Sembra uno scherzo, o l’ennesimo fake da social. E invece è tutto vero: esiste un pesce che cammina sul fondale marino, proprio come un umano. E no, non stiamo parlando di una creatura preistorica o di una nuova mascotte Pixar, ma di un abitante reale degli abissi, osservato a migliaia di metri sotto la superficie del Pacifico.
Il video, diventato virale dopo essere stato pubblicato dal Schmidt Ocean Institute, mostra quello che i ricercatori definiscono un comportamento “incredibilmente raro”. Ma partiamo dall’inizio.
Il protagonista? Un pesce lumaca, ma con stile

Durante un’esplorazione nel Pacifico centrale, a oltre 2.600 metri di profondità, un ROV (veicolo sottomarino comandato a distanza) ha immortalato una scena fuori dal comune: un piccolo pesce – appartenente con tutta probabilità alla famiglia dei Liparidi – che si muove sul fondale non nuotando, ma utilizzando due pinne come se fossero gambe.
Il pesce avanza a passo lento ma deciso, proprio come farebbe un essere umano goffo sulla Luna. Le pinne pettorali, trasformate nel tempo in vere e proprie “zampe”, lo aiutano a spostarsi tra i sedimenti. Un comportamento mai osservato con questa chiarezza e continuità.
Come funziona il “cammino” subacqueo?
I pesci lumaca sono noti per adattarsi a condizioni estreme. Vivono nelle fosse oceaniche più profonde del pianeta, dove la pressione schiaccerebbe qualsiasi altra forma di vita non specializzata. Ma vedere uno di questi animali camminare è un altro livello.
Le pinne pettorali si sono evolute per assumere una postura semi-articolata, e il corpo gelatinoso e flessibile permette un movimento simile a quello degli anfibi terrestri. Il tutto avviene nel buio totale, dove ogni spostamento è energia preziosa da non sprecare.
Cosa significa davvero questa scoperta?
Non è solo una curiosità da social. Questo tipo di comportamento suggerisce che la natura ha trovato modi ancora più ingegnosi per adattarsi agli ambienti estremi. E ci costringe a rivedere i confini tra vita marina e vita terrestre: chi l’ha detto che camminare è una prerogativa degli animali “di terra”?
Secondo i ricercatori, questa scoperta potrebbe dare nuove informazioni sull’evoluzione della locomozione nei vertebrati. E magari aiutarci a capire come la vita si sia spostata, milioni di anni fa, dall’acqua alla terraferma.
Le riprese? Tutto merito della robotica
Il filmato è stato realizzato durante la missione AleutBio a bordo della nave di ricerca Falkor (too), coordinata dal Schmidt Ocean Institute. Grazie ai suoi robot subacquei ad alta precisione, è stato possibile osservare il comportamento del pesce senza disturbarlo o spaventarlo.
Questi ROV, dotati di bracci meccanici, telecamere 4K e luci speciali, sono oggi fondamentali per esplorare luoghi dove l’uomo non potrà mai arrivare fisicamente. E stanno cambiando radicalmente il nostro modo di studiare gli abissi.
E ora? Nuovi misteri, nuove domande
Come si è evoluto questo modo di camminare? Quante altre specie potrebbero aver sviluppato comportamenti simili? E soprattutto: quali altre sorprese ci nascondono le profondità oceaniche?
Il team del Schmidt Ocean Institute ha promesso nuove spedizioni nei prossimi mesi. E se questo è l’inizio, non vediamo l’ora di vedere cosa ci aspetta là sotto.
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