Windows non funziona, ha qualche virus? E niente, ecco che mediamente l’utente chiama un tecnico che risolve.
Vuoi un malware, vuoi una distrazione ed ecco che possono apparire schermate blu, finestre strane, pagine web che si aprono a caso o programmi che non avevi (o non sapevi di) avere installato.
Mediamente l’utente arriva a pensare che il problema sia il sistema operativo di Microsoft, quando spesso sono causati dal suo essere un po’ maldestro.
Quali sono gli errori che l’utente Windows perlopiù commette?
Ebbene, gli errori più comuni di fatto non sono propriamente pochi, ma andiamo con ordine.
1. Mettere in disordine e/o riempire il desktop di icone
Questa cosa può sembrare scontata ad alcuni, ma uno degli errori più comuni dell’utente medio di Windows è proprio di riempire la schermata del Desktop con un sacco di icone, spesso non sono solo collegamenti ma interi programmi installati sulla “scrivania”.
Questa è una delle prime cattive abitudini da eliminare: software grossi possono rallentare visibilmente le prestazioni del sistema operativo.
2. Installare più antivirus insieme
Sebbene avere un Malwarebytes che tiene compagnia a Windows Defender non è affatto sbagliato, non c’è bisogno di 50 antivirus per difendere il proprio computer da attacchi, al 90% i virus vengono accidentalmente scaricati dall’utente.
Installare infatti molti antivirus rallenta il computer… e di molto.
3. Avere tante piccole icone “tray” di programmi installati in background
Come nel caso degli antivirus, molto spesso esistono molti programmi che stanno lì sotto a destra vicino all’orologio, tra quelli che promettono “miracolosi” aumenti di prestazioni e altro, non è affatto inusuale vedere 10 launcher di non si sa cosa oltre Steam e chissà quanto altro.
Senza tanti giri di parole: anche questo rallenta il proprio personal computer, e non è assolutamente necessario.
4. Usare programmi di terze parti per installare driver
Le recenti edizioni di Windows, solitamente non hanno bisogno di dover diventare matti per cercare i driver; il sistema operativo cerca su internet quali sono i driver che possono servirgli e si arrangia.
Certo, esistono dei casi per cui bisogna “impegnarsi” un po’ di più e fare qualche ricerca sul web.
Va però detto che non è necessario per forza andare dai produttori di quei programmi “miracolosi” che promettono di scaricare i driver.
Molto spesso infatti, invece di migliorare la situazione la peggiorano e possono causare dei danni che non sono risolvibili se non reinstallando il sistema operativo.
5. Scaricare da fonti dubbie senza criterio, cercando versioni craccate di software a pagamento
Sebbene sia comprensibile il non voler pagare dei software perché costano tanto (senza entrare in discorsi di legalità, se capisci di cosa parlo…), purtroppo oggigiorno l’atto di craccare non è più così facile come un tempo.
Forse avrai notato che molto spesso andare su quei siti è pieno di pubblicità ingannevoli, e spesso non c’è nemmeno il file promesso, ma un eseguibile che non si sa di preciso cosa installerà.
Purtroppo molto spesso questi siti più che un valido aiuto si trasformano in delle e vere e proprie minacce.
6. Non prestare attenzione ai link che si cliccano
Come nel caso dei programmi craccati, non è inusuale incappare in qualche link strano per la rete che cerca di “sgraffignare” i dati, premesso che questo può capitare con qualsiasi sistema operativo, di norma è più comune presso gli utenti del sistema operativo Microsoft, essendo, tra le altre cose, quello più usato.
7. Installare i KMS di Windows e di Office pensando pure di aver fatto una furbata
I KMS sono pericolosi, non c’è molto da aggiungere.
Tra l’altro sono stati gli stessi sviluppatori a dichiararne la pericolosità.
Una licenza Windows OEM su Amazon viene una ventina d’euro, dopotutto, un prezzo accessibile bene o male a chiunque.
Magari hai chiamato il tecnico per delle finestre misteriose, per il fatto che il KMS dopo un po’ salta e Office non è più utilizzabile come prima e bisogna riattivarlo (di nuovo).
Ed eco che chiami il tecnico una volta una ventina d’euro, un’altra volta una trentina d’euro e così via. Alle fine una licenza a 20€ ti faceva risparmiare soldi sul tecnico…