Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Il crollo dei Maya legato alla siccità: una stalagmite racconta la fine di una civiltà
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotiziaCuriosità e rumor

Il crollo dei Maya legato alla siccità: una stalagmite racconta la fine di una civiltà

Il crollo dei Maya fu legato a otto periodi di siccità, rivelati da una stalagmite nello Yucatán. Una nuova prova sul legame tra clima e civiltà.

Massimo 1 ora fa Commenta! 7
SHARE

Un frammento di roccia nascosto nelle profondità dello Yucatán ha raccontato una delle storie più drammatiche della storia umana: il crollo dei Maya non fu solo frutto di conflitti e instabilità politica, ma ebbe come protagonista un nemico invisibile e implacabile, la siccità. Lo conferma uno studio internazionale guidato dall’Università di Cambridge e pubblicato su Science Advances, che ha analizzato la composizione chimica di una stalagmite per ricostruire le precipitazioni nel periodo compreso tra l’871 e il 1021 d.C., proprio gli anni in cui la civiltà Maya entrò in crisi.

Contenuti di questo articolo
Una cronaca scritta nella pietraIl legame tra piogge e sopravvivenzaIl crollo dei Maya e la crisi delle cittàNon solo acqua: un collasso multifattorialeCosa ci insegna la stalagmiteUn pezzo di puzzle che si completaIl crollo dei Maya non fu un mistero insondabile, ma il risultato di una combinazione di fattori in cui la siccità giocò un ruolo centrale.

Una cronaca scritta nella pietra

Maya

Le stalagmiti, cresciute goccia dopo goccia nel buio delle grotte, sono archivi naturali del clima. Strato dopo strato intrappolano informazioni preziose, in particolare attraverso gli isotopi di ossigeno, che variano in base alla quantità di pioggia caduta. Nel caso dello studio, la stalagmite proveniente da una grotta dello Yucatán ha permesso di ricostruire con un dettaglio sorprendente le singole stagioni delle piogge e delle siccità di oltre mille anni fa.

Il risultato non lascia spazio a dubbi: tra l’871 e il 1021 d.C. la regione visse otto periodi di siccità prolungata, ciascuno della durata minima di tre anni. Il più devastante durò addirittura tredici anni consecutivi. Per una società che dipendeva fortemente dall’agricoltura di mais, fagioli e zucche, un simile shock ambientale era destinato a lasciare cicatrici profonde.

Leggi Altro

La vita è possibile anche sui pianeti senza acqua: lo studio che cambia le regole
Immagine da record di un brillamento solare: il Sole come non l’avevamo mai visto
Fotografato un pianeta neonato: Wispit 2b ha solo 5 milioni di anni
Un consulente medico IA per le missioni su Luna e Marte: Nasa e Google iniziano i test

Il legame tra piogge e sopravvivenza

“Conoscere la media annuale delle precipitazioni è meno significativo che capire come si comportava la stagione delle piogge”, spiega Daniel H. James, primo autore dello studio. “È il successo o il fallimento delle piogge stagionali a determinare il destino delle colture”.

Ed è qui che i dati diventano cruciali: non parliamo di piccoli cali nella piovosità, ma di stagioni delle piogge mancanti o gravemente ridotte, ripetute per anni. I Maya avevano sviluppato ingegnosi sistemi di gestione dell’acqua, con bacini, canali e cisterne. Ma nessuna tecnologia, per quanto avanzata, poteva resistere a una carestia idrica lunga oltre un decennio.

Il crollo dei Maya e la crisi delle città

Civiltà maya
Le rovine dell’antica civiltà maya a chichen itza, mexico

I dati raccolti dalla stalagmite si incastrano perfettamente con le prove archeologiche. Nel periodo delle grandi siccità si registra infatti un drastico calo della costruzione di monumenti e un’interruzione delle attività politiche in diversi centri chiave del nord dello Yucatán, tra cui la celebre Chichén Itzá.

Per una civiltà che fondava il proprio potere sull’agricoltura e sull’organizzazione comunitaria, l’assenza prolungata di piogge significava non solo fame e malnutrizione, ma anche instabilità sociale, rivolte interne e crollo delle strutture di governo. In altre parole, la siccità agì come catalizzatore di un collasso già alimentato da tensioni politiche e da guerre tra città-stato.

Non solo acqua: un collasso multifattoriale

Gli storici hanno sempre discusso sulle cause del crollo dei Maya: conflitti interni, pressioni esterne, eccessivo sfruttamento delle risorse naturali. Lo studio di Cambridge non nega questi fattori, ma li colloca in un contesto più ampio. La siccità non fu l’unica causa, ma il fattore che mise in crisi l’intero sistema.

Senza piogge le colture fallivano, la popolazione si indeboliva, i tributi diminuivano, i leader politici perdevano legittimità. Le guerre per l’accesso alle risorse idriche diventavano inevitabili. In poco più di un secolo, una delle civiltà più straordinarie della storia mesoamericana si ritrovò frammentata e incapace di sostenere la sua stessa grandezza.

Cosa ci insegna la stalagmite

Età del bronzo | dna degli antichi maya

Il vero valore dello studio non sta solo nel chiarire un enigma storico, ma anche nell’offrire una lezione per il presente. La stalagmite dello Yucatán dimostra che i cambiamenti climatici possono essere letali per intere società, anche quelle dotate di avanzate conoscenze ingegneristiche e sistemi politici complessi.

Se nel IX secolo i Maya non poterono far fronte a tredici anni senza piogge, cosa potrebbe accadere oggi, in un mondo con miliardi di persone dipendenti da un clima stabile per il cibo e l’acqua? Lo studio diventa così anche un monito: la resilienza ha dei limiti, e ignorare il peso dell’ambiente è pericoloso.

Un pezzo di puzzle che si completa

La forza della ricerca di Cambridge è la precisione temporale. Prima di ora gli studi climatologici sul collasso dei Maya avevano fornito dati medi, poco dettagliati. Ora invece è possibile osservare le fluttuazioni stagionali e capire come la mancanza di piogge ricorrenti abbia inciso in modo diretto e immediato sulla sopravvivenza della popolazione.

In un certo senso, questa stalagmite ci offre la cronaca meteorologica di mille anni fa, stagione dopo stagione. E in quelle cronache è scritto il destino di una civiltà.

Il crollo dei Maya non fu un mistero insondabile, ma il risultato di una combinazione di fattori in cui la siccità giocò un ruolo centrale.

Otto periodi di piogge mancate, uno dei quali lungo tredici anni, bastarono a minare le basi economiche, politiche e sociali di un popolo che aveva costruito templi, osservatori astronomici e sistemi idraulici sofisticati.

Oggi quella storia ci parla con forza rinnovata: la resilienza umana è grande, ma non infinita. La stalagmite dello Yucatán è più di una reliquia geologica: è un avvertimento inciso nella pietra per il nostro futuro.

Vuoi scoprire altre storie in cui il clima ha cambiato il destino delle civiltà? Seguici su Instagram per non perderti aggiornamenti e approfondimenti esclusivi.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?