Gli alchimisti ci hanno provato per secoli. Al CERN ci sono riusciti per sbaglio.
Sì, hai letto bene. Un gruppo di scienziati del CERN ha trasformato atomi di piombo in oro.
Non in senso metaforico. Proprio in laboratorio. E no, non era neanche quello il loro obiettivo principale.
Dal Medioevo al Large Hadron Collider
Facciamo un passo indietro. Il team lavorava al progetto ALICE (A Large Ion Collider Experiment), uno degli esperimenti dell’LHC, il famoso acceleratore di particelle che replica le condizioni subito dopo il Big Bang. Roba da nerd veri.
Durante una delle collisioni ad altissima energia tra nuclei di piombo, è successo qualcosa di curioso: alcuni atomi hanno perso tre protoni e sono diventati, tecnicamente, oro.
Boom. Proprio il sogno proibito degli alchimisti medievali.
Come si fa a trasformare il piombo in oro?

Il trucco (se così si può chiamare) si chiama dissociazione elettromagnetica.
In pratica: quando due nuclei di piombo si sfiorano senza scontrarsi frontalmente, i loro campi elettromagnetici si intrecciano, generando abbastanza energia da far perdere protoni a uno dei nuclei.
Risultato? Da 82 protoni (piombo) si passa a 79 (oro).
E tutto questo in una frazione di secondo.
Ma quanto oro hanno creato? Spoiler: pochissimo
Ok, ora respira. Nessuno sta per invadere il mercato dell’oro o vendere lingotti “made in CERN”.
Secondo i calcoli, tutte le collisioni fatte tra il 2015 e il 2018 hanno prodotto circa 86 miliardi di nuclei d’oro. Che sembrano tanti…
…ma in realtà corrispondono a 29 trilionesimi di grammo.
Hai presente il valore? Letteralmente niente.
Ah, e quei nuclei sono durati un microsecondo, poi puff, spariti.
Quindi no, non puoi aprire una fabbrica di oro al LHC. Troppo costoso, troppo complicato, troppo veloce.
Perché?

Perché ci dice tantissimo su come funziona la materia quando la spingiamo al limite.
Questi fenomeni “imprevisti” aiutano gli scienziati a controllare la qualità e la stabilità dei fasci di particelle. Tradotto: rendono le ricerche ancora più precise.
“La trasmutazione del piombo in oro è il sogno degli alchimisti medievali. Ed è diventato realtà al LHC.”
– direttamente dal paper scientifico pubblicato su Physical Review C
Quindi il CERN ha lanciato l’alchimia 2.0?
Non proprio. Ma dimostra che la fisica moderna può fare cose che una volta sembravano pura fantasia.
Sì, magari oggi si tratta di microgrammi e particelle instabili. Ma domani? Chissà.
Se anche solo un decimo di questa conoscenza serve a capire meglio il nostro universo… beh, il gioco vale l’oro. Pardon, la candela.
E tu? Ti aspettavi che qualcuno trasformasse davvero il piombo in oro, nel 2025? Parliamone nei commenti.
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