I monopattini elettrici sono comparsi in molte città italiane durante il 2019 tramite i vari servizi di noleggio, ma non solo, infatti sono tante le persone che dopo aver sperimentato questi mezzi hanno deciso di acquistarne uno. Si tratta di mezzi molto comodi per gli spostamenti in città, soprattutto se parliamo di zone centrali con zone pedonali e ZTL che limitano l’utilizzo dei veicoli a motore.
In seguito alla comparsa di questi monopattini ci sono state però molte polemiche, poiché si trattava di un qualcosa di nuovo che ancora non trovava un riscontro all’interno delle leggi italiane. Ciò ha causato il ritiro, da parte di molte aziende che offrivano servizi di noleggio, di migliaia di questi piccoli mezzi elettrici, costretti a rimanere inutilizzati a causa della lenta burocrazia.
Qualcosa si è però finalmente smosso, con la pubblicazione del supplemento ordinario n.45/L del 30 Dicembre alla Gazzetta Ufficiale, che tra le varie voci presenti recita: “I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”.
Risulta quindi chiaro che i monopattini elettrici sono equiparati ai velocipedi, dunque alle biciclette, a patto che rispettino i limiti di potenza e velocità precedentemente definiti in un decreto risalente al 4 giugno 2019. Questi limiti sono pari a 0,5 kW per la potenza e 20 km/h per la velocità, che diventano 6 km/h nelle aree pedonali. Questi mezzi non potranno circolare sui marciapiedi e sulle strade con limiti superiori ai 30 km/h. Grazie a questa regolamentazione le varie aziende che offrivano un servizio di noleggo, e che erano state costrette e bloccare i propri servizi, potranno tornare ad offrire i propri mezzi ai cittadini, a patto che i monopattini rispettino i limiti imposti dal decreto.