Nel mondo purtroppo succedono tantissime tragedie, ma in questo caso specifico la colpa viene data ai social, in maniera particolare a Instagram.
Molly Russel era una ragazzina di soli 14 anni che si era tolta la vita nel 2017, dopo aver guardato immagini su Instagram che riguardano l’autolesionismo e il suicidio; Ian Russel, il padre, di conseguenza ha iniziato una campagna per la rimozione di tutte le immagini che riguardano queste tipologie di tragedie. Ian ha continuato la sua lotta negli Stati Uniti, dove ha incontrato famiglie con casi simili; il padre aveva raccolto la maggior parte del materiale che guardava Molly sui social. Anche la BBC (servizio radiotelevisivo del Regno Unito) ha accusato Instagram per il suicidio di Molly.
La reazione di Instagram
Il responsabile di Instagram Adam Mosseri aveva riferito alla BBC che si sarebbe impegnato a rimuovere tutte le immagini riguardanti il suicidio e l’autolesionismo dal social. Oggi Mosseri afferma che hanno usato nuove tecnologie per trovare immagini riguardanti l’autolesionismo e il suicidio; sono anche stati in grado di agire sul doppio dei contenuti rispetto a prima, hanno rimosso e ridotto la visibilità di oltre 834 mila contenuti e sono riusciti a trovare oltre il 77% delle immagini prima che venissero segnalate. ”E’ solo un progresso, sappiamo che il lavoro non è finito” afferma Mosseri.
Il fenomeno è in preoccupante aumento in tutto il mondo. Secondo una ricerca pubblicata nel 2018 sulla rivista Pediatrics, dal 2008 al 2015 sono stati più del doppio i ragazzini che hanno tentato il suicidio, i due terzi erano ragazze. In italia, secondo i dati dell’ospedale Bambino Gesù di Roma risalenti a settembre, sono aumentati i casi di autolesionismo tra adolescenti, il 20% sono ragazzi di un’età tra i 10 e gli 11 anni. Invece un rapporto di ottobre dell’Istituto superiore di Sanità ha rilevato un uso esagerato dei social media, da parte soprattutto delle ragazze che preferiscono sfogare i propri sentimenti virtualmente.
Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il 118. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico all’199 284 284 tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o allo 06 77208977