Sembra che Google abbia deciso di fare un passo indietro (o forse di lato?) per quanto riguarda una delle funzionalità del suo smartwatch di punta. Secondo recenti indiscrezioni, il tanto atteso sensore della temperatura corporea, presente nel Pixel Watch di prima generazione, potrebbe non essere incluso nel nuovo Pixel Watch 2.
Questa notizia arriva come una doccia fredda per chi attendeva con ansia l’evoluzione dello smartwatch di Google. La misurazione della temperatura corporea, seppur non ancora sfruttata appieno, rappresenta una funzionalità con un potenziale enorme in ambito salute e benessere. La sua rimozione, quindi, potrebbe lasciare l’amaro in bocca a molti potenziali acquirenti.
Ma perché Google avrebbe preso una decisione del genere? Le motivazioni potrebbero essere molteplici.
Un lancio affrettato?
Il Pixel Watch di prima generazione, lanciato a fine 2022, ha rappresentato il debutto di Mountain View nel mondo degli smartwatch. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il dispositivo ha mostrato alcune lacune, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia e l’ottimizzazione software. È possibile che Google, volendo accelerare il lancio del Pixel Watch 2 per non perdere terreno sulla concorrenza, abbia dovuto sacrificare alcune funzionalità, tra cui il sensore della temperatura.
Un’altra ipotesi è che l’azienda abbia riscontrato problemi di affidabilità con il sensore di temperatura. La misurazione della temperatura corporea tramite un dispositivo indossabile è un processo complesso, influenzato da diversi fattori esterni come la sudorazione e la temperatura ambientale. È possibile che il sensore del Pixel Watch non abbia soddisfatto gli standard di precisione e affidabilità richiesti da Google, portando alla decisione di rimuoverlo dal modello successivo.
Una questione di costi?
La possibile assenza del sensore di temperatura nel Pixel Watch 2 solleva diversi interrogativi sul futuro della linea di smartwatch di Google. Da un lato, la scelta di rimuovere una funzionalità così importante potrebbe essere interpretata come un segnale di incertezza da parte di Google, che sembra ancora alla ricerca della formula giusta per affermarsi nel settore.
Dall’altro lato, è possibile che Google stia semplicemente rivedendo la propria strategia, concentrandosi su altri aspetti come l’autonomia, le prestazioni e l’integrazione con l’ecosistema Android. In questo senso, l’assenza del sensore di temperatura potrebbe essere un sacrificio necessario per puntare su altri punti di forza.
Infine, non si può escludere la possibilità che la rimozione del sensore di temperatura sia motivata da ragioni di costo. In un mercato sempre più competitivo, Google potrebbe aver deciso di sacrificare questa funzionalità per mantenere il prezzo del Pixel Watch 2 in linea con quello dei competitor.
Solo il tempo ci dirà quale sarà il destino del Pixel Watch 2 e se la scelta di Google si rivelerà vincente. Quel che è certo è che questa notizia ha già acceso il dibattito tra gli appassionati, che si chiedono quale sarà il futuro degli smartwatch di Google.