Con l’uscita del suo nuovo smartphone “Mate 30 Pro”, Huawei sembrava essersi rassegnata a non poter più utilizzare le applicazioni fornite da Google sui propri dispositivi, ma le ultime notizie arrivate da Washington sembrano aver ravvivato la fiducia in una risoluzione della crisi.
Anche se sono ormai mesi che Huawei si trova all’interno della “Entity List” americana (una lista nera delle società con la quale è proibito commerciare), in queste ore si sta cercando un modo per consentire ad alcune aziende di poter tornare a collaborare con loro.
Per capire se accadrà davvero è necessario attendere una risposta alle 260 richieste effettuate da Huawei con la speranza di riuscire ad ottenere le licenze necessarie per tornare ad avere rapporti commerciali con le aziende statunitensi.
La speranza di tutti è che tra le società autorizzate a fornire componenti hardware o software, sarà presente anche Google, che come ricordiamo ha dovuto interrompere le relazioni ed i servizi offerti al colosso cinese.
Tra questi servizi era presente anche il Play Store, noto come il più grande servizio di distribuzione digitale, dalla quale è possibile scaricare qualsiasi applicazione per smartphone.
Garantire un rapporto di collaborazione tra Huawei e Google offrirebbe al produttore cinese la possibilità di utilizzare il sistema operativo Android senza ricevere alcun tipo di limitazione.
Questo accordo rientra all’interno di un piano che gli Stati Uniti starebbero per firmare con la Cina, dimostrando una netta riduzione delle tensioni tra le due potenze.
All’interno di questa lista nera sono state aggiunte anche altre aziende cinesi specializzate in videocamere e videosorveglianza, sospettate di spionaggio.