Hai mai pensato a quanto sarebbe comodo salire in un’auto senza dover nemmeno toccare il volante? Le auto a guida autonoma promettono proprio questo, ma la verità dietro queste promesse è più complessa di quanto sembri. Anche se l’idea di un’auto che si guida da sola sembra un sogno futuristico, la realtà è che spesso non lo fanno davvero da sole.
Il segreto nascosto delle auto a guida autonoma
Un esempio concreto? Pensa ai servizi di robotaxi come quello di Zoox, di proprietà di Amazon. Sembra tutto automatico, ma quando l’auto incontra un ostacolo che non sa come affrontare, dietro le quinte ci sono tecnici umani pronti a prendere il controllo. Immagina di salire su un taxi che si guida da solo, ma in realtà c’è qualcuno in una stanza, lontano chilometri, che guida per te. Sorprendente, vero?
Questo aspetto delle auto a guida autonoma è stato per anni un segreto ben custodito dalle aziende, che non volevano ammettere la loro dipendenza dagli esseri umani. Solo di recente, dopo alcuni incidenti e problemi, le aziende hanno iniziato a essere più trasparenti. Ad esempio, Waymo, una delle aziende leader nel settore, ha ammesso l’intervento umano solo nel maggio scorso.
Quanto ci possiamo fidare delle auto senza conducente?
E tu, ti fideresti di salire su un’auto “autonoma” sapendo che potrebbe essere controllata da un essere umano lontano? Secondo il New York Times, nessuna di queste aziende ha mai rivelato quanti tecnici impiegano o quanto spesso ricorrono a loro. Questo significa che, per quanto ne sappiamo, molte delle auto a guida autonoma potrebbero dipendere pesantemente da persone reali, creando una falsa idea di autonomia.
Un incidente avvenuto a ottobre, in cui una robotaxi della divisione Cruise di General Motors ha ferito un pedone, ha portato alla luce questo aspetto. Dopo quell’episodio, è partita un’indagine federale, e Cruise ha dovuto ritirare dalla strada tutti i suoi 400 veicoli. Questa situazione ha obbligato l’industria a rivelare quanto le auto a guida autonoma dipendano dall’intervento umano.
Uno dei principali punti di forza dei servizi di robotaxi rispetto ai servizi tradizionali come Uber è il fatto che non ci siano umani dietro al volante. Ma se poi scopriamo che, dietro ogni veicolo, ci sono team di tecnici pronti a intervenire, il risparmio economico potrebbe essere solo un’illusione. Secondo alcuni esperti, come il professor Thomas W. Malone del Massachusetts Institute of Technology, potrebbe essere addirittura più economico pagare un conducente piuttosto che mantenere tutto questo sistema di monitoraggio remoto.
La facciata della completa autonomia
È importante sottolineare che non c’è nulla di male nell’avere sistemi di sicurezza e backup umani per evitare incidenti. Il problema è che le aziende di robotaxi non sono sempre trasparenti al riguardo. Presentano un’immagine di completa autonomia, mentre dietro le quinte ci sono ancora persone che garantiscono il corretto funzionamento delle auto.
Questo non accade solo con i robotaxi. Pensa a tanti altri servizi “automatizzati”, come le catene di fast food con sistemi di intelligenza artificiale che prendono gli ordini. In molti casi, dietro l’IA ci sono lavoratori sottopagati che correggono manualmente gli errori. Oppure guarda il caso di Tesla: il suo sistema “Full Self-Driving” non è affatto completamente autonomo, nonostante il nome possa farlo credere.
La verità dietro la guida autonoma
Come funziona davvero la tecnologia di guida autonoma? In parte, è una questione di marketing. Creando l’illusione di un futuro senza conducente, le aziende possono attirare investimenti e ottenere i fondi necessari per sviluppare il loro servizio. Eppure, come abbiamo visto, c’è ancora molta strada da fare.
E tu cosa ne pensi? Ti fideresti di salire su un’auto a guida autonoma sapendo che potrebbe essere guidata a distanza da una persona? Faccelo sapere nei commenti e continua a seguirci su iCrewPlay per altre curiosità e aggiornamenti sul mondo della tecnologia. Non dimenticare di condividere questo articolo se l’hai trovato interessante!