Tra tutti i fiori esistenti, uno si distingue per il suo odore insopportabile: la Rafflesia arnoldii, spesso soprannominata il “fiore cadavere”. Questo incredibile esemplare, originario delle foreste pluviali del Sud-Est asiatico, emana un aroma che ricorda la carne in decomposizione.
Ma perché la natura ha dotato questo fiore di una caratteristica così disgustosa?
Perché la Rafflesia arnoldii puzza così tanto?
L’odore nauseabondo della Rafflesia non è un caso, ma un vero e proprio meccanismo di sopravvivenza. A differenza di altri fiori che attirano api o farfalle con il loro profumo dolce, la Rafflesia ha scelto una strategia alternativa: sfrutta l’olfatto degli insetti necrofagi, come mosche e coleotteri, per attirarle e garantire l’impollinazione.
In pratica, simula la presenza di una carcassa in decomposizione, ingannando gli insetti che vi si posano credendo di trovare cibo.

Quanto è grande e raro questo fiore?
Oltre al suo odore incredibile, la Rafflesia arnoldii è anche uno dei fiori più grandi del mondo: può raggiungere un metro di diametro e pesare fino a 10 kg. Non ha radici, foglie né stelo e vive come un parassita sulle radici di alcune piante tropicali.
La sua rarità è dovuta al fatto che fiorisce per pochissimi giorni, rendendo difficile trovarlo e studiarlo.
Esiste un altro fiore puzzolente?
Sì! Un altro fiore noto per il suo odore disgustoso è l’Amorphophallus titanum, anch’esso soprannominato “fiore cadavere”. Questo gigante può raggiungere i 3 metri di altezza e il suo fetore è così intenso da essere percepito a centinaia di metri di distanza.
Conclusione
La natura non smette mai di sorprenderci: il fiore più puzzolente del mondo ha sviluppato un odore insopportabile per una strategia di sopravvivenza che lo rende unico. E tu, riusciresti a resistere davanti a un fiore che puzza di morte?