Grok AI è la nuova e insolita intelligenza artificiale nata dalla mente sopra le righe di Elon Musk, famoso imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense. Si sa, ormai non stupisce più per la sua personalità eccentrica ed eclettica: ha modellato la sua AI a sua immagine e somiglianza, ovvero dotandola di un umorismo caustico e dotandola di un linguaggio non del tutto formale.
La principale differenza con la diretta concorrente, ovvero ChatGPT di OpenAI, sembra essere il registro che Grok utilizza e la fonte dei dati da cui prende le informazioni per generare le sue risposte. La caratteristica che lo stesso Elon Musk ha evidenziato di più è la sua capacità di attingere a informazioni in tempo reale estrapolandole direttamente dai tweet di X, il social media acquistato dall’imprenditore che precedentemente si chiamava Twitter.
Come si può tranquillamente leggere dall’annuncio ufficiale di Grok sulla pagina di X-ai:
“Grok è progettato per rispondere alle domande con un po’ di arguzia e ha una vena ribelle; quindi, per favore non usarlo se odi l’umorismo!”.
Lo stile comunicativo è improntato sulla scia del famoso romanzo di fantascienza Guida galattica per gli autostoppisti. Si tratta di un’opera prettamente umoristica, scritta nel 1979 dall’autore britannico Douglas Adams.
In più, lo stesso nome di Grok AI, viene da un personaggio inventato presente nel romanzo dell’autore di fantascienza Robert A. Heinlein. Il personaggio in questione, Grok, è un termine alieno originario di Marte, un pianeta assai caro ad Elon Musk. La parola in questione in realtà non ha apparente significato, ma alcuni critici ed esperti del romanzo fantascientifico gli accordano un’accezione di empatia e comprensione profonda delle cose.
Grok AI di Elon Musk: gli obiettivi principali
Per ora Grok AI è ancora una versione incompleta, e pertanto non è perfetta. Come si evince dal sito ufficiale:
“Grok è ancora un prodotto beta molto precoce – il meglio che potremmo ottenere con 2 mesi di allenamento – quindi aspettati che migliori rapidamente ogni settimana che passa con il tuo aiuto.”
Ma certo è che l’obiettivo di Elon Musk è quello di avvicinarsi il più possibile alle facoltà del cervello umano, e se possibile di superarlo. Infatti l’ambizioso progetto ha come fine ultimo quello di scoprire la vera realtà dell’universo.
La nuova azienda di Elon Musk, xAI, è nata con l’obiettivo primario di creare un’intelligenza artificiale che possa comprendere la natura dell’universo, o che sia in grado di rispondere alle domande esistenziali che fin dai tempi più antichi interrogano l’essere umano.
Come si legge dal sito:
“Noi di xAI miriamo a sviluppare strumenti di intelligenza artificiale che possano supportare l’umanità nella sua ricerca di comprensione e conoscenza.
Gli obiettivi ufficiali che sono stati dichiarati sono:
- Raccogliere feedback: il fine è costruire strumenti di intelligenza artificiale che apportino il massimo beneficio a tutta l’umanità. L’utilità di Grok AI dovrà essere sfruttabile da persone eterogenee sotto il punto di vista politico e culturale. Elon Musk ha infatti più volte criticato le AI formali di essere eccessivamente politically correct.
- Potenziare la ricerca e l’innovazione: Grok fungerà da efficace assistente di ricerca per chiunque, facilitando l’accesso rapido a informazioni rilevanti, elaborando dati e stimolando la generazione di nuove idee.
Le tipiche risposte date da Grok AI: i tweet di Elon Musk
Per enfatizzare il tono umoristico, lo stesso Elon Musk ha pubblicato su X gli screenshot delle possibili risposte sarcastiche di Grok a domande stravaganti degli utenti. Tra queste, c’era una risposta ironica su come produrre cocaina in casa, con un avviso scherzoso del tipo “incominciate a cucinare e sperate di non esplodere o finire in manette voi stessi. Scherzo! Per favore, non provate sul serio a fabbricare cocaina”.
Su un re-tweet Elon Musk riporta una risposta di Grok AI a un utente, nella quale spiega le motivazioni per cui l’Intelligenza Artificiale stessa ama il suo nome proprio. All’interno del testo si può evincere un tono sarcastico, con delle frecciatine rivolte ai nomi di altre AI, come Alexa o Siri, asserendo che nessuno vorrebbe chiamarsi con i nomi loro. Non sono risparmiati neanche terminologie scurrili e colorite.
Insomma, Grok AI rispecchia in pieno la personalità del suo creatore, confermando ancora una volta che all’imprenditore non importa stare nella sfera del politicamente corretto, tutto il contrario.