Gli astronomi hanno scoperto quello che pensano sia un nuovo buco nero e, se hanno ragione, potrebbe essere il buco nero più vicino alla Terra. A soli 1.000 anni luce di distanza, il piccolo buco nero sarebbe il nostro vicino cosmico, e rappresenterebbe una scoperta epocale per il mondo scientifico.
Un gruppo di scienziati facenti parte dell’European Southern Observatory (ESO), dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca e del CHARA Array of Georgia State University, hanno dettagliato i risultati in uno studio pubblicato la settimana scorsa sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Essendo un buco nero, l’oggetto è impossibile da vedere direttamente con gli strumenti della Terra, in quanto esercitano una forza di gravità così forte che nemmeno la luce può sfuggire, tuttavia puoi vedere alcune delle cose che gli orbitano attorno. È così che i ricercatori si sono imbattuti nel buco nero più vicino alla terra, il tutto mentre studiavano sistemi a doppia stella e notarono che una delle stelle che stavano osservando orbitava attorno a un oggetto invisibile ogni 40 giorni.
Il buco nero più vicino alla terra: lo studio e la scoperta
Il team stava cercando di arrivare al fondo dello strano comportamento di queste due stelle che erano vicine l’una all’altra nello spazio in un sistema chiamato HR 6819. Entrambe nello stesso sistema e simili per massa e dimensioni, stavano agendo in modo molto diverso, al che Thomas Rivinius, uno degli scienziati facenti parte di questo studio, nonché colui il quale lo ha guidato, ha affermato:
“Uno di questi sta ruotando molto rapidamente, al punto che sta quasi volando via, l’altro a malapena ruota”
Nel frattempo, entrambi si muovono nello spazio a velocità diverse con il rotatore rapido che si sta muovendo molto lentamente rispetto al rotatore lento, il quale si muove attraverso lo spazio a una velocità estrema.
Gli scienziati normalmente trovano buchi neri rilevando i raggi X che emettono mentre divorano la materia dalle stelle vicine. È così che gli astronomi hanno individuato la maggior parte dei buchi neri che hanno trovato finora nella Via Lattea.
Tuttavia, gli scienziati pensano che milioni – forse miliardi – di stelle in tutta la galassia siano crollati in buchi neri, ma non emettono raggi X.
Per anni, gli astronomi erano curiosi di questo sistema a due stelle, con alcuni che pensavano che un terzo oggetto dovesse trovarsi nelle vicinanze, facendo muovere queste due stelle come ti ho appena detto; ora invece, dopo anni di speculazioni, Rivinius e il suo team hanno deciso di dare un’altra occhiata all’Osservatorio La Silla dell’ESO in Cile.
Hanno seguito i movimenti delle stelle e misurato il modo in cui oscillavano nello spazio e si resero conto che le stelle sembravano essere in orbita attorno a qualcos’altro, un oggetto che era circa quattro volte più grande del nostro Sole, ma, a prima vista, non sembrava che ci fosse qualcosa al centro di questo sistema e ciò significava che stavano ruotando attorno a una stella che era super difficile da vedere o, per l’appunto, un buco nero.
Per restringere le scelte, Rivinius e il suo team hanno trovato la stella più debole possibile che potesse esistere con quella massa, ma alla fine non sono riusciti a trovare alcuna traccia di un oggetto così oscuro, così è arrivata l’ufficialità da Rivinius e dal suo team:
“Un oggetto invisibile con una massa almeno 4 volte quella del sole può essere solo un buco nero [..], questo sistema contiene il buco nero più vicino alla Terra che conosciamo.”
Il video qui sotto mostra ciò che gli astronomi hanno visto: una stella (blu) in orbita attorno a un buco nero invisibile (rosso), con un’altra stella (anche blu) in orbita attorno alla coppia interna. Ciò rende questo sistema stellare, chiamato HR 6819, un sistema triplo.
“Siamo rimasti totalmente sorpresi quando ci siamo resi conto che questo è il primo sistema stellare con un buco nero che può essere visto ad occhio nudo“
Questo è quanto afferma Petr Hadrava –scienziato all’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca a Praga e coautore della ricerca– nel comunicato.
Trovare il buco nero più vicino alla Terra a soli 1.000 anni luce significa che potrebbero essercene ancora di più piccoli disseminati in tutto l’Universo, al che Rivinius ricorda:
“Conosciamo solo poche decine di buchi neri, ma sospettiamo che potrebbero essercene un miliardo nella galassia. […] Il fatto che sia così vicino in realtà significa che non può essere molto raro.”
Il buco nero più vicino alla terra: c’è da spaventarsi?
Nonostante sia effettivamente il buco nero più vicino alla terra, con i suoi 1.000 anni luce, che cosmicamente non è tanto, è comunque ancora una distanza enorme –sono circa 9.460.730.777.119.560 km– e quindi questo buco nero non rappresenta alcun pericolo per la Terra.
Il sistema solare in cui è presente il buco nero più vicino alla Terra è abbastanza vicino che le sue stelle possono essere viste ad occhio nudo ma non preoccuparti, il buco nero in questo sistema è minuscolo rispetto ad alcuni degli altri che esistono nell’universo.
Ad esempio, si pensa che il secondo buco nero più vicino alla terra, il supermassiccio al centro della nostra Via Lattea, sia 4,6 milioni di volte la massa del nostro Sole e dista “soli” 26.000 anni luce.
Dietrich Baade, un astronomo dell’ESO nel gruppo di ricerca, ha definito la scoperta “la punta di un emozionante iceberg”.
In effetti, i ricercatori hanno già messo gli occhi su un altro sistema a due stelle, chiamato LB-1, che potrebbe nascondere il suo buco nero.
Marianne Heida, un membro post-dottorato dell’ESO e coautrice dello studio, afferma:
“Probabilmente esistono molti più di questi sistemi, trovandoli e studiandoli, possiamo imparare molto sulla formazione e l’evoluzione di quelle rare stelle che iniziano la loro vita con oltre otto volte la massa del sole e finiscono in un’esplosione di supernova che lascia un buco nero.”
Chissà, magari in futuro si scoprirà qualcosa sulla fine che ha fatto Fomalhaut b, il pianeta fantasma, magari è stato per l’appunto risucchiato da qualche buco nero.