Un team di psicologi dell’Università di York, nel Regno Unito, ha scoperto attraverso la sperimentazione che il sonno dopo aver studiato può consolidare i ricordi. Ma dormire a volte può anche portare alla creazione di falsi ricordi.
L’ articolo sullo studio è stato pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science.
Sonno: eccor perche possono essere impressi falsi ricordi
Recenti ricerche hanno dimostrato che la memoria umana non è così precisa come potrebbe sembrare a qualcuno che sta rievocando il ricordo di una cosa o di un evento, scoperte che hanno messo in discussione le testimonianze oculari nei processi penali. Tali risultati hanno portato a studiare maggiormente la conservazione della memoria e il ricordo come un modo per saperne di più sul modo in cui funziona la memoria.
Per questa nuova ricerca, 488 volontari hanno studiato un elenco di parole correlate e poi hanno tentato di ricordare quelle parole 12 ore dopo. Per conoscere l’impatto del sonno sulla conservazione, ad alcuni volontari è stato permesso di dormire tra il momento in cui visualizzavano l’elenco originale e il momento del test di conservazione della memoria.
I ricercatori hanno scoperto che le persone a cui è stato permesso di dormire durante l’intervallo hanno ottenuto risultati migliori nella conservazione della memoria, ma hanno anche scoperto che, dopo il sonno, erano più propensi a credere erroneamente che alcune parole correlate fossero presenti nell’elenco.
Ad esempio, quando veniva fornito un elenco come “infermiera, ospedale e chirurgia”, le persone, dopo il sonno, avevano maggiori probabilità di credere erroneamente che anche la parola “dottore” fosse apparsa nell’elenco.
I ricercatori suggeriscono che questa scoperta dimostra che lo scopo della memoria non è necessariamente quello di fornire alle persone una valutazione accurata delle cose che sono accadute, ma di fornire loro un mezzo per recuperare l’essenza delle cose. Man mano che gli esseri umani si evolvevano, era importante creare connessioni e associazioni come parte del processo di apprendimento per prepararsi meglio alle minacce future.
Il gruppo di ricerca ha anche scoperto che l’ora del giorno in cui i volontari sono stati interrogati sull’elenco ha avuto un impatto sull’accuratezza del ricordo: entrambi i gruppi hanno commesso più errori e ricordato falsamente più parole quando interrogati durante la serata.