanno arrivando. Magari non te ne accorgerai, ma il tuo GPS sì.
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