Nel deserto del Karoo, in Sudafrica, c’è un luogo in cui l’universo parla a bassa voce. È il radiotelescopio MeerKat, una delle infrastrutture scientifiche più avanzate al mondo per l’astronomia radio. Da oggi ascolta ancora meglio. Il motivo è un importante potenziamento tecnologico reso possibile dai fondi Pnrr e da un progetto guidato dall’Inaf, che rafforza il ruolo italiano nelle grandi missioni astronomiche globali.
L’aggiornamento riguarda le capacità di osservazione alle alte frequenze radio, un passo che apre scenari nuovi nello studio del magnetismo cosmico, della formazione stellare e del gas molecolare nelle galassie lontane. Temi chiave per capire come nasce e si evolve l’universo.
Cos’è MeerKat e perché è così importante
MeerKat è un radiotelescopio composto da 64 grandi antenne paraboliche, installate in una delle zone più silenziose del pianeta dal punto di vista radio. Questo silenzio è vitale. Permette di captare segnali debolissimi provenienti dallo spazio profondo, segnali che raccontano storie antiche miliardi di anni.
MeerKat non è un progetto isolato. È uno dei principali precursori dello Ska, lo Square Kilometre Array, che diventerà il più grande radiotelescopio mai costruito. Tutto ciò che viene testato e validato su MeerKat prepara il terreno per Ska, sia sul piano scientifico sia su quello tecnologico.
Il progetto Stiles e il ruolo dell’Italia
Il potenziamento di MeerKat rientra nel progetto Stiles, acronimo di STrengthening the Italian Leadership in Elt and Ska. È un’iniziativa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, finanziata dal Pnrr italiano attraverso il programma NextGenerationEU.
Stiles nasce con un obiettivo preciso. Rafforzare la presenza italiana nelle grandi infrastrutture astronomiche del futuro, sia ottiche sia radio. Da una parte l’Extremely Large Telescope, dall’altra lo Ska Observatory. Due pilastri dell’astrofisica dei prossimi decenni.
Il progetto è stato ideato e coordinato dal ricercatore Inaf Adriano Fontana e coinvolge una rete di collaborazioni internazionali di alto profilo.
Il salto tecnologico della banda 5B
Il cuore dell’aggiornamento di MeerKat è l’introduzione di 64 sistemi di ricezione in banda 5B, uno per ciascuna antenna. Questa banda consente osservazioni a frequenze radio più elevate, migliorando la risoluzione e ampliando il tipo di fenomeni osservabili.
I ricevitori sono stati sviluppati e realizzati in Germania dal Max Planck Institute, sotto contratto con l’Inaf. I digitalizzatori, che trasformano il segnale radio in dati scientifici analizzabili, sono stati progettati e prodotti dal South African Radio Astronomy Observatory.
È un esempio concreto di cooperazione scientifica internazionale, in cui competenze diverse si incastrano come pezzi di un unico strumento.
Cosa cambia per la scienza
Con questo potenziamento, MeerKat può osservare l’universo con occhi più fini. Le alte frequenze radio permettono di studiare in modo più dettagliato il gas molecolare, la materia prima da cui nascono le stelle. Capire come questo gas si distribuisce e si muove nelle galassie significa comprendere i meccanismi che regolano la nascita stellare.
Un altro fronte è il magnetismo cosmico. I campi magnetici sono ovunque nell’universo, ma restano uno degli aspetti meno compresi. Le nuove capacità di MeerKat aiutano a mappare questi campi su scale galattiche e intergalattiche.
C’è poi il tema delle galassie distanti, osservate come erano miliardi di anni fa. Le alte frequenze consentono misure più precise che aiutano a ricostruire l’evoluzione delle strutture cosmiche nel tempo.
Un banco di prova per lo Ska
MeerKat non è solo uno strumento scientifico operativo. È anche un laboratorio a cielo aperto. Le tecnologie implementate con Stiles sono pensate per essere riutilizzate e adattate nello Ska, che adotterà soluzioni simili su scala molto più ampia.
Lo ha sottolineato anche il presidente dell’Inaf Roberto Ragazzoni, spiegando come questo progetto unisca sperimentazione tecnologica e collaborazioni extraeuropee di grande valore per le attività future a livello globale.
In pratica, ciò che funziona su MeerKat diventa un mattoncino per costruire il radiotelescopio più ambizioso mai immaginato.
Il Pnrr come leva per la ricerca di frontiera
Questo intervento mostra un aspetto spesso trascurato del Pnrr. Non è solo infrastrutture civili o transizione energetica. È anche ricerca di base, tecnologia avanzata e posizionamento strategico dell’Italia nei grandi progetti scientifici internazionali.
Investire in strumenti come MeerKat significa investire in competenze, filiere tecnologiche, formazione di ricercatori e ingegneri. Significa partecipare da protagonisti alla produzione di conoscenza che avrà ricadute anche fuori dall’astronomia, dall’elettronica avanzata all’elaborazione dei big data.
Uno sguardo verso il futuro dell’astrofisica
La realizzazione dei ricevitori in banda 5B rappresenta solo il primo grande traguardo completato da Stiles. Altri interventi sono in fase di conclusione e riguardano sia l’astronomia ottica sia quella radio.
Quando questi progetti saranno pienamente operativi, l’Italia disporrà di strumenti e competenze in grado di incidere in modo diretto sulle grandi scoperte dei prossimi anni. Dalla natura della materia oscura alla nascita delle prime galassie.
MeerKat, nel frattempo, continua a scrutare il cielo. Ora lo fa con maggiore precisione. E ogni miglioramento tecnico aumenta la probabilità che, tra quei segnali radio lontanissimi, si nasconda una risposta a una delle grandi domande sull’universo.
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