Huawei MatePad Pro 11 è approdato qualche tempo fa tra le mie mani e fin dal primo giorno ho capito che il miglior modo per preparare questa lunga recensione, sarebbe stato quello di farlo diventare il mio strumento di studio e lavoro principale. Così, dopo numerosi giorni di convivenza forzata, sono finalmente pronto a dirti tutto in merito a questo tablet targato Huawei. Avrà soddisfatto le mie pretenziose esigenze? Il prezzo è giustificato? Scopriamolo insieme nella recensione completa!
Unboxing e caratteristiche
Come in ogni recensione che si rispetti, prima di parlare del prodotto, è importante capire cosa si ha tra le mani. Ecco cosa si nasconde all’interno della classica confezione da tablet che accompagna Huawei MatePad Pro 11 :
- Huawei MatePad Pro 11
- Caricatore
- Cavo USB Type-C
- Guida rapida
- Certificato di garanzia (a seconda del mercato)
Assai più coinvolgenti e interessanti sono senza dubbio le specifiche del Huawei MatePad Pro 11 di cui ti parleremo:
- Schermo: 11 pollici OLED, risoluzione 1600 x 2560 pixel e 274 PPI con ben 120Hz
- Processore: Snapdragon 870 (8 core 3,19Ghz)
- Memoria RAM: 8GB
- Memoria interna: 128GB
- Fotocamera posteriore: 13MP (Fino a 4208 × 3120 pixel per le immagini e fino 3840 × 2160 pixel per i video) + 8MP (grandangolo apertura f/2.2, FF)
- Fotocamera anteriore: 16MP (Fino a 4608 × 3456 pixel per le immagini e fino a 1920×1080 per i video)
- Batteria: 8300mAh con supporto per la ricarica rapida a 40W
- Connettività: Wi-Fi, Bluetooth 5.1, USB-C 3.1
- Sistema operativo: Harmony OS basato su Android 12
- Altri: sensore di luce ambientale Bussola Sensore di gravità Giroscopio Sensore Hall supporto per la penna M-Pencil (venduta separatamente), 4 microfoni 6 autoparlanti.
- Dimensioni: 160,38 x 249,23 x 5,9 mm con peso pari 449 grammi
Finita questa lunga carrellata, è il momento di passare ai fatti, raccontandoti la mia esperienza con il Huawei MatePad Pro 11!
Eh ma non ci sono i servizi Google!
Vero, non ci sono i servizi Google! La vicenda Google-Huawei è molto complessa, va avanti da anni e te ne abbiamo già ampiamente parlato. Di certo questa non è la sede per affrontarla. Rimaniamo sul pratico, perché uno dei primi freni che un utente potrebbe avere nell’acquisto di questo Huawei MatePad Pro 11 è sicuramente quello che riguarda i servizi Google.
Per questo motivo ho scelto di iniziare la recensione del Huawei MatePad Pro 11 così. Provando a spiegarti perché questo, pur essendo un problema, non è così grave come si è soliti pensare. Premesso che ci sono dei modi (non tanto semplici e alla portata di tutti) per installare tutti i servizi Google anche su questi device, in questa recensione non ne terremo conto. Questo perché voglio raccontarti di un’esperienza stock e non custom in modo tale che tu possa scegliere al meglio cosa fare.
Tanto per incominciare ti voglio introdurre AppGallery e cioè ciò che Huawei ci offre per rimediare al grande gap che si è creato con Google. AppGallery è a mio parere un’app geniale. Una sorta di PlayStore proprietario che ti permetterà di aggirare buona parte dei limiti imposti dal non avere appunto Google PlayStore. Tanto per cominciare Huawei MatePad Pro 11 si basa comunque su Android, un sistema operativo libero e gratuito che ovviamente conoscerai. Questo comporta il fatto che è sempre possibile installare manualmente qualsiasi tipo di file APK (banalmente le app).
Huawei ha quindi pensato di collaborare con gli sviluppatori per arricchire il proprio store ufficiale. Le app più popolari sono facilmente scaricabili e installabili proprio come avviene sullo store Google. Ma, poniamo il caso che tu sia alla ricerca di un’app particolare che non è presente ufficialmente su AppGallery. Qui entra in gioco Petal Search, il motore di ricerca di Huawei inventato nel 2020 e in continuo sviluppo. Sullo store ufficiale, oltre ai risultati consigliati, ti troverai davanti anche risultati “esterni” prodotti appunto dal motore di ricerca. Premendo su uno di essi uscirai dallo store ufficiale e verrai riportato sul sito di per esempio “ApkPure” (noto sito dove vengono inseriti apk) e potrai scaricare l’app sul tuo Huawei MatePad Pro 11 per conto tuo.
Ovviamente c’è tutto un discorso di sicurezza da affrontare. Perché fuori dalla cupola di vetro di AppGallery c’è una giungla, ma comunque, con un minimo di testa si può trovare in maniera semplice e banale praticamente qualsiasi contenuto tu stia cercando. Ho amato questa possibilità che risparmia tempo rispetto a una banale ricerca internet.
Veniamo però al tallone d’Achille del non avere le GApps. Se per esempio tu volessi accedere a Documenti Google, allora ti sarebbe impossibile installare l’app. Qui però viene in aiuto un altro tool Huawei chiamato Quick App Center che in parole povere ti apre il collegamento browser di Google Doc. Insomma, l’alternativa c’è quasi sempre. Anche se ovviamente bisogna rinunciare a tutte le app che presentano servizi Google integrati. In un utilizzo quotidiano del mio Huawei MatePad Pro 11 non ho sofferto tanto quanto potrebbe sembrare questo piccolo tallone d’Achille che attualmente ha Huawei. Questo sicuramente grazie agli ingenti sforzi che l’azienda sta compiendo per rendersi totalmente autonoma.
Un tablet davvero eccezionale!
Dopo la carrellata di informazioni in merito ai servizi Google, è arrivato finalmente il momento di parlare dell’utilizzo quotidiano di questo Huawei MatePad Pro 11. Partiamo con il raccontarti della mia prima reazione all’accensione del device: il fattore “wow” provocato dalla bellezza dello schermo è indescrivibile. Colori nitidi, accesi e luminosi, una risoluzione che seppur non 4K ma WQXGA è davvero eccelsa. Senza contare i 120Hz che si fanno sentire a ogni interazione, rendendo il tutto fluido e appagante per gli occhi.
Ma perché acquistare questo tablet? Tanto per cominciare, come ti ho accennato nell’introduzione, Huawei ha tentato di puntare a un target multiplo che spazia dagli studenti ai lavoratori. Personalmente io come studente sono abituato abbastanza bene, essendo da anni utilizzatore di un Surface, il 2 in 1 per eccellenza. Questo Huawei però, ha alcuni vantaggi che pagherei oro per vedere anche nel mio Surface.
Al di là dello schermo eccellente, sicuramente in primis abbiamo una leggerezza davvero fantastica. Se sei uno studente, portare in giro un Huawei MatePad Pro 11 sarà un grande piacere. Un peso piuma che saprà fare la differenza. Senza contare l’autonomia da tablet che può arrivare anche a 11 ore (e in Università le prese di corrente sono quasi un miracolo in certe aule). Ciò che invece non mi ha convinto è l’app Huawei dedicata alle note. Avendo avuto in prova anche la penna Huawei (di cui parleremo dopo) e conoscendo gli incredibili limiti di OneNote sui device Android, ho voluto cimentarmi nel prendere appunti su ciò che di stock il device ha da offrire.
L’app “Note” pre-installata sul Huawei MatePad Pro 11 è promettente ma presenta delle debolezze non di poco conto. In primo luogo non vi è la possibilità di impostare un unico foglio infinito come avviene su OneNote. In secondo luogo, il tema scuro non è per nulla ben implementato. Poi vi è una fin troppo basica scelta dei tool. Il design è comunque pulito e molto apprezzabile. C’è sicuramente da lavorarci su però. Se si vuole rendere il device appetibile per gli studenti, c’è bisogno di un sistema che garantisca quante più opzioni di lavoro possibili.
Il comparto multimediale è invece eccellente. Non sono mancate le serate Netflix o i momenti morti su YouTube che sono stati resi ancora più coinvolgenti da un sound davvero ben studiato e realizzato. Anche qui, rispetto al mio Surface la qualità audio del Huawei MatePad Pro 11 è davvero eccelsa. Per gli amanti della lettura, vi è poi un’opzione davvero interessante che consiglio sicuramente di attivare in determinate condizioni: sto parlando della “Modalità Ebook” che fa proprio ciò da cui prende il nome. Regola luminosità e toni, in modo tale da facilitare la lettura e stancare il meno possibile gli occhi. Seppur ovviamente non raggiunga i toni di un Kindle, per leggere articoli o cimentarsi in ricerche scolastiche è perfetta.
Seppur abbiamo a disposizone una lunga autonomia, prima o poi arriva il momento della carica. Con un caricatore in grado di spingere al massimo le potenzialità del prodotto (non incluso nella confezione) un super charging può impiegare circa 1:45 ore dall’11% di autonomia rimasta.
Accessori quasi indispensabili
Parliamo ora degli accessori del Huawei MatePad Pro 11 che ho avuto il piacere di provare. Abbiamo in particolare la cover magnetica con tanto di tastiera Bluetooth integrata e la Pencil. Partiamo proprio dalla penna. L’impugnatura è buona e la punta è sostituibile. Si tratta di un prodotto dalle mille funzioni che vanno oltre la semplice scrittura. Con una sensibilità di livello 4096, dei controlli touch e una sensibilità pari a una penna reale è il sogno di ogni studente. Se poi ci aggiungiamo che a differenza della mia Surface Pen, questa viene ricaricata attaccandola magneticamente al tablet, puoi solo immaginare la comodità! 30 secondi di ricarica equivalgono a circa 10 minuti di scrittura, per un totale di circa 10 ore di scrittura con una ricarica completa. Considerato che nessuno scriverà per 10 ore di fila, direi che l’azienda ha fatto centro!
Per quanto mi riguarda, ci sono solamente due grosse criticità in questo strumento per il Huawei MatePad Pro 11 e ironicamente sono collegate l’una con l’altra. La prima è data appunto dai comandi touch. Trovo super scomodo dover premere sulla penna per cambiare per esempio dalla penna alla gomma. È più il tempo che si perde nel trovare il punto giusto che quello che si impiega nel farlo manualmente dall’app sul Huawei MatePad Pro 11. La seconda criticità si sposa con la prima: sarebbe stato molto meglio emulare il sistema studiato da Microsoft per cancellare. E cioè usare il retro della penna come gomma. Un vero peccato che non sia stato pensato per questo strumento!
Parliamo ora della cover magnetica di questo Huawei MatePad Pro 11. Ho sempre avuto enormi dubbi sulle cover magnetiche e questa prova li ha praticamente confermati tutti. La backcover è appunto a incastro magnetico e presenta anche uno stand regolabile per inclinare il device. Poi vi è la tastiera che si attacca (sempre in maniera magnetica) alla backcover. Essendo una tastiera Bluetooth si può utilizzare sia tenendola attaccata alla backcover che staccata. Unica problematica di usarla attaccata è che non si potrà regolare l’angolazione del tablet ma si potrà contare solo su un’unica inclinazione che nella maggior parte delle posizioni è scomoda.
Detto questo, la tastiera è piccola ma molto funzionale e una volta che ci avrai preso confidenza tornerà sempre utile nella scrittura di brevi o lunghi testi. Sono presenti tasti di scelta rapida e in situazioni di emergenza sono riuscito a correggere numerose bozze utilizzando il mio Huawei MatePad Pro 11 e senza adoperare un PC. Parlando invece delle angolazioni messe a disposizione dalla backcover, se come me sei viziato dallo stand del surface, allora purtroppo fin dal primo momento comincerai a soffrire della sua assenza. Torno a ribadire come al solito che ancora oggi non ho trovato un sistema comodo quanto lo stand posto sul retro del surface che consente di regolarlo praticamente a ogni angolazione. Comunque anche questa backcover ha diverse inclinazioni tutte molto solide e ben pensate.
Vi è però un problema e cioè come dicevo inizialmente che questa cover è magnetica. Tenendola in mano nel modo sbagliato ci vuole un attimo affinchè si sfili e si rischi di rompere il tablet. Assolutamente non sicura per quanto mi riguarda!