Le renne artiche, simbolo dei paesaggi polari e risorsa vitale per molte comunità indigene, potrebbero subire un crollo drammatico entro la fine del secolo. Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, le popolazioni rischiano di ridursi fino all’80% a causa dei cambiamenti climatici, con conseguenze che andrebbero ben oltre la sola fauna.
Un declino senza precedenti
Guidata dall’ecologa italiana Elisabetta Canteri (Università di Adelaide e Copenaghen), la ricerca ha combinato dati da fossili, Dna antico e modelli computerizzati per ricostruire la storia delle renne negli ultimi 21.000 anni. I risultati sono chiari: i periodi di riscaldamento rapido hanno sempre coinciso con forti cali, ma quello che ci aspetta nel XXI secolo rischia di essere più grave di qualsiasi evento passato.
Negli ultimi trent’anni, il numero di renne si è già ridotto di circa due terzi. E ora la tendenza non accenna a fermarsi.
Caribù nordamericani i più a rischio

Secondo le proiezioni, le popolazioni di caribù in Nord America sono le più vulnerabili. Senza una riduzione significativa delle emissioni di gas serra e un impegno concreto nella gestione della fauna, la loro presenza potrebbe ridursi dell’80% entro il 2100.
Un allarme rilanciato anche da Damien Fordham (Università di Adelaide), che sottolinea la necessità di rafforzare gli investimenti nella conservazione.
Effetti a cascata sugli ecosistemi
Le renne non sono solo animali iconici. Sono un tassello fondamentale negli equilibri della tundra artica: regolano la vegetazione nutrendosi di alcune specie di piante e favorendo la crescita di altre. La loro scomparsa rischia di ridurre la biodiversità vegetale, con effetti a catena.
Secondo Eric Post (Università della California Davis), la perdita di renne comporterebbe anche un calo dello stoccaggio di carbonio nei suoli artici, accelerando di fatto il riscaldamento globale. In pratica, meno renne significa più CO2 in atmosfera.
Perché ci riguarda
Il destino delle renne è intrecciato a quello del clima terrestre. Non parliamo solo di animali che popolano l’Artico, ma di un indicatore del collasso degli ecosistemi polari. Se le proiezioni si avverano, le conseguenze ricadranno anche su di noi, aggravando la crisi climatica che già conosciamo.
Il destino delle renne è un campanello d’allarme per tutti noi. Restare informati e sostenere la ricerca è il primo passo per cambiare le cose. Continua a seguirci su Instagram per altri approfondimenti su clima, scienza e tecnologia.