Per l’iconico e adorabile animale australiano, questo 2022 inizia male, infatti i koala sono in pericolo in quanto hanno ricevuto un elenco ufficiale che afferma che questi animali siano in pericolo di estinzione su gran parte del loro areale, un riflesso dei numerosi pericoli che causano ed hanno causato un rapido collasso della popolazione, con ambientalisti e operatori turistici che sono in attesa di vedere se l’elenco porti ad azioni significative per proteggere i marsupiali sonnolenti.
L’inserimento in questa lista è stato annunciato dal ministro federale dell’Ambiente, Susan Ley, sulla base di una raccomandazione di un comitato scientifico, dopodiché ha aggiunto in una nota:
“Oggi sto aumentando la protezione per i koala nel NSW, nell’ACT e nel Queensland, elencandoli come in via di estinzione piuttosto che come precedentemente designati come vulnerabili”.
Per molti l’unica sorpresa è stata che ci sia voluto così tanto tempo per fare qualcosa, infatti il numero di koala è stato fortemente influenzato dalla caccia alla loro pelliccia che avveniva circa un secolo fa tuttavia, sebbene si siano ripresi quando questa è stata messa al bando, più recentemente, sono stati colpiti da una combinazione letale di perdita di habitat, cambiamenti climatici, incidenti stradali, attacchi di cani, incendi boschivi e clamidia.
I koala sono in pericolo: tutta colpa della negligenza di questi anni
I koala sono in pericolo nonostante i numeri elevati in luoghi isolati poiché le loro popolazioni si sono dimezzate negli ultimi 20 anni, ed un’indagine parlamentare ha rilevato che entro il 2050 le tendenze attuali suggeriscono che i koala saranno estinti in natura nel New South Wales e che probabilmente seguiranno altri stati.
“I koala sono passati dall’essere in elenco a quelli vulnerabili a quelli in via di estinzione in un decennio. Questo è un declino incredibilmente veloce.
La decisione di oggi è la benvenuta, ma non impedirà ai koala di scivolare verso l’estinzione a meno che non sia accompagnata da leggi più severe e incentivi per i proprietari terrieri per proteggere le loro case forestali”,
ha affermato il dottor Stuart Blanch, scienziato della conservazione del WWF-Australia.
Segnali di avvertimento del fatto che i koala sono in pericolo sono stati visti per decenni, per esempio c’era una canzone di successo nel 1986, “Goodbye Blinky Bill”, sul destino dei carismatici palle di pelo, inoltre se i koala sono in pericolo, oltre all’impatto ambientale, c’è una ripercussione anche sull’economia del Paese in quanto, per i turisti internazionali, coccolare uno di questi animali è elencato come obiettivo primario
I politici, tuttavia, sono stati più lenti ad agire (come al solito), con il governo del New South Wales che è entrato in crisi l’anno scorso, quando parte della sua coalizione di governo ha rifiutato di sostenere la legislazione per proteggere l’habitat dei koala, sebbene nove anni fa è stato identificato come necessario un piano di risanamento, ma finora nessuno è stato attuato.
Scienziati e gruppi ambientalisti hanno espresso la speranza che il fatto che ora, ufficialmente, i koala sono in pericolo d’estinzione possa cambiare tutto ciò.
Il governo federale ha finalmente ottenuto 50 milioni di dollari australiani (circa 31.5 milioni di euro) per il sostegno, ma ha intrapreso poche azioni sulle cause sottostanti come la perdita dell’habitat inoltre, nel suo annuncio dove andava ad elencare le ragioni del declino del koala, Ley ha vistosamente omesso di menzionare il cambiamento climatico.
Le stesse foreste in cui abitano i koala ospitano anche centinaia di specie di basso profilo, molte anche minacciate o in via di estinzione, e la maggior parte degli sforzi per proteggere i koala probabilmente avrà benefici a catena per queste ultime.
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