Recentemente, la Grecia ha fatto una mossa coraggiosa diventando il primo paese europeo a vietare il dragaggio di fondo in tutti i suoi parchi marini nazionali e aree protette. Questa decisione segna un punto di svolta importante per la conservazione degli oceani in Europa e potrebbe ispirare altri paesi a seguire l’esempio.
Il dragaggio di fondo è una tecnica di pesca distruttiva che implica il trascinamento di reti pesanti sul fondale marino, distruggendo gli habitat e rilasciando carbonio in mare e nell’atmosfera. Non solo devasta gli ecosistemi marini, ma minaccia anche la biodiversità, compromettendo la sopravvivenza di specie come i delfini striati, le balene spermatozoo e la foca monaca mediterranea, già vulnerabile.
La decisione della Grecia
Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato al Our Ocean conference ad Atene che la Grecia spenderà 780 milioni di euro per proteggere i suoi ecosistemi marini unici. L’obiettivo è vietare il dragaggio di fondo nei parchi nazionali entro il 2026 e in tutte le aree marine protette entro il 2030. Inoltre, verrà istituito un sistema avanzato di sorveglianza, incluso l’uso di droni, per far rispettare il divieto.
Conservazionisti e organizzazioni ambientali hanno accolto favorevolmente l’annuncio, sperando che innescasse un effetto domino in altri paesi dell’UE. Tuttavia, la decisione ha anche scatenato tensioni con la Turchia, che ha avvertito che le proposte per nuovi parchi marini nel Mar Egeo si trovano in un’area contesa e ha etichettato l’iniziativa come “politicamente motivata”.
L’azione della Grecia potrebbe pressare altri paesi, come la Francia che ospiterà la conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani l’anno prossimo, a prendere misure simili. È cruciale che l’Europa si muova insieme per trovare una soluzione ai conflitti interni sulla protezione marina e stabilire standard comuni di conservazione efficaci.
Hai mai considerato come le tue scelte possano influenzare la salute dei nostri oceani? Pensi che altre nazioni dovrebbero seguire l’esempio della Grecia? Condividi la tua opinione nei commenti!