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Lettura: Hyper-Kamiokande: completato lo scavo per il nuovo rivelatore di neutrini
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Hyper-Kamiokande: completato lo scavo per il nuovo rivelatore di neutrini

Hyper-Kamiokande: completato lo scavo in Giappone per il rivelatore di neutrini da record. Italia protagonista con l’INFN. Entrata in funzione prevista nel 2028.

Massimo 3 ore fa Commenta! 3
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A 600 metri di profondità sotto una montagna, in Giappone, è nata la gigantesca caverna che ospiterà il più ambizioso esperimento mai realizzato sui neutrini. Si chiama Hyper-Kamiokande e dovrebbe entrare in funzione nel 2028. L’Italia è in prima fila con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), impegnato in diversi aspetti cruciali della costruzione.

Contenuti di questo articolo
Un occhio sul cosmo lungo 73 metriIl ruolo dell’ItaliaObiettivi: dall’universo primordiale alle nuove teorieUn passo decisivo verso il 2028

Un occhio sul cosmo lungo 73 metri

Il cuore dell’esperimento sarà una vasca cilindrica da 260.000 metri cubi d’acqua ultra-pura, alta quasi 73 metri e larga 69, sormontata da una cupola da 21 metri. Prima di essere riempita, sarà rivestita da migliaia di fotosensori multi-PMT in grado di catturare al buio i bagliori debolissimi prodotti dall’interazione dei neutrini con l’acqua.

Si tratta di particelle tra le più misteriose in natura: attraversano quasi indisturbate la materia, sfuggendo a ogni tentativo di osservazione diretta. Hyper-Kamiokande sarà progettato per intercettare fasci di neutrini generati da una sorgente a 300 km di distanza, oltre a quelli provenienti da eventi cosmici estremi come le supernovae.

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Il ruolo dell’Italia

Il contributo italiano è determinante: la sezione INFN di Napoli coordina la produzione dei multi-PMT per diversi Paesi partner, mentre a Napoli è in allestimento un laboratorio dedicato all’assemblaggio di oltre un terzo di questi sensori.

Coinvolti anche altri poli di ricerca: le sezioni INFN di Bari, Napoli, Padova, Pisa e Roma, il Politecnico di Bari, le università Federico II di Napoli, Vanvitelli, Salerno, Padova, Pisa e la Sapienza di Roma. Un network che conferma il peso scientifico italiano in uno dei più grandi progetti di fisica fondamentale al mondo.

Obiettivi: dall’universo primordiale alle nuove teorie

Hyper-Kamiokande non si limita a catturare neutrini terrestri. L’esperimento punta a:

  • osservare neutrini da supernovae, per capire meglio la morte delle stelle;
  • analizzare l’asimmetria tra neutrini e antineutrini, che potrebbe spiegare perché oggi esiste più materia che antimateria nell’universo;
  • confrontarsi con i risultati di altri esperimenti, come KM3NeT, il telescopio sottomarino installato nel Mediterraneo, che nel 2025 ha rilevato il neutrino più energetico mai osservato.

Obiettivi ambiziosi che mettono in gioco i fondamenti stessi della fisica delle particelle e la nostra comprensione dell’evoluzione cosmica.

Un passo decisivo verso il 2028

Lo scavo completato segna la fine della fase più imponente dei lavori: la parte ingegneristica. Adesso inizia la corsa all’allestimento della vasca e all’installazione dei sensori. Se tutto andrà secondo i piani, Hyper-Kamiokande diventerà operativo nel 2028, pronto a dare risposte su alcune delle domande più grandi della scienza.

Che ne pensi di questo gigantesco “occhio sotterraneo” che promette di svelare i segreti dei neutrini? Lascia un commento qui sotto.
Per restare aggiornato sulle frontiere della ricerca, seguici su Instagram: icrewplay_t.

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