Si chiamerà Svart e sarà il primo Hotel a energia solare. Il progetto prevede la totale autosufficienza per quanto riguarda consumi e risorse, ed è stato ideato da uno dei soci fondatori dello studio norvegese di architettura Snøhetta.
Snøhetta ha progettato alcuni degli edifici pubblici e culturali più significativi del mondo. Lo studio di architettura è entrato a far parte del settore nel 1989, quando ha presentato un concorso per la nuova biblioteca di Alessandria, Egitto. Questa è stata seguita, tra le altre cose, da una commissione per l’Opera House di Oslo e per il National September 11 Memorial Museum and Pavilion presso il sito del World Trade Center a New York City.
Dove sarà ubicato il primo Hotel a energia solare?
Se stai pensando all’inizio di una serie di edifici che sorgeranno nelle più belle metropoli del mondo, in città come Roma, Firenze, Parigi o New York, beh, rimarrai un po’ deluso, perché almeno per il momento il progetto in questione riguarda un’area del mondo non propriamente turistica: stiamo parlando di Meløy, una località prossima al ghiacciaio Svartisen, appena sopra il circolo polare artico.
Varrà la pena però partire ed affrontare un lungo viaggio per soggiornare in una struttura che, stando ai progetti, è unica nel suo genere e che promette di essere la prima di una nuova era tecnologica, avanzata ma soprattutto completamente sostenibile.
Secondo il progetto, che prevede l’apertura dell’hotel nel 2022 o nel 2023, questa costruzione sarà la prima al mondo a vivere di energia positiva. Cosa significa? La costruzione non solo sarà totalmente carbon neutral (cioè a emissioni zero), ma sarà anche in grado di autoprodurre energia pulita, per soddisfare tutte le esigenze ma anche per far fruire ad altre strutture le eccedenze.
Il progetto, tra le altre cose, punta a diventare un modello per la costruzione di successivi edifici. Il design dell’Hotel a energia solare è davvero evoluto perché si svilupperà su una forma circolare; sostenuto da palafitte, avrà un centinaio di camere, un laboratorio di formazione e persino una fattoria dalla quale verranno prodotti tutti gli ingredienti per soddisfare le richieste dei 4 ristoranti della struttura.
Svart, questo il nome dell’albergo, grazie alle tecnologie all’avanguardia con cui verrà realizzato, utilizzerà circa l’85% di energia in meno rispetto al consumo annuale di un normale hotel. Il nome Svart (nero) si riferisce al colore blu intenso del secondo ghiacciaio più grande della terraferma norvegese. È anche inteso come un omaggio al patrimonio naturale di Svartisen.
Gli ospiti raggiungeranno l’Hotel tramite una navetta a basso consumo energetico dalla città di Bodø. L’azienda mira a imporsi come pioniera nel turismo sostenibile nella Norvegia settentrionale.
Ma non è tutto: Svart sarà in grado di accumulare talmente tanta energia solare che soddisferà le esigenze non solo per il funzionamento dello stesso, ma anche quella per costruire la struttura stessa. L’obiettivo è quello di andare in pari in un periodo di tempo stimato in 5 anni e di rendere completamente autosufficiente la struttura dal punto di vista elettrico nonché di gestione dei rifiuti.
Il tetto dell’hotel sarà rivestito con collettori solari, prodotti utilizzando energia idroelettrica pulita e che contribuiranno a ridurre le emissioni di CO2. La protezione dall’irraggiamento solare in estate, quando il sole è alto nel cielo, verrà fornita dalle facciate. Quando invece il sole invernale scende basso nel cielo, le grandi finestre della facciata sfrutteranno al meglio i raggi del sole e la loro energia naturale.
Preoccupato per la privacy? Anche da questo punto di vista l’Hotel è stato concepito in maniera ineccepibile: le camere, i ristoranti e le terrazze saranno tutti strategicamente posizionati per garantire che l’energia solare possa essere utilizzata durante il giorno e durante tutto l’anno. Le terrazze separate creeranno effetti di luce e ombra garantendo ambienti intimi e visuali non invadenti.
In estate, le travi strutturali dell’hotel a energia solare fungeranno da passerelle per gli escursionisti, mentre in inverno, barche e kayak potranno essere lasciati sul lungomare. L’altezza della struttura permette anche agli appassionati di sport acquatici di pagaiare sotto l’albergo e godere del meraviglioso spettacolo naturale offerto dal luogo.
“Per noi era importante progettare un edificio sostenibile che lasci un’impronta ambientale minima su questa splendida natura del Nord. Costruire un hotel energeticamente positivo e di basso impatto è un fattore essenziale per creare una destinazione turistica sostenibile rispettando le caratteristiche uniche del territorio: le specie vegetali rare, le acque pulite e il ghiaccio blu del ghiacciaio Svartisen”, ha spiegato Kjetil Trædal Thorsen, socio fondatore dello studio di architettura e design Snøhetta.